IL TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO ANNUNCIA LA STAGIONE 2026E L’88ESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL

Sei le tipologie di abbonamento offerte al pubblico; i rinnovi possono essere effettuati
a partire dal 7 luglio.

I nuovi abbonamenti sono in vendita a partire dal 15 luglio. I biglietti per i singoli spettacoli sono in vendita a partire dall’8 settembre.

Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino annuncia la prossima stagione 2026 e l’88esima edizione del Festival Maggio Musicale: dodici titoli d’opera – in un arco temporale dal barocco al contemporaneo, con una nuova commissione –  2 cicli sinfonici diretti dal Direttore musicale Daniele Gatti, numerosi concerti sinfonici e sinfonico-corali con le numerose presenze di Zubin Mehta che nel 2026 festeggerà i suoi 90 anni, due balletti e gli spettacoli per le famiglie e le scuole.

ToscaPagliacci in dittico con Cavalleria RusticanaIl castello di Barbablù in dittico con
La voix humaineThe Death of Klinghoffer – titolo inaugurale del Festival –
Un ballo in mascheraGiulio CesareWozzeckRomanzo criminaleSimon Boccanegra
Les contes dHoffmann sono i titoli d’opera che compongono la stagione lirica e il Festival.

“Dodici titoli, dodici mondi. La nuova stagione d’opera del Maggio Musicale Fiorentino – dice il sovrintendente Carlo Fuortes – è un viaggio nel tempo, nella società e nell’anima umana. Un intreccio forte di storie che parlano di tutti noi: amori impossibili, solitudini, violenze, rivolte, sogni infranti e desideri che resistono. L’opera, qui, non è solo patrimonio da custodire: è materia viva, che brucia ed emoziona.

Un ballo in mascheraSimon BoccanegraToscaI racconti di Hoffmann: titoli amati, carichi di tradizione e bellezza ma anche di inquietudini che parlano del presente. Il doppio binomio verista Pagliacci/Cavalleria Rusticana riporta in scena un teatro crudo, passionale, dove ogni gesto è vita o morte. E poi Giulio Cesare di Händel: il barocco come specchio del potere, della seduzione e dell’ambiguità. Ma è nella frattura, e forse nell’azzardo – continua Fuortes – che il cartellone del 2026 trova la sua voce più forte. Con The Death of Klinghoffer di John Adams, titolo di forte impatto politico e civile, l’opera si apre al mondo e alle sue ferite ancora aperte. Wozzeck di Berg scava nella follia, nel disagio, nel linguaggio frammentato del nostro tempo. La voce umana di Poulenc e Il castello di Barbablù di Bartok raccontano, ciascuno a modo suo, il dolore muto e la distanza tra le persone. Il presente entra in scena con forza grazie a Romanzo criminale, nuova commissione del Maggio e di Musica per Roma, dall’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo, che cura il libretto e con la musica di Nicola Piovani. Una storia italiana, cruda e affascinante, che diventa teatro musicale per la prima volta: un ponte tra il linguaggio del cinema, del noir e la forza evocativa della musica dal vivo.”

I direttori impegnati sul podio in questo “viaggio tra mito e realtà” sono 
Michele GambaRiccardo FrizzaMartin RajnaLawrence Renes
Emmanuel TjeknavorianGianluca CapuanoThomas GuggeisNicola Piovani
James Conlon Kent Nagano. Nomi, alcuni, di nuove affermazioni della direzione d’orchestra, giovani talenti che già oggi segnano comunque il futuro della musica, accanto a direttori acclamati e più acclarati del podio internazionale, capaci di rinnovare la grande tradizione operistica con autorevolezza e sensibilità. A rendere questa stagione un grande affresco scenico contribuisce un parterre di registi tra i più interessanti e visionari del panorama internazionale: Robert CarsenClaus GuthDeborah WarnerValentina Carrasco
Àlex Ollé (La Fura dels Baus), Davide LivermoreMassimo Popolizio e Laurent Pelly
La regia della nuova produzione di The Death of Klinghoffer sarà a cura di Luca Guadagnino. “Le loro letture porteranno in scena mondi estetici diversi ma certamente di grande interesse ed emozione, tra classicità reinventata, radicalità visiva, precisione psicologica e impatto cinematografico” commenta il sovrintendente.

Il versante sinfonico e sinfonico corale mette in cartellone il ciclo dedicato alle nove sinfonie di Ludwig van Beethoven e il ciclo dedicato a Felix Mendelssohn che sono affidati a Daniele Gatti, Direttore musicale del Maggio, ruolo che assumerà ufficialmente a partire dal Festival. “Gatti offrirà al pubblico – continua Fuortes – due percorsi sinfonici di grande respiro: l’integrale delle Sinfonie di Beethoven, vera colonna vertebrale della musica occidentale, e un ciclo dedicato a Felix Mendelssohn, con tutte le sinfonie e l’oratorio Elias, restituendo la pienezza spirituale e intellettuale di un autore ancora poco esplorato nei teatri d’opera italiani; e qui mi fa particolare piacere di ricordare oltre alla nostra smagliante Orchestra uno dei protagonisti di questi cicli, presente in tre concerti, in quasi tutte le opere, e in molti dei concerti della stagione: il mirabile Coro del Maggio, diretto da Lorenzo Fratini”.

Nel corso della stagione concertistica, molto ricca, con decine di appuntamenti sono previsti i più grandi direttori d’orchestra della scena internazionale a partire da Zubin Mehta, direttore onorario a vita del Maggio, che proporrà ben cinque programmi musicali tra cui un concerto particolarmente simbolico che il maestro dirigerà il 29 aprile, proprio nel giorno del suo 90esimo compleanno che ha deciso di festeggiare al Maggio e a Firenze.  Sul podio del nostro teatro saliranno Myung-Whun ChungPhilippe Jordan (con Beatrice Rana al pianoforte), Gianandrea NosedaTeodor Currentzis alla guida della musicAeterna Orchestra, Michele Mariotti (con Andrea Lucchesini al pianoforte), Daniele Rustioni
Diego Ceretta (con Benedetto Lupo al pianoforte e l’Orchestra della Toscana), 
Thomas Guggeis, Tomàs Netopil, Dmitry Sinkovski, Aziz Shokhakimov (con 
Alexandra Dovgan al pianoforte), Christophe Rousset. Inoltre i recital di canto di 
Jessica Pratt (sul podio Christopher Franklin), Asmik Grigorian (al pianoforte 
Lukas Geniušas),  Francesco Meli e Luca Salsi (al pianoforte Nelson Calzi); due concerti con la voce di Drusilla Foer (sul podio per il primo Salvatore Percacciolo e Timothy Brock nel secondo), e il concerto di Natale del 6 dicembre con il Coro di Voci bianche dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino diretto da Sara Matteucci.



Due gli spettacoli di balletto: Zakharova &Repin in Pas de deux for toes and fingers e il ritorno, sempre attesissimo, di Roberto Bolle; gli appuntamenti di “C’è musica e Musica” giunto alla terza edizione dedicati alle famiglie e le scuole con 6 appuntamenti (4 alla domenica e 2 di sabato) lo spettacolo di Venti lucenti firmato da Manu Lalli, La danza delle maschere, che sarà ispirato al “Ballo in maschera” opera in programmazione nel corso della Stagione 2026.

Torna al Teatro di San Carlo il Don Carlo di Giuseppe Verdi firmato da Claus Guth

Sul podio Henrik Nánási

Domenica 19 gennaio 2025, ore 17:00

Fino a venerdì 31 gennaio

La Stagione d’Opera 2024-25 al Teatro di San Carlo prosegue con il Don Carlo di Giuseppe Verdi. Torna l’allestimento firmato, per la regia, da Claus Guth e vedrà sul podio Henrik Nánási,alla guida di Orchestra e Coro del Lirico di Napoli.

Cinque in tutto le recite, a partire da domenica 19 gennaio, alle ore 17:00, e fino a venerdì 31 gennaio.

Le scene sono di Etienne Pluss, mentre i costumi di Petra Reinhardt. Le luci di Olaf Freese verranno riprese da Virginio Levrio,ilvideo è di Roland Horvath. Yvonne Gebauer firma la drammaturgia.

Piero Pretti sarà impegnato nel ruolo del titolo, mentre Rachel Willis-Sørensen,per la prima volta al Teatro San Carlo, darà voce e volto aElisabetta di Valois. John Relyea interpreta Filippo II, Gabriele Viviani Rodrigo. Varduhi Abrahamyan sarà la Principessa Eboli, mentre Alexander Tsymbalyuk Il Grande Inquisitore.

Completano il cast vocale Giorgi Manoshvili (Un frate), Maria Knihnytska (Tebaldo), Ivan Lualdi (Il conte di Lerma), Vasco Maria Vagnoli (Un araldo reale), Désirée Giove (Una voce dal cielo). I sei deputati sono, invece, affidati a Sebastià Serra, Yunho Kim, Maurizio Bove, Ignas Melnikas, Giovanni Impagliazzo e Antimo Dell’Omo.

“Nella mia idea di Don Carlo – afferma il regista Guth – ho focalizzato la mia attenzione sul personaggio principale, seguendo la sua prospettiva. Don Carlo è un personaggio fragile, incapace di far fronte a ciò che la società esige da lui. È un sognatore, più vicino al mondo della fantasia che alla realtà. È e rimane intrappolato nello stesso spazio e questa prigionia descrive la sua condizione nel mondo. Non riesce a trovare una collocazione nel cosmo in cui è nato, sembra essere al posto sbagliato: il padre lo rifiuta e la donna che ama diventa sua madre dopo aver sposato Filippo II. Anche Rodrigo, l’unico amico che sembra avere, lo strumentalizza per i suoi scopi. Tutto questo crea in lui una visione oscura del mondo, simile ad una prigione. Con lo svolgersi dei cinque atti, sempre più i personaggi si rivelano nella loro stessa disperazione e solitudine”.

Dramma lirico su libretto originale in francese di François-Joseph Méry e Camille Du Locle, ispirato alla tragedia in cinque atti Don Karlos, Infant von Spanien di Friedrich Schiller, l’originale francese dal titolo Don Carlos fu rappresentato a Parigi lʼ11 marzo 1867, ed è la partitura più lunga e complessa di Verdi. Ne seguiranno numerose versioni, addirittura sette di cui si individuano cinque principali. Questa edizione napoletana corrisponde con la rappresentazione modenese del 29 dicembre 1886: non c’è il balletto inserito nella prima parigina e viene reintegrato il primo atto tagliato nella versione scaligera, immediatamente precedente, del 1884.

Teatro di San Carlo

/ Opera

Dal 19 Gennaio al 31 Gennaio

Don Carlo

Opera in cinque atti
Musica di Giuseppe Verdi
Libretto di Joseph Méry e Camille du Locle, tratto dal dramma Don CarlosInfant von Spanien di Friedrich Schiller
Traduzione italiana di Achille De Lauzières e Angelo Zanardini

Direttore | Henrik Nánási
Regia | Claus Guth
Scene | Etienne Pluss
Costumi | Petra Reinhardt
Luci | Olaf Freese riprese da Virginio Levrio
Video | Roland Horvath
Drammaturgia | Yvonne Gebauer

Interpreti
Filippo II | John Relyea
Don Carlo | Piero Pretti
Rodrigo | Gabriele Viviani
Il grande inquisitore | Alexander Tsymbalyuk
Un frate | Giorgi Manoshvili
Elisabetta di Valois | Rachel Willis-Sørensen
La principessa Eboli | Varduhi Abrahamyan
Tebaldo | Maria Knihnytska #Il conte di Lerma | Ivan Lualdi 
Un araldo reale | Vasco Maria Vagnoli ♮
Una voce dal cielo | Désirée Giove #Primo deputato  | Sebastià Serra #Secondo deputato | Yunho Kim #Terzo deputato | Maurizio Bove #Quarto deputato  | Ignas Melnikas ##
Quinto deputato | Giovanni Impagliazzo ##
Sesto deputato | Antimo Dell’Omo #

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Maestro del Coro | Fabrizio Cassi

Produzione del Teatro di San Carlo in coproduzione con Latvijas Nacionālā Opera un Balets

debutto al Teatro di San Carlo
Coro del Teatro di San Carlo
# Accademia del Teatro di San Carlo / ## ex allievo

Teatro di San Carlo | BLU
domenica 19 gennaio 2025, ore 17:00 – A – BLU – III
mercoledì 22 gennaio 2025, ore 19:00 – B – BLU – IV
sabato 25 gennaio 2025, ore 19:00 – F – BLU – III
martedì 28 gennaio 2025, ore 19:00 – C/D – BLU – IV
venerdì 31 gennaio 2025, ore 19:00 -F. A.– BLU – IV

Opera in italiano con sovratitoli in italiano e inglese
Durata: 4 ore e 30 minuti circa, con due intervalli