TCBO:IL SECONDO OMAGGIO A PUCCINI CON TOSCA NELLA LETTURA DI OKSANA LYNIV

Torna lo spettacolo con la regia di Giovanni Scandella, già proposto nella scorsa stagione a Bologna e in Giappone, che vede ancora protagonisti accanto alla Direttrice musicale Carmen Giannattasio e Roberto Aronica

E dopo questo appuntamento la produzione fa tappa anche a Wiesbaden

In scena al Comunale Nouveau dal 26 al 30 aprile

Dopo l’inaugurazione di Stagione con Manon Lescaut, il Teatro Comunale di Bologna e la Direttrice musicale Oksana Lyniv tornano ad omaggiare Giacomo Puccini nel centenario della scomparsa con un caposaldo del teatro musicale italiano come Tosca, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. L’allestimento con la regia di Giovanni Scandella la scorsa estate ha debuttato al Nouveau, poi è volato in Giappone in autunno per la tournée, ora va in scena nuovamente sul palcoscenico bolognese da venerdì 26 aprile alle 20.00 (repliche fino al 30 aprile) e infine il 16 e 17 maggio farà tappa all’Hessisches Staatstheater di Wiesbaden per l’Internationale Maifestspiele. Sul podio in tutte queste occasioni Oksana Lyniv, che torna a dirigere l’Orchestra e il Coro felsinei dopo il recente debutto al Metropolitan di New York in un altro titolo pucciniano: Turandot.

Sul palco del Comunale Nouveau sono protagonisti il soprano Carmen Giannattasio nel ruolo della celebre cantante Floria Tosca, il tenore Roberto Aronica nei panni del pittore Mario Cavaradossi e il baritono Gabriele Viviani nella veste del terribile barone Vitellio Scarpia, capo della polizia. Nella recita del 27 aprile il ruolo del titolo sarà invece interpretato dal soprano Valentina Boi, che debutta nella Stagione del teatro bolognese. Completano la compagine vocale Christian Barone come Cesare Angelotti e Carceriere, Paolo Maria Orecchia come Sagrestano, Paolo Antognetti nella parte di Spoletta e Nicolò Ceriani in quella di Sciarrone. 

La recita del 30 aprile sarà diretta da Serhii Nesteruk. Il Coro del TCBO è istruito da Gea Garatti Ansini, mentre quello di Voci Bianche è preparato da Alhambra Superchi. Le scene sono ideate da Manuela Gasperoni, i costumi da Stefania Scaraggi e le luci da Daniele Naldi.

Raccontando il lavoro fatto sullo spettacolo, Scandella ricorda come Tosca sia «un esempio perfetto di commistione tra orrido, crudeltà e sintomi di modernità. L’operazione di Puccini – dice il regista – è estremamente intelligente da un punto di vista teatral-musicale: quegli elementi anche così grezzi diventano reali e necessari. Nella trasformazione melodrammatica diventano quasi “personaggi” volti a una teatralizzazione del dramma e lontani dal testo di Sardou. Quello che Puccini modifica e trasforma è nello svestire i personaggi di ogni pomposità creando genialmente una sorta di atmosfera dove è il personaggio a reinventare l’ambiente, alleggerendo allo stesso tempo l’azione scenica e portando l’opera dai cinque ai tre atti. Ecco la cornice da cui ho preso spunto». 

Presenting partner è Illumia. «Illumia conferma con grande piacere il proprio sostegno anche per il 2024 alla Fondazione Teatro Comunale di Bologna, come Partner dell’opera Tosca, in questi giorni in scena al Comunale Nouveau. Con il supporto al Teatro Comunale lavoriamo anno dopo anno per ricordare a noi stessi l’importanza del perseguire il bello in tutte le sue forme, andando alla ricerca di un’energia culturale che vogliamo contribuire a mantenere viva nei nostri territori». 

I biglietti – da 20 a 120 euro – sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale, aperta dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18, il sabato dalle 11 alle 15 (Largo Respighi, 1); nei giorni di spettacolo al Comunale Nouveau (Piazza della Costituzione, 4/a) da un’ora prima e fino a 15 minuti dopo l’inizio.

Info: www.tcbo.it / https://www.tcbo.it/eventi/tosca2024/

Giuseppe Mengoli dirige l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo per il concerto in programma domenica 28 aprile alle 20:30

Uno dei concerti romantici per violino più amati, quello di Felix Mendelssohn, e la Settima Sinfonia di Anton Bruckner, in programma al Teatro Massimo il 28 aprile con l’Orchestra del Teatro diretta da Giuseppe Mengoli.

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Solista, il violinista prodigio Daniel Lozakovich (in foto)che per il concerto di Mendelssohn suona uno Stradivari del 1713.

Sarà Giuseppe Mengoli, giovane e già premiato vincitore del concorso Mahler 2023 a dirigere l’Orchestra del Teatro per il concerto in programma domenica 28 aprile alle 20:30 al Teatro Massimo di Palermo. Mengoli salirà sul podio al posto del direttore musicale Omer Meir Wellber che ha dovuto rinunciare per motivi di salute ma che sarà presto di ritorno al Teatro Massimo per dirigere a maggio “Tristan und Isolde”. Il concerto mantiene il programma previsto e propone due composizioni create entrambe a Lipsia, a quarant’anni esatti l’una dall’altra: il Concerto per violino e orchestra di Felix Mendelssohn e la Sinfonia n. 7 di Anton Bruckner.

Il Concerto per violino e orchestra in mi minore op. 64 di Felix Mendelssohn fu scritto nel 1845 dal compositore mentre era direttore dell’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia per l’amico Ferdinand David, primo violino dell’orchestra. Si tratta di uno dei più amati tra i concerti per violino, con la sua foga trascinante e il grande virtuosismo per la parte del solista. I tre movimenti si succedono senza soluzione di continuità, passando dall’Allegro appassionato iniziale all’Andante in Do maggiore per concludere con esuberante leggerezza nel Finale.

Interprete solista sarà il giovane violinista prodigio Daniel Lozakovich, nato a Stoccolma da padre bielorusso e madre kirghisa, che a soli 22 anni vanta già un impressionante elenco di concerti con i più importanti direttori nelle sale più prestigiose e incanta sia la critica che il pubblico. Suona un violino Stradivari “ex-Sansy” del 1713 messogli a disposizione dalla LVMH/ Moet Hennessy Louis Vuitton.

La serata prosegue con la Sinfonia n. 7 in Mi maggiore di Anton Bruckner, composta nel 1886, primo grande successo del compositore austriaco; la prima esecuzione a Lipsia fu seguita da numerose riprese in tutta Europa. La Sinfonia è legata al Te Deum che Bruckner compose in quegli stessi anni e ne utilizza un tema nel secondo movimento, dedicato al ricordo di Richard Wagner, che era morto proprio mentre Bruckner lavorava all’Adagio. Dei quattro movimenti, i primi due sono i più lunghi ed articolati, mentre lo Scherzo e il Finale hanno un carattere più leggero; in particolare il quarto movimento è il più breve tra i Finali delle sinfonie di Bruckner.

Giuseppe Mengoli ha iniziato la carriera di direttore d’orchestra a seguito del suo lavoro come primo violino in orchestre giovanili e professionali fin dall’età di 19 anni. Da allora ha lavorato con Oleg Caetani, Daniel Barenboim, Christoph König, John Axelrod e con orchestre come la Real Orquesta Sinfonica de Sevilla, Teatro dell’Opera di Oslo, Orchestra Sinfonica LaVerdi e Royal Opera House Covent Garden. Nel 2018 ha debuttato come direttore con la Gustav Mahler Jugend Orchester a Bad Schandau ed è stato anche primo violino della GMJO. Vincitore di numerosi concorsi internazionali come violinista, oltre al violino ha studiato anche percussioni, pianoforte, tromba oltre che Jazz ed è compositore e arrangiatore. Biglietti: da 15 a 30 euro

A PARIGI FONDAZIONE ARENA DI VERONA ‘ANTICIPA’ L’OPERA FESTIVAL 2024-2025 E SVELA LE TAPPE DEL TOUR AMERICANO

Ovazione per il concerto ospitato all’Ambasciata d’Italia a Parigi,

organizzato da Enit assieme a Regione Veneto e Destination Verona&Garda

Una serata di Gala, ai piedi della Tour Eiffel. Ieri sera, Fondazione Arena di Verona era ospite dell’Ambasciata d’Italia a Parigi dove ha presentato le stagioni 2024 e 2025 dell’Arena Opera Festival. E, durante la prestigiosa occasione, ha svelato il tour americano di maggio che vedrà il Canto lirico in Italia approdare oltreoceano tra Stati Uniti e Canada. Fondazione Arena di Verona, infatti, sarà a Los Angeles giovedì 9 maggio, per un evento all’Istituto Italiano di Cultura, per poi volare a Toronto il 13 maggio, grazie alla collaborazione con ITA Airways, e a Washington D.C. il 15 maggio all’Ambasciata d’Italia.

L’inserimento della Pratica del Canto lirico in Italia nel patrimonio immateriale dell’UNESCO, traguardo che sarà celebrato in Arena il prossimo 7 giugno, ha acceso i riflettori mondiali. E ha arricchito di nuove date il tour promozionale internazionale di Fondazione Arena di Verona, supportato da ENIT Italia, Ente Nazionale Italiano per il Turismo.

Ad accogliere il Sovrintendente Cecilia Gasdia, ieri sera a Parigi nella sala del Teatro Siciliano, l’Ambasciatrice d’Italia in Francia Emanuela D’Alessandro. Presenti anche Liborio Stellino, Rappresentante Permanente d’Italia presso UNESCO, e Luca Caputo, Direttore generale della Destination Verona&Garda Foundation, partner di Fondazione Arena per questa tappa.

A fare da padrone la musica e l’arte, con alcune anticipazioni della prossima estate. Nel corso della serataisoprani Yeajin Jeon e Sara Cortolezzis, il tenore Galeano Salas, il baritono Youngjun Park, accompagnati al pianoforte dal Sovrintendente Gasdia, hanno eseguitoarie e duetti da Aida, Rigoletto, La Bohème, Tosca e Turandot. Un omaggio all’anno pucciniano e al 101° Arena di Verona Opera Festival che inaugurerà tra meno di 50 giorni.

“È un anno sensazionale per l’Opera – ha detto Cecilia Gasdia, Sovrintendente della Fondazione Arena -, l’attenzione è altissima in tutto il mondo e sono numerose le realtà internazionali che ci ospitano per far conoscere il Festival areniano, simbolo per eccellenza della Pratica del Canto lirico in Italia. Questi eventi ci permettono di incontrare un pubblico poliedrico e di intercettare l’interesse di chi non è mai stato in Arena, così come di costruire relazioni internazionali per il futuro dell’Opera. Ringraziamo tutte le Istituzioni perché è solo grazie ad un lavoro sinergico che riusciamo a far conoscere la nostra arte e la nostra musica e ad attrarre spettatori da ogni continente”.

L’Ambasciatrice Emanuela D’Alessandro ha ricordato come “il Festival Areniano, ospitato in uno dei luoghi più iconici del nostro Paese, è una vera eccellenza italiana, un evento di assoluto prestigio internazionale e un appuntamento da non mancare nel calendario culturale italiano, e non solo per gli appassionati di opera, grazie alla tradizione di divulgazione e inclusione propria di questa grande istituzione culturale e artistica”.

Nell’estate 2023, il 56% del pubblico areniano era straniero. Sui 402 mila spettatori complessivi, 226 mila circa provenivano dall’estero, in particolare da Germania, Regno Unito, Austria, Svizzera, Francia e Stati Uniti.

A chiudere la serata, organizzata da Fondazione Arena in collaborazione con Enit Italia, Regione del Veneto e Destination Verona&Garda Foundation, alcune delle eccellenze enogastronomiche italiane, tra cui il Consorzio di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena.

AMBASCIATA D’ITALIA A PARIGI. Il palazzo che ospita l’Ambasciata d’Italia, noto come Hôtel de La Rochefoucauld-Doudeauville o Hôtel de Boisgelin, è uno dei più belli e caratteristici hôtel particulier di Parigi. Fu costruito tra il 1732 e il 1733 ma il suo aspetto attuale in stile Luigi XVI è il frutto dei numerosi interventi dei successivi proprietari e locatari. Uno degli ambienti più particolari dell’edificio è il Teatro Siciliano, che ha ospitato la presentazione della Fondazione Arena di Verona, i cui rivestimenti in legno di stile rococò provengono dal Palazzo Butera alla Marina di Palermo. La sala è finemente decorata in una continua armonia di verde, giallo e oro, e sulle sue pareti sono raffigurati personaggi della mitologia e della commedia dell’arte, nonché figure esotiche e della moda del XVII secolo.

Gli appuntamenti de “Il salotto musicale di Nevile Reid” di aprile si chiudono con il duo Maddaluno

La chiusura della programmazione di aprile de “Il salotto musicale di Nevile Reid”, rassegna organizzata dalla Fondazione Ravello, domenica 28 aprile (ore 11.30) nell’Auditorium di Villa Rufolo, sarà affidata a Mario e Federico Maddaluno. Il duo chitarra e mandolino è formato da padre e figlio accomunati dalla grande passione per la musica: Federico infatti, classe 1999, nei primissimi anni di vita inizia gli studi musicali proprio sotto la guida del padre, M° Mario Maddaluno, prima di passare agli studi specifici per il mandolino con il M° Nunzio Reina e di conquistare l’ammissione al Conservatorio San Pietro a Majella nella classe di mandolino del M° Fabio Menditto, dove si diploma appena diciottenne con il massimo dei voti e la lode. Nel 2016, il talento del giovane Maddaluno ottiene un importante successo nella partecipazione alle fasi finali del Concorso Internazionale “TIM” a Torino (dove la giuria ha considerato le interpretazioni “Al massimo della professionalità nella dinamica, nel fraseggio e nella tecnica”) e risultando unico italiano ed unico solista di strumento a corde approdato alle semifinali.

Esperienza e talento uniti in un concerto che proporrà al pubblico della Città della Musica un nutrito e vario repertorio di musiche, da Calace, Munier e Marucelli fino a Mozart, Rossini, Gioviale e Piazzolla.

L’accesso al concerto è gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili, per il pubblico residente e, previo pagamento del solo biglietto d’ingresso a Villa Rufolo, per i non residenti. www.ravellofestival.com

Domenica 28 aprile

Auditorium di Villa Rufolo, ore 11.30

Federico Maddaluno, mandolino

Mario Maddaluno, chitarra

Programma

Raffaele Calace (1863 – 1934)

X Preludio (mandolino solo)

Carlo Munier (1859 – 1911)

Love Song (mandolino solo) 

Enrico Marucelli (1873 – 1901)

Valzer Fantastico

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)

Marcia Turca (arr. C.Munier)

Giovanni Gioviale (1885 – 1949)

Viale Fiorito

Serate Primaverili

Gioachino Rossini (1792 – 1868)

La Danza 

Astor Piazzolla (1921 – 1992)

Oblivion 

Carlo Munier

Capriccio Spagnuolo op.276

QUATTRO TOURNÉE INTERNAZIONALI PER IL CORPO DI BALLO DELL’OPERA DI ROMA

Atteso il ritorno di Eleonora Abbagnato e della Compagnia a Parigi

Seguono tre debutti assoluti tra l’Europa e gli Emirati Arabi Uniti

Parigi in aprile, Dubai in maggio, Barcellona in luglio e Liegi in novembre: sono le quattro destinazioni che la Fondazione Capitolina raggiungerà nelle altrettante tournée internazionali in programma nel 2024. Dopo il successo di Orchestra e Coro in Giappone lo scorso settembre, tocca ora a étoiles, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo dell’Opera di Roma, diretti da Eleonora Abbagnato, portare l’eccellenza italiana in Europa e negli Emirati Arabi Uniti.

La prima tappa, Parigi, riconferma il profondo legame che la direttrice ha con la capitale francese, dove è stata la prima italiana a ottenere il titolo di étoile. Per il suo ritorno sulle scene parigine, al Palais des Congrès, Eleonora Abbagnato danza con Friedemann Vogel e la compagnia in abiti firmati da Maria Grazia Chiuri, Christian Dior Couture (Les deux nuits 26, 27 e 28 aprile) ed è attesa anche per l’incontro con il pubblico presso l’Istituto Italiano di cultura a Parigi (24 aprile, ore 19). Le successive destinazioni delle tournée segnano tre debutti assoluti per il Teatro capitolino: alla Dubai Opera (Les deux nuits 25 e 26 maggio), al Gran Teatre del Liceu di Barcellona (Il lago dei cigni 19, 20, 21, 22 e 23 luglio) e all’Opéra Royal De Wallonie di Liegi (Giselle 14, 15, 16 e 17 novembre).

«Non è un caso che io abbia nominato Eleonora Abbagnato alla presidenza del Consiglio Superiore dello Spettacolo – dice il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano –: ne conosco il valore e la straordinaria capacità artistica. Le tournée che stanno per essere intraprese dall’Opera di Roma sottolineano il prestigio delle nostre fondazioni lirico-sinfoniche e della danza italiana. Sono sicuro che saranno un grande successo».

«Sono orgoglioso di come la Compagnia di danza del Teatro dell’Opera di Roma, sotto la guida di Eleonora Abbagnato, abbia raggiunto ormai un livello di eccellenza nel panorama mondiale. La danza è una disciplina difficile e bellissima che rappresenta uno dei fiori all’occhiello della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma Capitale. Ma la danza è anche poesia, capace di procurare emozioni parlando senza parole e offrendo bellezza allo spettatore attraverso l’armonia e l’eleganza della gestualità – dichiara il Sindaco di Roma e Presidente della Fondazione, Roberto Gualtieri –. Il livello di eccellenza del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma inoltre non rappresenta solo un incontro con l’arte ma è una grande occasione per la scoperta di nuovi talenti. E queste nuove tournée internazionali sono una ulteriore occasione per metterli in mostra e un riconoscimento del livello di professionalità raggiunto».

«Le quattro tournée internazionali in Francia, Emirati Arabi Uniti, Spagna e Belgio nel 2024 – dichiara il Sovrintendente Francesco Giambronesono forse l’aspetto più visibile delle energie che stiamo dedicando al nostro Corpo di Ballo, a conferma dell’importanza e della centralità che la danza ha nel progetto del nostro Teatro. Torniamo a Parigi dopo lo straordinario successo dello scorso anno con una nuova proposta di danza contemporanea. E poi, nel corso dell’anno, andremo al Liceu di Barcellona e a Liegi con un classico del balletto romantico, dimostrando la grande duttilità della Compagnia che oggi è una realtà versatile, completa, aperta ai diversi linguaggi e in grado di portare alta la bandiera della danza italiana nel mondo. A questo si aggiunge il rilancio ormai consolidato della nostra Scuola di Ballo che è oggi una fucina di talenti, anch’essa affidata alle cure di Eleonora Abbagnato che la sta facendo crescere giorno dopo giorno insieme al Corpo di Ballo. Nel momento in cui finalmente si registra nel Paese una nuova attenzione nei confronti del balletto e della danza, il nostro Teatro si conferma istituzione che ha sempre coltivato con cura e a livello di eccellenza l’arte coreutica».

La tournée inizia con Les deux nuits, il dittico che affianca Nuit Romaine di Angelin Preljocaj e Nuit Dansée di Giorgio Mancini (una prima assoluta). Un programma dal respiro contemporaneo adatto ai due moderni palcoscenici su cui è atteso: quello del Grand Amphithéâtre del Palais des Congrès di Parigi (26, 27 e 28 aprile) e quello della Dubai Opera (25 e 26 maggio). Nell’iconica sede parigina, da oltre quarant’anni riferimento per gli eventi internazionali, la compagnia torna dopo il successo del 2023 con il tutto esaurito a ogni replica nella platea da 3700 spettatori. Sul palcoscenico della Dubai Opera, il principale centro per le arti performative degli Emirati Arabi Uniti inaugurato nel 2016, si tratta invece di un debutto assoluto per la Fondazione Capitolina. L’edificio, situato accanto al più alto grattacielo al mondo, il Burj Khalifa, nel centralissimo quartiere di Downtown Dubai, è un capolavoro di design contemporaneo.

La terza tappa ci porta in Spagna per cinque sere, il 19, 20, 21, 22 e 23 luglio, sul palcoscenico del Gran Teatre del Liceu per Il lago dei cigni di Čajkovskj. Il grande classico del repertorio è stato scelto per il debutto dell’Opera di Roma nel teatro attivo più antico di Barcellona e il più capiente tra quelli d’opera in Europa, con la sua sala all’italiana da quasi 3.000 posti. L’imponente balletto, che vede impegnati 70 ballerini (42 donne e 28 uomini), è proposto nella versione creata da Benjamin Pech nel 2018, con scene e costumi di Aldo Buti. Le musiche sono eseguite dall’Orquesta del Gran Teatre del Liceu diretta da Koen Kessels.

Le tournée si concludono in Belgio, con il debutto dell’Opera di Roma all’Opéra Royal de Wallonie di Liegi dove il 14, 15, 16 e 17 novembre va in scena il capolavoro firmato da Carla Fracci nel 2004, Giselle, con costumi e scene di Anna Anni. Il balletto, già portato con successo in Oman nel 2023, saprà incantare il pubblico della Vallonia. Lo storico Teatro di Liegi, che ha visto la posa della prima pietra nel 1818, si presenta oggi con una magnifica sala che mantiene lo splendore del passato, in stile italiano con 1000 posti a sedere, e una macchina scenica tra le più moderne al mondo. L’Orchestra dell’Opéra Royal de Wallonie è diretta da Alessandro Cadario.

Tutti gli spettacoli sono allestimenti del Teatro dell’Opera di Roma.

S|CONFINAMENTI – STAGIONE 2023/2024

TOURNEE 2024 DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

PALAIS DES CONGRÈS, PARIGI

prima rappresentazione venerdì 26 aprile, ore 20

repliche

sabato 27 aprile, ore 15 e ore 20

domenica 28 aprile, ore 16

DUBAI OPERA, DOWNTOWN DUBAI

prima rappresentazione sabato 25 maggio, ore 20

replica domenica 26 maggio, ore 19.30

Les deux nuits

Nuit dansée

Musiche Philip Glass

COREOGRAFIA Giorgio Mancini

COSTUMI Maria Grazia Chiuri, Christian Dior Couture

SCENE Andrea Miglio

LUCI Stefano Laselva

Nuit romaine

Musiche Antonio Vivaldi, Georg Friedrich Händel, Johann Sebastian Bach, Gioachino Rossini, Ludwig Van Beethoven, Franz Schubert, Richard Wagner, Daft Punk

COREOGRAFIA Angelin Preljocaj

COSTUMI Maria Grazia Chiuri, Christian Dior Couture

SCENE Andrea Miglio

LUCI Eric Soyer

RIPRESE DA Jean-Laurent Napiwocka

INTERPRETI PRINCIPALI

Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel

INTERPRETI

Alessandra Amato, Rebecca Bianchi, Alessio Rezza

Federica Maine, Claudio Cocino, Michele Satriano

ÉTOILES, PRIMI BALLERINI, SOLISTI E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

ALLESTIMENTO TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

MUSICHE SU BASE REGISTRATA

GRAN TEATRE DEL LICEU, BARCELLONA

prima rappresentazione venerdì 19 luglio, ore 19.30

repliche

sabato 20 luglio, ore 19

domenica 21 luglio, ore 18

lunedì 22 luglio, ore 19.30

martedì 23 luglio, ore 19.30

Il lago dei cigni

Musiche Pëtr Il’ič Čajkovskij

DIRETTORE Koen Kessels

COREOGRAFIA Benjamin Pech

SCENE e COSTUMI Aldo Buti

LUCI Vinicio Cheli

INTERPRETI PRINCIPALI

Odette Rebecca Bianchi / Alessandra Amato

Principe Siegfried Alessio Rezza / Claudio Cocino

ÉTOILES, PRIMI BALLERINI, SOLISTI E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

ORQUESTA DEL GRAN TEATRE DEL LICEU

ALLESTIMENTO TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

OPÉRA ROYAL DE WALLONIE, LIEGI

prima rappresentazione giovedì 14 novembre, ore 20

repliche

venerdì 15 novembre, ore 20

sabato 16 novembre ore 15 e ore 20

domenica 17 novembre ore 15

Giselle

Musica Adolphe Adam

DIRETTORE Alessandro Cadario

COREOGRAFIA Carla Fracci

DA Jean Coralli, Jules Perrot, Marius Petipa, Anton Dolin

SCENE e COSTUMI Anna Anni

LUCI Jean-Michel Desirée

INTERPRETI

Giselle                   Rebecca Bianchi

Myrtha                  Federica Maine / Alessandra Amato

Albrecht                Alessio Rezza / Michele Satriano

ÉTOILES, PRIMI BALLERINI, SOLISTI E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

ORCHESTRE DE L’OPÉRA ROYAL DE WALLONIE

ALLESTIMENTO TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Domenica 28 aprile al Teatro Malibran i migliori allievi dell’istituto in concerto con l’Orchestra del Teatro La Fenice diretta da Damiano Binetti

La Fenice e Conservatorio

Torna Fenice e Conservatorio, l’iniziativa congiunta della Fondazione Teatro La Fenice e del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia che offre ai migliori allievi dell’istituto di formazione musicale la possibilità di esibirsi in veste solistica con l’Orchestra del Teatro La Fenice guidata da Damiano Binetti. Protagonisti di questa diciannovesima edizione saranno il chitarrista Ludovico Perenzin, che si misurerà con il Concerto per chitarra e piccola orchestra di Heitor Villa-Lobos; il saxofonista Samuele Molinari che eseguirà il Concertino da camera per saxofono e piccola orchestra di Jacques Ibert; e i pianisti Mattias Antonio Glavinic e Maya Oganyan che interpreteranno due brani celeberrimi, rispettivamente il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in fa minore op. 21 di Frédéric Chopin e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in do minore op. 18 di Sergej Rachmaninov. L’appuntamento è per domenica 28 aprile 2024 alle ore 20.00 al Teatro Malibran.

«Anche quest’anno si rinnova l’impegno, giunto ormai alla diciannovesima edizione, con il tradizionale concerto dei solisti del Conservatorio Benedetto Marcello con l’Orchestra del Teatro La Fenice – ha dichiarato Roberto Gottipavero, direttore del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia – momento colmo di significati per la nostra Istituzione, che vede la possibilità di realizzare il desiderio più ambito dai nostri studenti meritevoli. I giovani solisti della serata, studenti dei corsi accademici o neo-diplomati che hanno superato la prova di selezione interna, provengono dalle Scuole di Chitarra, Saxofono e Pianoforte, e si esibiranno con brani più o meno noti del repertorio solistico per i loro strumenti sul palcoscenico del Teatro Malibran. Nell’affrontare le indubbie difficoltà tecniche e musicali di questi concerti avranno la fortuna di essere sostenuti dalla prestigiosa Orchestra del Teatro La Fenice, confrontandosi direttamente con la palpabile emozione che caratterizza questo atteso appuntamento. Una collaborazione, quella delle due principali istituzioni musicali della città, che ci onora profondamente e che vede l’attuale sovrintendenza sempre particolarmente sensibile alle diverse proposte del Conservatorio di realizzare assieme manifestazioni musicali, seminari, opere e concerti da camera, grazie a un consolidato spirito di reciproca fiducia e proficua cooperazione».

I biglietti per il concerto (intero da € 10,00 a € 30,00; ridotto da € 10,00 a € 20,00) sono acquistabili nei punti vendita Eventi Venezia Unica; tramite biglietteria telefonica (041 2722699), biglietteria online (www.teatrolafenice.it).

Damiano Binetti

Classe 1968, ha studiato canto al Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari sotto la guida di Anna Maria Balboni e Direzione d’orchestra all’ Accademia di Arti e Musica (HAMU) di Praga, dove ha studiato sotto la guida di Frantisek Vajnar, Radomil Eliska, Josef Kuchynka e Jiri Belohlavek. Si è imposto all’attenzione della critica e del pubblico nel 1994, quando gli è stato assegnato all’unanimità l‘incarico di leader musicale dei Madrigalisti di Praga. L’anno successivo è stato nominato direttore principale dell’Orchestra da Camera Mozart di Praga, incarico che ha mantenuto fino al 2006. Nel 1996 è stato invitato a dirigere al Festival Tibor Varga in Svizzera, la prima di molte occasioni. Nello stesso anno dirige al Festival di Wallonie in Belgio. Dal 2003 diviene direttore artistico del Teatro dell’Opera Slesiana di Opava. Nel 1998, alla guida dei Madrigalisti di Praga, ha ricevuto il Premio Ivan Lukacic come migliore interpretazione al Festival delle Serate Musicali Barocche di Varazdin, in Croazia. Come direttore principale e direttore musicale della Mozart Chamber Orchestra di Praga, ha eseguito un vasto repertorio mozartiano nelle più prestigiose sale da concerto a Praga: la sala Dvořák al Rudolfinum e la sala Smetana dell’Obecni Dum. Ha collaborato con Suk Orchestra, Hradec Kralove Philarmonic, Dvořák Symphony Orchestra, Marienbad Symphony Orchestra, Czech Radio Symphony, Orchestra di Padova e del Veneto, Symphony Orchestra Prague, Slovak Filarmonic Orchestra in Kosice, Czech National Orchestra, Malta National Philarmonia, Czech Chamber Philharmonia, Fihlarmonia Podkarpacka di Rzezsow, Orchestra Sinfonica Siciliana, Janáček Filharmonia di Ostrava, Krakowska Fihlarmonie, Orchestra Magna Grecia di Taranto, Filarmonica di Brno, Shanghaji Symphony Orchestra, Elbe Philharmonie di Amburgo, Orchestra Sinfonica di Vigo. Attualmente svolge l’attività di direttore d’orchestra in Repubblica Ceca e all’estero, alternando anche attività pedagogiche a livello universitario. Nel 2023 gli è stata affidata dal Conservatorio di musica Benedetto Marcello di Venezia la classe di esercitazioni orchestrali e direzione d’orchestra.

‘SEMPRE LIBERA’ È IL NUOVO PODCAST DI FONDAZIONE ARENA SULL’EMPOWERMENT FEMMINILE REALIZZATO DA ONEPODCAST CON UNICREDIT

Florencia Di Stefano Abichain e Daniela Farnese danno voce alle protagoniste dell’Opera per alzare i riflettori su indipendenza, finanza, impresa e carriera delle donne italiane

Ribelli, sfacciate, disobbedienti e soprattuttolibere, sono le ragazze dell’Opera. Fondazione Arena di Verona presenta un nuovo progetto editoriale che accende i riflettori sull’empowerment femminile e il gender gapÈ online il primo episodio del nuovo podcast ‘Sempre libera.

Ragazze all’Opera’, cinque puntate da quindici minuti realizzate da OnePodcast, top player del settore in Italia, per Fondazione Arena, con il sostegno di Unicredit. Una produzione corale nata dal comune impegno sulle tematiche artistiche, culturali e di emancipazione femminile. Un progetto che si inserisce nelle politiche sociali di Fondazione Arena e della Banca main partner da oltre 30 anni. 

Violetta Valéry, Carmen, Aida, Rosina e Tosca: i personaggi femminili più incredibili dell’Opera ‘parlano’ alle donne del ventunesimo secolo. La speaker Florencia Di Stefano Abichain e la scrittrice Daniela Farnese, in una chiacchierata tra amiche, si lasciano ispirare dalle grandi eroine del Festival areniano per affrontare sogni, traguardi e realizzazione personale. Così come indipendenza economica, carriera, impresa e finanza.

Il progetto è stato presentato a Milano, al Fuorisalone della Design Week 2024. Occasione è stato il talk ‘I Personaggi Femminili dell’Opera’ che si è tenuto a Palazzo Borromei, sede Unicredit che ha ospitato l’installazione realizzata con i costumi femminili dell’Aida ‘di cristallo’, produzione che ha inaugurato nel 2023 il centesimo Festival. Presenti il Sovrintendente di Fondazione Arena Cecilia Gasdia, unica donna alla guida di una Fondazione lirico sinfonica, le autrici e conduttrici del podcast Florencia Di Stefano Abichain e Daniela Farnese, oltre al regista Stefano Poda, autore dei costumi in mostra dedicati all’esaltazione della figura femminile. 

“Ringraziamo Unicredit che ci ha stimolati per la realizzazione di questo progetto editoriale che racconta le donne dell’Opera per parlare alle donne di oggi – spiega il Sovrintendente di Fondazione Arena Cecilia Gasdia -. Ascoltando questi podcast ci troviamo a scoprire quanto sono attuali e quanto hanno da dirci le eroine dell’Opera che la musica, linguaggio universale, ha portato fino a noi attraverso i secoli. Parlare di tematiche come l’indipendenza economica e sociale, la carriera, il lavoro è alzare i riflettori e portare avanti la riflessione nazionale e, speriamo, il cambiamento”.

Quindici minuti in cui arie e parole si fondono, tra un gong e l’altro, per raccontate trame e curiosità dell’Opera, così come notizie di attualità con numeri e dati statistici. Un viaggio nell’universo femminile, con un particolare accento sui concetti di indipendenza e autoaffermazione, e sui dati di cronaca che sottolineano come il ‘gender gap’ sia un tema ancora troppo ricorrente. Oggi nelle realtà delle donne italiane come ieri per le protagoniste dell’Opera. E così, cinque eroine si trasformano in ragazze, amiche, colleghe, vicine di casa, sorelle, amanti. Fortissime, indipendenti, libere.

Il primo episodio è dedicato a Violetta Valéry, protagonista de La Traviata e si può già ascoltare al link https://www.youtube.com/watch?v=VMnTV-QejUY.

Violetta ha meno di 45 anni ed è senza marito, una criticità per l’epoca. Usa i suoi risparmi per mantenere Alfredo che è in rotta con la famiglia. E parla al 40% delle donne italiane over45 che non gode di risparmi personali, affrontando il tema dei piani assicurativi per il futuro. Carmen, invece, donna libera che non ha paura di rischiare, a costo della sua stessa vita, affronta i temi della carriera e del fare impresa; Rosina, controllata da un tutore che gestisce le sue finanze, alza la voce sull’indipendenza economica perché, ancora oggi, in Italia una donna su 5 non ha un conto corrente personale; Aida che è forte e sicura di sé, ma allo stesso tempo segnata dalle scelte prese dagli uomini della sua vita, si rivolge al 35% delle donne che non si informa e non prende decisioni sugli investimenti. E, infine, Tosca, donna di successo, che si compra la famosa casetta ascosa nel verde, parla al 90% delle italiane che ritiene di avere una scarsa conoscenza delle tematiche finanziarie.

Disponibili su OnePodcast ma anche su Spotify, Amazon Music, You Podcast e su tutte le piattaforme che permettono l’ascolto gratuito di contenuti audio, le prossime puntate usciranno ogni due settimane nei giovedì 2, 16, 30 maggio e 13 giugno.

Florencia Di Stefano-Abichain, argentina d’origine, veronese di adozione, classe 1988, dopo una carriera come digital manager, è oggi content creator, speaker, autrice, host di eventi, conduttrice radiofonica e televisiva, autrice, conduttrice di podcast e narratrice di audiolibri.

Daniela Farnese, scrittrice, grande appassionata di Opera, e blogger. È autrice di podcast e di numerosi romanzi che hanno scalato le classifiche nazionali. Opinionista televisiva.

LA LOS ANGELES NOIR DI JOHN ADAMS PER RAI NUOVAMUSICA

Mercoledì 24 aprile con Robert Treviño e Alessandro Taverna 

John Adams, Esa-Pekka Salonen e Carlo Boccadoro. Tre grandi compositori di oggi per tre brani proposti per la prima volta dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai a Torino. Mercoledì 24 aprile alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini”, in diretta su Radio3 e in live streaming su raicultura.it, un nuovo appuntamento della rassegna Rai NuovaMusica con il Direttore ospite principale della compagine Rai Robert Treviño sul podio.

Il trentanovenne direttore d’orchestra di origini messicane è cresciuto a Fort Worth, in Texas. È Direttore musicale dell’Orchestra Nazionale Basca e Consulente artistico dell’Orchestra Sinfonica di Malmö. Si è imposto all’attenzione internazionale al Teatro Bol’šoj di Mosca nel 2013, sostituendo Vassily Sinaisky sul podio del Don Carlo di Verdi. Da allora è invitato regolarmente dalle orchestre prestigiose in America – dalla Cincinnati Symphony alla Philadelphia Orchestra – e all’estero – dai Münchner Philharmoniker alla London Symphony Orchestra. Cresciuto sotto l’egida di Michael Tilson Thomas e Seiji Ozawa, ha sviluppato una particolare sensibilità per il repertorio mitteleuropeo. Con l’Orchestra della Rai, nell’autunno 2021, Treviño è stato protagonista di una brillante tournée in Germania che ha toccato Francoforte, Colonia e Amburgo.

La serata si apre con Helix, un brano per orchestra scritto nel 2005 da Esa-Pekka Salonen (1958) ed eseguito per la prima volta ai BBC Proms di Londra. «La forma di Helix può essere descritta come una spirale o una bobina – dice Salonen, uno dei compositori e direttori d’orchestra più apprezzati di oggi. Il processo compositivoè fondamentalmente quello di un accelerando di nove minuti. Il tempo diventa sempre più rapido, ma i valori delle note delle frasi diventano corrispondentemente sempre più lunghi. Cambia quindi solo il rapporto del materiale con l’impulso, non necessariamente l’impressione generale di velocità. Da qui la metafora della spirale: il materiale musicale, che consiste essenzialmente di due frasi diverse, viene spinto attraverso cerchi concentrici sempre più stretti, finché la musica raggiunge un punto in cui deve fermarsi, perché non ha più nessun posto dove andare».

Si prosegue con il Concerto per pianoforte e orchestra Alla memoria di Edward “Duke” Ellington, scritto nel 2016 da Carlo Boccadoro (1963), che fu eseguito per la prima volta nel 2017 alla Scala di Milano con la Filarmonica del Teatro diretta da Riccardo Chailly. A interpretarlo in veste di solista è chiamato Alessandro Taverna, che ha già affrontato il lavoro al Petruzzelli di Bari nel 2021. L’esplicita matrice jazzistica, in omaggio a Duke Ellington, si esplicita senza alcuna citazione o riferimento diretto all’autore, ma richiamando in generale la grande tradizione pianistica del rag time e del blues, con esiti spesso di grande virtuosismo per l’interprete. Taverna è ospite frequente dell’OSN Rai. Il pianista veneziano conquistò Lorin Maazel durante un recital a New York ed è stato l’ultimo solista a suonare con il grande direttore a pochi mesi dalla scomparsa. Si è affermato a livello internazionale dopo aver vinto il Concorso di Leeds nel 2009. Da allora ha collaborato con orchestre quali la Filarmonica della Scala, i Münchner Philharmoniker, la Royal Philharmonic Orchestra. Nel 2012, per i suoi meriti artistici, è stato insignito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano del “Premio Sinopoli”.

In chiusura di serata City Noir per orchestra, scritto nel 2009 da John Adams (1947) ed eseguito per la prima volta nel 2009 dalla Los Angeles Philharmonic diretta da Gustavo Dudamel. «È una sinfonia ispirata all’atmosfera e allo stato d’animo dei film ‘noir’ di Los Angeles – dice John Adams – in particolare quelli prodotti tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio degli anni Cinquanta. Il mio lavoro è un omaggio non necessariamente alla musica da film di quel periodo, ma piuttosto all’estetica generale dell’epoca. Questa sinfonia diventa la terza parte di un trittico di opere orchestrali che hanno come tema l’esperienza californiana, il suo paesaggio e la sua cultura. I due precedenti sono The Dharma at Big Sur e El Dorado».

I biglietti per i concerti di Rai NuovaMusica – in vendita online sul sito dell’OSN Rai e presso la biglietteria dell’Auditorium Rai di Torino – sono proposti al prezzo unico di 5 euro per tutti e 3 euro per gli under 35. L’ingresso è gratuito per gli abbonati alla Stagione Sinfonica 2023/2024, previa prenotazione del posto in biglietteria e salvo disponibilità. Informazioni: 011.8104653 – biglietteria.osn@rai.it – www.osn.rai.it.

BRINDISI, TALENTI AL PIANOFORTE: CONCORSO “NINO ROTA” 2024

Dal 25 al 28 aprile la kermesse pianistica dedicata al Maestro Nino Rota organizzata dal Rotary Club Brindisi Valesio

Quattro giorni di grande musica organizzati dal Rotary Club Brindisi Valesio per la seconda edizione del concorso pianistico internazionale dedicato al grande Maestro Nino Rota. Dal 25 al 28 aprile giovani talentuosi musicisti, provenienti da tutto il mondo, di età compresa tra 6 e 26 anni, si esibiranno davanti alla prestigiosa giuria presieduta dal Maestro Hubert Stupper e composta dal vicepresidente Antonio Salvemini, Robert Andres dalla Croazia-Portogallo, Pasquale Iannone, Bartosz Zurakowski dalla Polonia anche nella veste di direttore d’orchestra, Anna Ferrer dalla Spagna e Silvana Libardo.

«Il concorso – spiega l’avvocato Vittorio Piceci, presidente del Club Rotary Valesio e del comitato organizzatore – si propone di incentivare il confronto tra giovani talenti provenienti da diversi Paesi del mondo, costituisce al contempo una significativa opportunità di promozione culturale del nostro territorio; in linea con quelli che sono i valori e le finalità del club Rotary che ha messo in campo tutte la proprie risorse organizzative, capacità e competenze per riportare a Brindisi un evento di respiro internazionale che coinvolgesse soprattutto le giovani generazioni». Il concorso, con la direzione artistica della professoressa Silvana Libardo, rappresenta un ‘unicum’ nel panorama dei concorsi per giovani talenti «In quanto – spiega la stessa Libardooltre a promuovere la cultura e la letteratura pianistica offre, ai partecipanti la possibilità di esibirsi con l’orchestra, esperienza di grande crescita formativa, artistica e culturale».

Le audizioni del concorso si svolgeranno presso l’ex Convento Santa Chiara nei giorni 25, 26 e 27 aprile con le sessioni di prova, per concludersi nella giornata di domenica 28 aprile nel Nuovo Teatro Verdi. Nel corso della mattinata si svolgerà la prova finale dei due concerti di Mozart per pianoforte e orchestra, diretta dal Maestro Zurakowski, eseguiti dai due candidati già selezionati dalla commissione; mentre a partire dalle ore 19.30, sul prestigioso palcoscenico avranno luogo il concerto di gala, la premiazione e la performance del vincitore del premio ‘Mozart’. Per il concerto è possibile prenotare gratuitamente il proprio posto al link rebrand.ly/GranGala.

Al termine della kermesse, il presidente onorario, governatore emerito del distretto 2120 Puglia-Basilicata del Rotary International, Sergio Sernia, il governatore in carica del distretto 2120, Vincenzo Sassanelli, e altre autorità rotariane e civili presenti in platea, consegneranno ai pianisti vincitori nelle varie categorie le numerose borse di studio per un complessivo montepremi di diecimila euro. Il programma completo dell’evento sul sito www.concorsopianisticoninorota.com.

A Martina Franca (TA) dal 17 luglio – 6 agosto 2024 il 50° FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA

Oggi la presentazione della 50ma edizione del Festival della Valle d’Itria al Piccolo di Milano

Il 17 luglio si inaugura il Festival della Valle d’Itria

nell’edizione che festeggia i suoi primi 50 anni.

Fino al 6 agosto opere, concerti, incontri, tavole rotonde, teatro, proiezioni e una mostra per lo storico festival di Martina Franca.

Fra rarità, riscoperte e titoli più noti,

dal richiamo internazionale.

Il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca tocca il traguardo della cinquantesima edizione con un calendario di 21 giorni ricco di eventi, dal 17 luglio al 6 agosto 2024. Con tre titoli d’opera, concerti, incontri, spettacoli di prosa, giornate di studio, una mostra e la proiezione di un documentario inedito, per un totale di trenta appuntamenti, il festival, fra le più antiche manifestazioni estive dedicate all’opera e alla musica vocale, la prima del Mezzogiorno, festeggia mezzo secolo di storia. Una storia fatta di riscoperte e novità, eccellenza della cultura italiana nel mondo, che fin dagli esordi ha richiamato l’attenzione di un pubblico internazionale.

Firmato dal direttore artistico Sebastian F. Schwarz e organizzato dalla Fondazione Paolo Grassi, avrà come cornice alcuni luoghi simbolo di Martina Franca – il Palazzo Ducale, il Teatro Verdi, i chiostri di San Domenico e del Carmine, la Basilica barocca di San Martino –, nonché le piazze e le vivaci contrade, insieme alle più belle masserie, fra gli uliveti secolari del territorio pugliese.

Nel 2024 il Festival della Valle d’Itria festeggia, insieme ad artisti, pubblico e cittadini locali, la sua 50ª edizione – ha dichiarato Sebastian F. Schwarz –. Traguardo forse sognato, ma sicuramente mai seriamente contemplato dagli illustri fondatori nel 1975. Invece, la tenacia di chi ci ha creduto, la competenza e la dedizione di chi ci ha lavorato, il coraggio e la qualità delle scelte e delle prestazioni artistiche, l’attrattività di un territorio ‘baciato dagli Dei’ e la curiosità del nostro pubblico – tutto ciò ha contribuito non solo alla sopravvivenza, ma alla crescita del festival e alla popolarità del territorio della Valle d’Itria”.

È stato un percorso lungo e, a tratti, tortuoso – ha poi proseguito Michele Punzi presidente della Fondazione Paolo Grassi –. Ma le difficoltà e gli ostacoli, insieme ai successi e ai riconoscimenti, hanno reso il nostro Festival forte, libero e coraggioso! La passione, la serietà e l’onestà che hanno caratterizzato l’operato di chi in 50 anni ha scritto le pagine di questa storia, ora consentono a noi di camminare su gambe forti verso un futuro che immaginiamo ricco di sfide entusiasmanti!

“Il festival quest’anno è molto importante – ha ricordato il maestro Fabio Luisi direttore musicale del Festival, in un videomessaggio trasmesso in conferenza stampa – , è una specie di ritorno alle origini, doppiamente importante per me perché ho la possibilità di esordire nella ‘Norma’ di Bellini (uno dei miei compositori preferiti), un’opera che ha una storia importante nel percorso del nostro Festival. Auguro al Festival un successo che ritengo essere garantito e spero di vedervi presto a Martina Franca”.

“Per noi e per la nostra Città – ha detto Gianfranco Palmisano sindaco di Martina Franca – questa edizione del Festival è un appuntamento con la storia. È un traguardo importantissimo per questa rassegna lirica prestigiosa e apprezzata a livello internazionale, nata col determinante e prezioso apporto di Paolo Grassi il cui nome ci lega al Piccolo Teatro di Milano uno dei luoghi simbolo della cultura italiana.

Con il nostro territorio c’è un legame molto forte, consolidato negli anni, in quanto il Festival ha contribuito in maniera determinante a far conoscere Martina e le sue bellezze”.

Il Festival di Martina Franca è uno dei più importanti Festival di musica colta d’Europa che si è imposto per scelte inusuali e coraggiose – ha poi concluso Roberto Venneri segretario generale della Presidenza della Regione Puglia – . Negli ultimi 8 anni in particolare, grazie alla rinnovata partnership con la Regione Puglia e a una dotazione finanziaria più adeguata, ha ‘invaso’ altri spazi e luoghi non canonici, a partire dalle masserie e periferie, allargando sempre di più il suo importante progetto formativo, in una prospettiva aperta a nuove sperimentazioni e contaminazioni”.

LE OPERE

Tre i titoli in programma, tre diversi stili musicali, dal barocco al Belcanto fino al Novecento, un arco temporale di oltre due secoli per riaffermare quell’attenzione che da sempre il festival ha nutrito per il canto lirico: sono Norma di Vincenzo Bellini, Ariodante di Georg Friedrich Händel, Aladino e la lampada magica di Nino Rota.

Nello storico cortile del Palazzo Ducale, l’inaugurazione spetta mercoledì 17 luglio (repliche 21, 28 luglio e 2 agosto, ore 21) a una nuova produzione di Norma (1831) diVincenzo Bellini, con la direzione di Fabio Luisi, direttore musicale del Festival, fra le bacchette più autorevoli nel panorama musicale internazionale, alla guida dell’Orchestra e Coro della Teatro Petruzzelli di Bari (Maestro del coro Marco Medved).

Il grande titolo, capolavoro del compositore catanese, che nel 1977 portò alla ribalta internazionale il giovane Festival della Valle d’Itria, torna a Martina Franca nell’edizione critica di Casa Ricordi, in cui i ruoli di Norma e Adalgisa sono affidati a due soprani, riportando l’esecuzione all’originale volontà del compositore, come nello storico allestimento martinese degli anni Settanta. Debuttano nei ruoli delle due donne i soprani Jacquelyn Wagner (Norma) e Valentina Farcas (Adalgisa); Pollione è il tenore Airam Hernandez, Oroveso il basso Simon Lim,Clotilde il mezzosoprano Saori Sugiyama, Flavio il tenore Zachary McCulloch. La regia è affidata alla tedesca Nicola Raab, dalla consolidata esperienza internazionale in campo lirico, scene e costumi di Leila Fteita, già premio Abbiati 2022 per l’allestimento de Il Giocatore alla 48ª edizione del Festival.

L’attenzione e la riscoperta del repertorio barocco, da sempre fiore all’occhiello del Festival, quest’anno verterà su Ariodante (1735) di Georg Friedrich Händel, in occasione dei 550 anni della nascita di Ludovico Ariosto, il cui Orlando furioso è fonte di ispirazione dell’opera handeliana. Protagonisti, al Teatro Verdi il 22 luglio (repliche il 25 e 29 luglio, ore 21), l’ensemble Modo Antiquo diretto dal suo fondatore Federico Maria Sardelli (al terzo e ultimo anno di residenza artistica al Festival), e alcuni fra i migliori interpreti specializzati in questo repertorio: Cecilia Molinari (Ariodante), Teresa Iervolino (Polinesso), Francesca Lombardi Mazzulli (Ginevra), Biagio Pizzuti (Re di Scozia), Theodora Raftis (Dalinda), Manuel Amati (Lurcanio), Manuel Caputo (Odoardo). Regia, scene e costumi sono del consolidato team artistico Torsten Fischer (regia), Herbert Schäfer (drammaturgia e scenografia) e Vasilis Triantafillopoulos (costumi).

Il 27 luglio (repliche il 30 luglio, 1 e 4 agosto, ore 21) a Palazzo Ducale il Festival omaggia Nino Rota con il nuovo allestimento di Aladino e la lampada magica “fiaba lirica” del 1968 del compositore che scelse la Puglia come terra d’adozione, e di cui il Festival ha già allestito nelle edizioni passate Il cappello di paglia di Firenze e Napoli milionaria. Francesco Lanzilotta, fra i più brillanti direttori della sua generazione, apprezzato nei maggiori teatri europei e italiani, dirige l’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari. Firma la regia l’argentina Rita Cosentino artista presente nei principali palcoscenici teatrali, scene e costumi di Leila Fteita. Nei ruoli principali il tenore Marco Ciaponi (Aladino), il soprano Claudia Urru (La Principessa Badr-al-Budùr), il basso Marco Filippo Romano (Mago e Re) e il baritono Alexandr Ilvakhin (Il genio dell’anello). A loro si affianca il Coro di voci bianche della Fondazione Paolo Grassi (direttore Angela Lacarbonara), giovane realtà nata da un progetto che coinvolge le scuole del territorio, occasione per avvicinare i ragazzi al mondo della lirica e al Festival. Di rara esecuzione, l’opera viene proposta nella versione integrale.

OPERE

17 · 21 · 28 LUGLIO / 2 AGOSTO · ore 21

PALAZZO DUCALE, MARTINA FRANCA

NORMA

di Vincenzo Bellini

Tragedia lirica in due atti su libretto di Felice Romani

Edizione Ricordi, a cura di Roger Parker

Direttore Fabio Luisi

Regia Nicola Raab

Scene e costumi Leila Fteita

Norma Jacquelyn Wagner

Adalgisa Valentina Farcas

Pollione Airam Hernández

Oroveso Simon Lim

Clotilde Saori Sugiyama

Flavio Zachary McCulloch

Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari

Marco Medved, Maestro del coro

22 · 25 · 29 LUGLIO · ore 21

TEATRO VERDI, MARTINA FRANCA

ARIODANTE

di Georg Friedrich Händel

Dramma per musica in tre atti

Libretto anonimo ispirato ad Antonio Salvi, da “Orlando Furioso” di Lodovico Ariosto

Nuova edizione critica a cura di Bernardo Ticci per il Festival della Valle d’Itria

Direttore Federico Maria Sardelli

Regia Torsten Fischer

Scene Herbert Schäfer

Costumi Vasilis Triantafillopoulos

Ariodante Cecilia Molinari

Ginevra Francesca Lombardi Mazzulli

Polinesso Teresa Iervolino

Re di Scozia Biagio Pizzuti

Lurcanio Manuel Amati

Dalinda Theodora Raftis

Odoardo Manuel Caputo

Orchestra Barocca Modo Antiquo

27 · 30 LUGLIO / 1 · 4 AGOSTO · ore 21

PALAZZO DUCALE MARTINA FRANCA

ALADINO E LA LAMPADA MAGICA

di Nino Rota

Fiaba lirica in 3 atti e 11 quadri su libretto di Vinci Verginelli

Versione originale, Edizione Schott

Direttore Francesco Lanzillotta

Regia Rita Cosentino

Scene e costumi Leila Fteita

Aladino Marco Ciaponi

Il Mago Maghrebino/ Il Re Marco Filippo Romano

La Principessa Badr-al-Badur Claudia Urru

La Madre di Aladino Eleonora Filipponi

Il Genio dell’Anello Aleksandr Ilvakhin

Il Gran Ministro Rocco Cavalluzzi

L’orafo Omar Cepparolli

Il primo compagno di Aladino Pepe Hannan

Il secondo compagno di Aladino Davide Zaccherini

Il terzo compagno di Aladino Zachary McCulloch

Un’ancella di Badr-al-Badur Anastasia Churakova

Il Genio della lampada Giovanni Accardi

Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari

Marco Medved, Maestro del coro

Coro di voci bianche della Fondazione Paolo Grassi

Angela Lacarbonara, Maestro del coro

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CONCERTI

IL CANTO DEGLI ULIVI

18 LUGLIO · ore 21

Leonardo Trulli Resort, Locorotondo

L’ARTE DEL LIED – IL LIED D’ARTE

Artisti dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”

20 LUGLIO · ore 21

Masseria Mangiato, Martina Franca

Teresa Iervolino, mezzosoprano

Andrea del Bianco, pianoforte

Musiche di Mercadante, Rossini, Donizetti, Berlioz, Bizet, Saint-Saëns

31 LUGLIO · ore 21

Masseria Palesi Martina Franca

SER[EN]ATA NAPOLETANA

Artisti dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”

5 AGOSTO · ore 21

[luogo da definire]

Irina Vylegzhanina, violoncello

Liubov Gromoglasova, pianoforte

Musiche di Cilea, Rossini, Martucci

LEZIONE D’OPERA

del M° Fabio Luisi

19 LUGLIO · ore 21

Chiostro di San Domenico, Martina Franca

Ettore Papadia, pianoforte

Artisti dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”

CONCERTI DEL SORBETTO

20 LUGLIO · ore 17

Chiostro di San Domenico, Martina Franca

UN INCONTRO CON MOZART

27 LUGLIO · ore 17

Chiostro di San Domenico, Martina Franca

UN TOCCO DI BAROCCO

3 AGOSTO · ore 17

Chiostro del Carmine, Martina Franca

ASSAGGI ROSSINIANI

CONCERTO PER LO SPIRITO

26 LUGLIO · ore 21

Basilica San Martino, Martina Franca

Direttore Federico Maria Sardelli

Orchestra Barocca Modo Antiquo

Musiche di Vivaldi, Sardelli

CONCERTO DELLA BANDA MUSICALE

DELL’ESERCITO ITALIANO

31 LUGLIO · ore 21

Palazzo Ducale, Martina Franca

Banda Musicale dell’Esercito Italiano

Direttore Filippo Cangiamila

Musiche di Lacerenza, Morlacchi, Musorgskij, Morricone

CONCERTO

IX SINFONIA

di Ludwig van Beethoven

3 AGOSTO · ore 21

Palazzo Ducale, Martina Franca

Direttore Riccardo Frizza

Jacquelyn Wagner, soprano

Miriana Lacarbonara, mezzosoprano

Ladislav Elgr, tenore

Simon Lim, basso

Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari

Marco Medved, Maestro del coro

OMAGGIO AI 50 ANNI

6 AGOSTO · ore 21

Palazzo Ducale, Martina Franca

Orchestra ICO della Magna Grecia

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DOCUMENTARIO / TEATRO

Documentario

L’UTOPIA DELLA VALLE

50 anni di Festival della Valle d’Itria

23 LUGLIO · ore 21

[luogo da definire], Martina Franca

un film di Leo Muscato 

scritto con Massimo Bernardini Laura Perini 

consulente musicale Carla Moreni

Produzione Fondazione Paolo Grassi

Con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Puglia, Comune di Martina Franca

Teatro

IL GIARDINO DELLE CILIEGIE

24 LUGLIO · ore 21

Teatro Verdi, Martina Franca

Adattamento e regia Francesco Micheli

Traduzione Fausto Malcovati

con Alessio Calciolari, Gianluca Di Lauro, Sax Nicosia, Stefano Orlandi, Lorenzo Piccolo, Ulisse Romanò

Scene Clara Storti, Selena Zanrosso

Costumi Giada Masi

Luci Giulia Pastore

Produzione Nina’s Drag Queens

in collaborazione con Atir Teatro Ringhiera e Accademia di Belle Arti di Brera

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APPROFONDIMENTI

GIORNATE DI STUDIO

IL PUNTO SU NINO ROTA

27 LUGLIO · ore 10 – 13

Auditorium della Fondazione Paolo Grassi, Martina Franca

in occasione dei 30 anni dell’Associazione Docenti Universitari Italiani di Musica (ADUIM)

in collaborazione con Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”,

Università degli Studi della Basilicata e Università del Salento

Interventi di

Luca Aversano, Dinko Fabris, Angela Annese, Roberto Calabretto,

Daniela Castaldo, Vania Cauzillo, Antonio Florio, Michela Grossi,

Lorenzo Mattei, Pierfranco Moliterni, Nicola Scardicchio.

Presentazione del volume

“Prove d’orchestra. Il punto su Nino Rota compositore del nostro tempo”,

a cura di Dinko Fabris e Michela Grossi, Cafagna Editore

COMICITÀ E MUSICA NEL LUNGO SETTECENTO

29 LUGLIO · ore 9.30 – 13 / 15.30 – 18.30

Auditorium della Fondazione Paolo Grassi, Martina Franca

in collaborazione con Fondazione Pietà de’ Turchini, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Università del Salento

Interventi di

Dinko Fabris, Paola De Simone, Paolo De Matteis, Lucio Tufano, Samuele Lo Cascio, Davide Pulvirenti, Valeria La Grotta, Giovanni Panizzo, Paologiovanni Maione, Lorenzo Mattei, Stefano Aresi, Federico Maria Sardelli, Teresa Iervolino, Mariano Bauduin, Arturo Cirillo

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ARTE

HOPERAPERTA

presenta la mostra

MIMESIS

Forma Immagine

21 GIUGNO / 20 AGOSTO

Sale nobili di Palazzo Ducale, Martina Franca

a cura di

Patrizia Catalano e Maurizio Barberis

in collaborazione con

New York Institute of Technology, New York

The School of Architecture & Design

Fondazione Paolo Grassi

Gli artisti in mostra:

Maurizio Barberis, Armando Bruno, Dorian X, Fadhil Fadhil con il New York Institute of Technology, Alfonso Femia, Duccio Grassi, Federica Marangoni, Alessandro Melis, Daniele Menichini e Nicolas Turchi, Steve Piccolo, Odilia Prisco, Elena Salmistraro, Studio Spagnulo and Partners, Alberto Vannetti, Carmelo Zappulla

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IN ORBITA

IL FESTIVAL TRA PIAZZE E CONTRADE

“C’ERA UNA VOLTA… GIULIA, LA VESTALE”

MARTINA FRANCA · ore 21

9 LUGLIO Contrada San Paolo

11 LUGLIO Contrada Capitolo

13 LUGLIO Quartiere don Bosco

Rielaborazione musicale da “La Vestale” di Gaspare Spontini

A cura di Gianluca Piombo

Nuova drammaturgia di Lorenzo Giossi

Direttore e pianista Gianluca Piombo

Regia Lorenzo Giossi

Giulia Sabrina Sanza

Licinio Davide Zaccherini

Cinna/Sommo Sacerdote Aleksandr Ilvakhin

In coproduzione con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi

con il contributo di BCC Locorotondo

CALENDARIO

LUGLIO

9 martedì ore 21 – IN ORBITA* – C/DA San Paolo, Martina Franca

11 giovedì ore 21 – IN ORBITA* – C/DA Capitolo, Martina Franca

13 sabato ore 21 – IN ORBITA* – Quartiere Don Bosco, Martina Franca

17 mercoledì ore 21 – NORMA – Palazzo Ducale

18 giovedì ore 21 – IL CANTO DEGLI ULIVI – Leonardo Trulli Resort, Locorotondo

19 venerdì ore 21 – LEZIONE D’OPERA – Chiostro San Domenico

20 sabato ore 17 – CONCERTI DEL SORBETTO – Chiostro San Domenico

20 sabato ore 21 – IL CANTO DEGLI ULIVI – Masseria Mangiato, Martina Franca

21 domenica ore 21 – NORMA – Palazzo Ducale

22 lunedì ore 21 – ARIODANTE – Teatro Verdi

23 martedì ore 21 – L’UTOPIA DELLA VALLE* – [luogo da definire], Martina Franca

24 mercoledì ore 21 – IL GIARDINO DELLE CILIEGIE – Teatro Verdi

25 giovedì ore 21 – ARIODANTE Teatro Verdi

26 venerdì ore 21 – CONCERTO PER LO SPIRITO** – Basilica San Martino

27 sabato ore 10 – IL PUNTO SU NINO ROTA – Auditorium della Fondazione Paolo Grassi 

27 sabato ore 17 – CONCERTI DEL SORBETTO – Chiostro San Domenico

27 sabato ore 21 – ALADINO E LA LAMPADA MAGICA – Palazzo Ducale

28 domenica ore 21- NORMA Palazzo Ducale

29 lunedì ore 9.30-15.30 – COMICITÀ E MUSICA NEL LUNGO SETTECENTO – Auditorium della Fondazione Paolo Grassi

29 lunedì ore 21 – ARIODANTE – Teatro Verdi

30 martedì ore 21 – ALADINO E LA LAMPADA MAGICA – Palazzo Ducale

31 mercoledì ore 21 – CONCERTO DELLA BANDA DELL’ESERCITO** – Palazzo Ducale

31 mercoledì ore 21 – IL CANTO DEGLI ULIVI – Masseria Palesi, Martina Franca

AGOSTO

1 giovedì ore 21 – ALADINO E LA LAMPADA MAGICA – Palazzo Ducale

2 venerdì ore 21 – NORMA – Palazzo Ducale

3 sabato ore 17 – CONCERTI DEL SORBETTO – Chiostro del Carmine

3 sabato ore 21 – CONCERTO, IX SINFONIA DI BEETHOVEN – Palazzo Ducale

4 domenica ore 21 – ALADINO E LA LAMPADA MAGICA – Palazzo Ducale

5 lunedì ore 21 – IL CANTO DEGLI ULIVI – [luogo da definire]

6 martedì ore 21 – CONCERTO – Palazzo Ducale

Dal 21 giugno al 20 agosto presso le Sale nobili di Palazzo Ducale, la mostra MIMES. Forma immagine

*ingresso gratuito / free entry

** ingresso gratuito su prenotazione / free entry with reservation

Programma del festival su www.festivaldellavalleditria.it Info: tel. +39 080 4805100, info@festivaldellavalleditria.it

I CONCERTI E GLI INCONTRI

Il Festival si arricchisce, come di consueto, di un nutrito numero di concerti di musica da camera e liederistica, musica sacra, barocca, sinfonica e incontri con gli artisti, dislocati in alcuni dei luoghi più suggestivi del territorio.

L’imponente Basilica di San Martino di Martina Franca, “monumento messaggero di cultura di pace” per l’Unesco, ospita il 26 luglio (ore 21) il Concerto per lo spirito del complesso barocco Modo Antiquo diretto da Federico Maria Sardelli con musiche di Vivaldi e dello stesso Sardelli.

Torna al festival la Banda dell’Esercito Italiano, diretta da Filippo Cangiamila, nel concerto a Palazzo Ducale il 31 luglio (ore 21), con trascrizioni per banda di musiche ben note, da Musorgskij a Morricone.

Patrimonio Unesco, capolavoro di tutti i tempi, simbolo di fratellanza, unità, pace, gioia, la Nona Sinfonia di Beethoven compie quest’anno 200 anni. Il Festival della Valle d’Itria la propone il 3 agosto (ore 21) a Palazzo Ducale, affidandola all’esecuzione dell’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari diretti da Riccardo Frizza. Voci soliste Jacquelyn Wagner (soprano), Miriana Lacarbonara (mezzosoprano), Ladislav Elgr (tenore), Simon Lim (basso).

Quattro i concerti del Canto degli ulivi in alcune fra le più belle masserie del territorio, esempi splendidi di architettura barocca. Il Leonardo Trulli Resort a Locorotondo (18 luglio, ore 21) e la Masseria Palesi di Martina Franca (31 luglio, ore 21) ospitano le più promettenti voci dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”. Ancora in località Martina Franca, la Masseria Mangiato (20 luglio, ore 21) accoglie il concerto del mezzosoprano Teresa Iervolino accompagnata al pianoforte da Andrea del Bianco, mentre una quarta masseria (in via di definizione, 5 agosto, ore 21) il duo formato da Irina Vylegzhanina (violoncello) e Liubov Gromoglasova (pianoforte).

Nelle cornici storiche del Chiostro di San Domenico e del Chiostro del Carmine di Martina Franca, tre gli appuntamenti con i Concerti del sorbetto, il 20, 27 luglio e 3 agosto (ore 17): il pubblico avrà l’occasione di ascoltare giovani e talentuosi interpreti, e degustare, al termine del concerto, un fresco sorbetto.

Finale con il concerto dell’Orchestra della Magna Grecia a Palazzo Ducale il 6 agosto (ore 21) per un concerto Omaggio ai 50 anni del Festival.

Da non perdere la serie degli incontri con gli artisti e le presentazioni alle opere che verranno programmate a ridosso delle prime. Fra questi si segnala la Lezione d’opera del maestro Fabio Luisi il 19 luglio al Chiostro San Domenico (ore 21), che si avvarrà delle giovani voci dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”, accompagnati al pianoforte da Ettore Papadia.

LE NINA’S DRAG QUEENS

Il Festival si apre poi alla prosa, irriverente e ironica, delle Drag Queen, figure eclettiche, personaggi multiformi, vere e proprie maschere post-moderne. La compagnia milanese Nina’s Drag Queens arriva a Martina Franca con lo spettacolo Il giardino delle ciliegie, al Teatro Verdi il 24 luglio (ore 21). Il regista Francesco Micheli mette in scena il capolavoro di Cechov, opera teatrale di grande coralità, un affresco femminile vario e affascinante, in una nuova, originale versione, che si avvale delle scene di Clara Storti e Selena Zanrosso, dei costumi di Giada Masi e delle luci di Giulia Pastore.

IL DOCUMENTARIO

L’utopia della Valle, questo il titolo scelto per il documentario del regista Leo Muscato, di Martina Franca, scritto con Massimo Bernardini e Laura Perini, ripercorre la storia di 50 anni di Festival. Prodotto dalla Fondazione Paolo Grassi, il filmato, che verrà proiettato il 23 luglio (ore 21) e in altri momenti del festival, raccoglie le voci storiche della Fondazione, nonché i racconti di cantanti, registi, direttori artistici, giornalisti, scrittori e maestranze che hanno visto crescere e prender forma l’idea di un festival unico nel suo genere, nato grazie alla tenacia e alla passione di figure illuminate – Paolo Grassi, Alessandro Caroli e, su tutti, Franco Punzi, anima instancabile del festival per quasi mezzo secolo, di cui il documentario regala una preziosa e commovente testimonianza.

LE GIORNATE DI STUDIO

Durante il Festival verranno approfonditi alcuni argomenti di carattere musicologico, con giornate di studio all’Auditorium della Fondazione Paolo Grassi che richiameranno studiosi e musicisti a confronto, grazie anche alla collaborazione con Università italiane e Fondazioni. In occasione di Aladino e la lampada magica, il 27 luglio si terrà Il punto su Nino Rota, giornata realizzata per i 30 anni dell’Associazione Docenti Universitari Italiani di Musica, coordinata da Dinko Fabris, mentre il 29 luglio si discuterà di Comicità e musica nel lungo Settecento, approfondendo un repertorio da sempre caro al Festival della Valle d’Itria, cui si devono, di quel secolo, riscoperte e rarità.

IN ORBITA. IL FESTIVAL TRA PIAZZE E CONTRADE

Fra le ricorrenze del 2024, i 250 anni della nascita di Gaspare Spontini vengono omaggiati con una versione “pocket”, e per un pubblico più giovane, della Vestale, celebre tragédie-lyrique del compositore marchigiano che girerà nelle contrade di Martina Franca nei giorni 9, 11, 13 luglio (ore 21) portando la lirica in luoghi meno usuali. Grazie alla rielaborazione musicale di Gianluca Piombo, la regia e drammaturgia di Lorenzo Giossi, l’opera viene proposta in una versione agile dal titolo C’era una volta… Giulia, la Vestale, con tre cantanti (Sabrina Sanza, Aleksandr Ilvakhin, Davide Zaccherini) e un pianoforte. Lo spettacolo è in coproduzione con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi.

HOPERAPERTA

Dopo l’esposizione alla Milano Design Week 2024, le Sale nobili di Palazzo Ducale ospiteranno grazie alla nuova partnership fra Fondazione Paolo Grassi e il progetto multidisciplinare HoperAperta, la mostra “Mimesis. Forma Immagine” curata da Patrizia Catalano e Maurizio Barberis. Dal 21 giugno al 20 agosto saranno esposte opere di diversi artisti e architetti italiani e di alcuni laureandi del New York Institute of Tecnology.

Il 50° Festival della Valle d’Itria è organizzato da Fondazione Paolo Grassi con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Puglia, Comune di Martina Franca, Puglia Promozione, Provincia di Taranto, Comune di Cisternino in collaborazione con Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”, European Festivals Association, Opera Europa, ItaliaFestival, Cidim