TCBO: LUCIA DI LAMMERMOOR NELLA FORESTA BOTTICELLIANA IMMAGINATA DA JACOPO SPIREI. PROTAGONISTA JESSICA PRATT

Debutta a Bologna l’allestimento coprodotto con la Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo

Dal 20 al 25 febbraio al Comunale Nouveau

Dopo il battesimo nella versione francese al Teatro Sociale di Bergamo per il Festival Donizetti 2023, Lucia di Lammermoor nell’allestimento firmato da Jacopo Spirei – che denuncia la violenza della società sulle donne e riflette sul tema della salute mentale – debutta al Comunale Nouveau giovedì 20 febbraio alle 20 (repliche fino al 25 febbraio) nell’originale in italiano.

Sul podio felsineo torna Daniel Oren, apprezzato interprete di questo repertorio, impegnato anche nel cartellone sinfonico il prossimo 30 aprile al Manzoni dirigendo pagine di Wagner, Britten e Čajkovskij. 

«Ho voluto una foresta stilizzata per lanciare lo sguardo in direzione di riferimenti molto antichi – dice Spirei – per esempio quel quadro di Botticelli che svela la fuga di una donna nella foresta, Nastagio degli Onestiprimo episodio del 1483: ecco, l’aspetto della caccia, di una donna trattata come preda e di una sorta di banda di maschi che lotta per il potere è la chiave che mi ha permesso di aprire le porte dello spettacolo». Quella di Lucia, spiega ancora il regista, «è la storia di una donna obbligata da una serie di uomini a fare una cosa specifica e non le resta altra possibilità che impazzire per poter giustificare la sua libertà: uccidere diventa dunque un atto catartico che le consente di liberarsi da quella condizione in un mondo che non le lascia spazio».

«Lucia di Lammermoor è un’opera che sin dal suo inizio tende alla famosa scena della pazzia, che è sicuramente il suo momento più celebre – commenta Oren – Qui Donizetti ebbe l’idea di utilizzare uno strumento molto particolare, la glassarmonica, la cui sonorità, secondo lui, poteva descrivere al meglio lo stato d’animo della protagonista. Non possiamo che essere d’accordo: tra il sognante e lo spaventoso, la presenza di questo strumento aiuterà il pubblico ad entrare nella mente di Lucia e renderà più chiaro il dramma della sua morte». Lo strumento suonato in questa produzione bolognese è il verrophone (verrofono), moderno erede della glassarmonica e della glass harp (l’arpa di vetro).

Il dramma tragico in tre atti e due parti di Gaetano Donizetti su libretto di Salvadore Cammarano tratto da The Bride of Lammermoor di Walter Scott, rappresentato per la prima volta al San Carlo di Napoli il 26 settembre 1835, vede il soprano anglo-australiano Jessica Pratt nel ruolo del titolo. La star del belcanto ritorna dopo che nell’autunno del 2020 era stata ospite al PalaDozza per un concerto della Stagione Sinfonica felsinea, interpretando proprio celebri pagine di follia e d’amore dalle opere dello stesso Donizetti e di Bellini. Accanto a lei cantano il tenore peruviano Iván Ayón Rivas come Sir Edgardo di Ravenswood e il baritono americano Lucas Meachem come Lord Enrico Ashton. Nel cast alternativo, gli stessi personaggi sono invece interpretati da Gilda Fiume, Matteo Desole e Maxim Lisiin. Completano la compagine vocale Vincenzo Peroni come Lord Arturo Bucklaw, Marko Mimica e Francesco Leone che si avvicendano nei panni di Raimondo Bidebent, mentre Miriam Artiaco e Marco Miglietta sono rispettivamente Alisa e Normanno.

Le scene dello spettacolo – frutto di una coproduzione tra il Teatro Comunale di Bologna e la Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo – sono di Mauro Tinti, i costumi di Agnese Rabatti e le luci di Giuseppe Di Iorio. L’Orchestra e il Coro – preparato da Gea Garatti Ansini – sono quelli del TCBO.

Presenting partner di Lucia di Lammermoor è Gruppo Hera. «Confermiamo con convinzione il nostro sostegno al Teatro Comunale di Bologna, una delle più significative eccellenze culturali del territorio – afferma Giuseppe Gagliano, Direttore Centrale Comunicazione e Relazioni Esternedella multiutility – e consideriamo particolarmente significativa l’opera che abbiamo deciso di presentare, Lucia di Lammermoor, che attraverso la musica ci porterà a riflettere su temi universali come il ruolo delle donne nella società, il diritto alla libertà, la tutela della salute mentale, oltre che a godere di uno spettacolo artistico e musicale di assoluto valore».

Le recite saranno precedute – circa 45 minuti prima dell’inizio – da una breve presentazione dell’opera nel Foyer del Comunale Nouveau.

I biglietti – 25 a 150 euro – sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale, aperta dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18, il sabato dalle 11 alle 15 (Largo Respighi, 1); nei giorni di spettacolo al Comunale Nouveau (Piazza della Costituzione, 4/a) da un’ora prima e fino a 15 minuti dopo l’inizio.

Info: https://www.tcbo.it/eventi/lucia-di-lammermoor-2025/

MICHELE MARIOTTI TORNA A VIENNA CON UNA NUOVA NORMA

Il capolavoro di Vincenzo Bellini nell’allestimento di Cyril Teste è in scena alla Wiener Staatsoper dal 22 febbraio

Protagonisti Juan Diego Flórez, Ildebrando D’Arcangelo, Federica Lombardi e Vasilisa Berzhanskaya

Dopo il successo con Il barbiere di Siviglia, che ha segnato il suo debutto alla Wiener Staatsoper nel 2021, Michele Mariotti torna a Vienna per dirigere Norma di Bellini in una nuova produzione firmata dal regista francese Cyril Teste, in programma a partire da sabato 22 febbraio 2025.

Direttore musicale del Teatro dell’Opera di Roma, Mariotti sale sul podio dell’Orchestra e del Coro dell’Opera di Stato di Vienna per affrontare uno dei capolavori assoluti del belcanto, che ha interpretato al Comunale di Bologna nel 2013, con Mariella Devia al suo debutto nel ruolo del titolo, e successivamente nel 2022 in forma di concerto al Concertgebouw con la Radio Filharmonisch Orkest. Proprio ad Amsterdam, fra l’altro, il 1° marzo 2025 Mariotti tornerà per dirigere un concerto sinfonico con l’orchestra olandese e il violinista Randall Goosby.

«Norma è un trionfo di affetti e tormenti descritti dal feroce classicismo della musica – dice Michele Mariotti. A mio parere, due sono i vertici che la rendono un’opera di sconvolgente modernità: il duetto fra i due soprani che inconsapevolmente vivono e rivivono identiche emozioni d’amore per lo stesso uomo (ho voluto un soprano per Adalgisa proprio affinché la magia possa fondersi quasi indistintamente fra le due voci) e il finale del primo atto che si conclude con un terzetto formato da Pollione e dalle due rivali in amore. Sentimenti che viaggiano sugli insoliti binari dell’intima quotidianità, evitando il facile fragore».

Protagonisti sul palco viennese sono Federica Lombardi nel ruolo del titolo, Juan Diego Flórez nei panni di Pollione, Ildebrando D’Arcangelo come Oroveso, Vasilisa Berzhanskaya nella parte di Adalgisa e Anna Bondarenko e Hiroshi Amako sono rispettivamente Clotilde e Flavio. Inoltre sono impegnati Valérie Grall per la realizzazione delle scene, Marie La Rocca per i costumi e Julien Boizard per le luci. Le coreografie sono firmate da Magdalena Chowaniec e i video sono curati da Mehdi Toutain-Lopez e Nicolas Doremus. Il Coro è preparato da Martin Schebesta.

La prova generale di mercoledì 19 febbraio è aperta agli under 27 e le repliche sono programmate per il 3, 6, 9 e 12 marzo 2025. La recita del 15 marzo e le riprese del 16, 20, 23 e 26 maggio sono dirette da Antonino Fogliani. I protagonisti per le rappresentazioni di maggio saranno Lidia Fridman (Norma) e Freddie De Tommaso (Pollione).

Norma sarà trasmessa sabato 15 marzo 2025 dalle ore 19:30 sulla radio austriaca nazionale Ö1 e in data ancora da definire sul canale culturale della TV austriaca ORF III.

Il Maestro Frédéric Olivieri alla Direzione del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala

Il Maestro Frédéric Olivieri assumerà la Direzione del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala per due stagioni a partire dal 1° marzo 2025. Olivieri, che ha già diretto il Balletto Scaligero dal 2002 al 2007 e dal 2016 al 2020 e dirige la Scuola di Ballo dell’Accademia dal 2006, succede a Manuel Legris. Il Maestro Olivieri manterrà la direzione della Scuola.

Il Teatro alla Scala ringrazia il Maestro Manuel Legris per il lavoro svolto per lo sviluppo della Compagnia.

Frédéric Olivieri

Nato a Nizza, dopo il diploma al Conservatorio, nel 1977 vince il Primo Premio del Prix de Lausanne, entrando così di diritto alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi. Quindi milita nel Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi sotto la direzione di Violette Verdy, Rosella Highthower e Rudolf Nureyev. All’Opéra di Parigi, come ballerino Solista dal 1981, danza i ruoli più importanti del repertorio classico e lavora con numerosi coreografi ospiti come Maurice Béjart, John Neumeier, Kenneth MacMillan, Alwin Nikolais, Alvin Ailey, Paul Taylor, Glen Tetley, Roland Petit.

Nel 1985 si unisce come Primo Ballerino alla neonata compagnia dei Ballets de Monte Carlo sotto la direzione di Pierre Lacotte e Ghislaine Thesmar, diventandone presto Étoile e, sino al 1993, interpreta i maggiori ruoli del repertorio classico ed è protagonista di creazioni pensate espressamente per lui da coreografi quali Uwe Scholz, Jean Christophe Maillot, John Neumeier, Roland Petit.

Nel 1993 diviene Principal dell’Hamburg Ballet Company, diretto da John Neumeier, con il quale termina la sua brillante carriera di danzatore.

Fra il 1996 e il 2000 è al Maggio Musicale Fiorentino, prima come Maître de Ballet della compagnia MaggioDanza e dal 2000 come Direttore Artistico, assumendo nel 1998 anche l’incarico di Maître de Ballet e consulente artistico per il Balletto dell’Opera di Zurigo diretto da Heinz Spoerli.

Sempre nel 2000 è Maître de Ballet principale del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di cui nel 2002 diviene Direttore Artistico, ricoprendo questo ruolo fino al 2007 e, nuovamente, fra il 2017 e il 2020. Nel corso del suo mandato amplia e rinnova il repertorio della Compagnia scaligera con nuove produzioni di grandi balletti nonché nuove creazioni di artisti di indiscussa caratura. Bastino i nomi di Vladimir Bourmeister, John Neumeier, George Balanchine, Jerome Robbins, Jiří Kylián, Frederick Ashton, Angelin Preljocaj, Christopher Wheeldon, Mauro Bigonzetti, Fabrizio Monteverde, Jacopo Godani, Maurice Béjart e Roland Petit, Wayne McGregor, Aszure Barton.

Dal 2003 è Direttore del Dipartimento Danza dell’Accademia Teatro alla Scala e dal 2006, in qualità di Direttore della storica Scuola di Ballo scaligera, ha dato l’opportunità ai suoi allievi di frequentare masterclass con danzatori e coreografi di fama internazionale, arricchendo il repertorio con importanti titoli di August Bournonville, George Balanchine, Mats Ek, Maurice Béjart, William Forsythe, Jiří Kylián, José Limón, Roland Petit, Angelin Preljocaj. Per la Scuola ha firmato anche le coreografie di nuove edizioni di celebri balletti, come Lo Schiaccianoci su musiche di Čajkovskij, Cenerentola, su musiche di Prokof’ev e La fille mal gardée sulla partitura di Peter Ludwig Hertel.

Fra i riconoscimenti ricevuti si ricordano il Premio Leonide Massine (1986), il titolo di “Cavaliere dell’Ordine per Meriti Culturali” conferitogli dal Principe Ranieri di Monaco (1992) e quello di “Cavaliere delle Arti e delle Lettere” assegnatogli dal Ministro della Cultura Francese (2005).

Maurizio Benini dirige Il giudizio universale di Lorenzo Perosi, il 21-22 febbraio, per la Stagione concertistica 2024-2025

Venerdì 21 febbraio alle 20.30 (turno A) e sabato 22 febbraio alle 19 (turno B) è in programma l’ottavo appuntamento della Stagione concertistica 2024-2025 del Teatro Lirico di Cagliari che prevede l’esecuzione, per la prima volta a Cagliari, di Il giudizio universale, oratorio per soli, coro e orchestra composto da Lorenzo Perosi su testo di Pietro Metastasio e Giuliano Salvadori che viene eseguito per la prima volta l’8 aprile 1904 al Teatro Costanzi di Roma.

Alla guida di Orchestra e Coro del Teatro Lirico arriva Maurizio Benini (Faenza, 1952), direttore d’orchestra e compositore che ritorna a Cagliari, dopo la “sua” Sonnambula di Bellini del 2008 (dvd Dynamic) e la Petite Messe solennelle di Rossini del gennaio 2023.

Stagione concertistica 2024-2025

venerdì 21 febbraio, ore 20.30 – turno A

sabato 22 febbraio, ore 19 – turno B

Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari

direttore Maurizio Benini

soprano Jennifer Rowley

contralto Valentina Pernòzzoli

tenore Raffaele Abete

basso Lorenzo Mazzucchelli

maestro del coro Giovanni Andreoli

Lorenzo Perosi

Il giudizio universale, oratorio per soli, coro e orchestra

(70 minuti circa)

Nel ruolo di solisti si esibiscono: Jennifer Rowley (soprano), Valentina Pernòzzoli (contralto), Raffaele Abete (tenore), Lorenzo Mazzucchelli (basso). Il maestro del coro è Giovanni Andreoli.

Lorenzo Perosi (Tortona, 1872 – Roma, 1956) fu ecclesiastico ed insigne compositore di musica sacra. Ordinato sacerdote nel 1985, divenne, pochi anni dopo, Direttore della Cappella Sistina. A lui si deve la rinascita della musica oratoriale che comprende opere quali: La Resurrezione di Cristo (1898), La strage degli innocenti (1900), Mosè (1901), Il giudizio universale (1904). Scrisse circa 50 messe, tra cui la Messa per la Canonizzazione di Don Bosco (1929).

Lo spettacolo ha una durata complessiva di 70 minuti circa e non prevede l’intervallo.

I posti in teatro sono identificati, come sempre, per ordine (platea, prima e seconda loggia) e per settore (giallo, rosso e blu). Ad ogni settore corrisponde un prezzo, secondo il diverso valore dei posti.

È possibile acquistare da martedì 17 settembre 2024 i biglietti per tutti gli spettacoli della Stagione concertistica; lo stesso servizio è disponibile anche online attraverso il circuito di prevendita www.vivaticket.it.

Prezzi biglietti: platea € 35 (settore giallo), € 30 (settore rosso), € 25 (settore blu); I loggia € 30 (settore giallo), € 25 (settore rosso), € 20 (settore blu); II loggia € 10 (settore unico).

Ai giovani under 35 ed ai disabili sono applicate riduzioni del 50% sull’acquisto di biglietti. Ulteriori agevolazioni sono previste per gruppi organizzati.

Venerdì 21 febbraio alle 11 è prevista, come ormai consuetudine, l’Anteprima Giovani, aperta alle scuole che potranno assistere, dalla I loggia, alla prova generale del concerto serale. (prezzi: posto unico € 3; informazioni e prenotazioni: Servizio promozione culturale, telefono 0704082326; scuola@teatroliricodicagliari.it).

La Biglietteria del Teatro Lirico è aperta lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13, mercoledì dalle 16 alle 20 e, nei giorni di spettacolo, anche da due ore prima dell’inizio. È chiusa, invece, i giorni festivi e i lunedì successivi alle domeniche di spettacolo.

Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, telefono 0704082230 – 0704082249, biglietteria@teatroliricodicagliari.it, www.teatroliricodicagliari.it. Servizio promozione culturale scuola@teatroliricodicagliari.it. Il Teatro Lirico di Cagliari si può seguire anche su Facebook, Twitter, YouTube, Instagram, Linkedin.

La Direzione si riserva di apportare al programma le modifiche che si rendessero necessarie per esigenze tecniche o per cause di forza maggiore. Eventuali modifiche al cartellone saranno indicate nel sito internet del teatro www.teatroliricodicagliari.it.

Raffaele Abete – Tenore

Nato a Napoli, ha studiato al Conservatorio di Musica di Avellino sotto la guida di Pasquale Tizzani, perfezionandosi con Luciana Serra, Renato Bruson e Lella Cuberli. Tra i suoi primi ruoli figurano: Conte d’Almaviva in Il Barbiere di Siviglia a Pescara e Tirana; Don Ottavio in Don Giovanni di Mozart (Europa Musica); Edgardo in Lucia di Lammermoor al Teatro Marrucino di Chieti; Messa da Requiem di Verdi, Tosca, Nona Sinfonia di Beethoven con I Pomeriggi Musicali di Milano; Messa di Gloria di Puccini al Teatro Filarmonico di Verona. È vincitore del Premio Atena Opera Festival (1° Premio assoluto), Premio “Etta e Paolo Limiti” (1° Premio assoluto) e del Concorso “Ottavio Ziino” (Secondo premio e Premio del pubblico). Nel 2015 ha vinto “Una voce per l’Arena”, debuttando in seguito come Ismaele in Nabucco, Rodolfo in La Bohème e Alfredo in La Traviata all’Arena di Verona. Nel 2016 debutta alla New York City Opera come Cavaradossi in Tosca. Ha cantato, tra gli altri, in teatri e festival quali: Scala di Milano; Filarmonico e Arena di Verona; Teatro Lirico di Cagliari; Bellini di Catania; Festival della Valle d’Itria di Martina Franca; Festival Puccini di Torre del Lago; Wiener Staatsoper; Opera Nazionale di Tirana; Opera Nazionale di Zagabria; Copenaghen Opera House. Tra gli impegni recenti figurano: Stiffelio a Digione; Tosca a Jesi; Madama Butterfly ad Essen e Lecce; Le Villi a Mainz e Torino; La Traviata a Massy; Rigoletto a Cardiff e in tournée con la Welsh National Opera; un Gala lirico a Mosca.

Maurizio BeniniDirettore

Dopo gli studi di Direzione d’Orchestra e Composizione, entra giovanissimo al Teatro Comunale di Bologna dove esordisce come direttore d’orchestra in Il signor Bruschino. Nel 1992 debutta al Teatro alla Scala con La donna del lago e Don Carlo e al Rossini Opera Festival con La scala di seta, iniziando così una prestigiosa carriera internazionale. Tra il 1984 al 1991 ha guidato i Filarmonici del Teatro Comunale di Bologna. È stato inoltre Principal Conductor al Festival di Wexford (1995-1997), Direttore Principale ospite del Teatro Municipal di Santiago del Cile fino al 2006 e nella stagione 2010-2011 Direttore Principale ospite al Teatro di San Carlo di Napoli. È regolarmente invitato nei più importanti teatri del mondo quali: Opera di Parigi, Staatsoper di Vienna, Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, Dutch National Opera di Amsterdam, Opernhaus di Zurigo, Covent Garden di Londra, Gran Teatre de Liceu di Barcellona, Teatro Real di Madrid, Metropolitan di New York, Lyric Opera di Chicago, Opera di Monte-Carlo, Théâtre du Capitole di Toulouse, Teatro La Fenice di Venezia, e in festival come: Glyndebourne Festival, Festival di Edimburgo, Rossini Opera Festival. Collabora attivamente con la casa discografica Opera Rara. Da ricordare l’incisione di La Cenerentola di Rossini nella produzione della Metropolitan Opera per Deustche Grammophon. Nell’ultima stagione ha diretto I Capuleti e i Montecchi a Liegi, Tosca e La sonnambula a Tokyo, Maria Stuarda e Il Trovatore a Valencia.