SULLE NOTE DI STRAUSS, SPECIALE SERATA ‘SAN SILVESTRO ALL’OPERA’ CON IL PIPISTRELLO FIRMATO DA PETIT

Dopo il debutto del 31 dicembre il balletto, omaggio al coreografo nel centenario della nascita, prosegue fino al 5 gennaio 2025

Al Costanzi continuano gli spettacoli delle feste. Dopo il successo dello Schiaccianoci di Čajkovskij, che ha trasportato il pubblico nella magica atmosfera del Natale, per capodanno arriva Il pipistrello e si danza fino al 5 gennaio al festoso ritmo delle musiche di Johann Strauss figlio: il balletto debutta in occasione della speciale serata “San Silvestro all’Opera” il 31 dicembre alle 19.00. Così la Compagnia capitolina, con étoiles, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo, omaggia il suo creatore, l’intramontabile Roland Petit (1924-2011), nell’anno in cui ricorre il centenario della nascita.

La coreografia è ripresa da Luigi Bonino. Alla produzione, allestimento del Wiener Staatsballett, partecipano anche gli Allievi della Scuola di Danza diretta, come il Corpo di Ballo, da Eleonora Abbagnato

Alessandro Cadario, dopo il primo incontro alle Terme di Caracalla, dirige per la prima volta l’Orchestra dell’Opera di Roma dal podio del Costanzi, mentre torna alla guida degli artisti del Corpo di Ballo dopo la tournée a Liegi nello scorso novembre.

«Valzer, can-can, turbine di gonne e volants, amore per un marito che di sera si trasforma in pipistrello. Questa storia non è molto morale, ma ‘una volta si può peccare’, e la musica di Strauss fa sognare e, soprattutto, danzare». Così Roland Petit descrive Il pipistrello, il balletto umoristico, tratto dall’operetta di Johann Strauss figlio, da lui creato nel 1979. È ambientato nella frizzante atmosfera della Belle Époque. Bella, giovane e seducente donna della buona società, interpretata dall’étoile Rebecca Bianchi e dalla prima ballerina Marianna Suriano (2, 4 gennaio ore 15), è sposata con Johann, nei cui panni danzano il primo ballerino Michele Satriano e il solista Mattia Tortora (2, 4 gennaio ore 15). L’affascinante marito ha un segreto: di notte si trasforma e vola via con ali di pipistrello. Bella sbalordita dalla scoperta si confida con Ulrich, l’étoile Alessio Rezza con cui si alterna Antonello Mastrangelo (2, 4 gennaio ore 15). L’astuto amico di famiglia, sfruttando l’occasione di un ballo mascherato, riesce a tessere le fila di un meraviglioso piano per ristabilire l’ordine nella coppia. Bella torna ad essere la placida borghese e il pipistrello, con le ali amputate, si trasforma in un marito remissivo che accetta le pantofole dalla moglie.

L’allestimento è del Wiener Staatsballet, con le scene di Jean-Michel Wilmotte, i costumi di Luisa Spinatelli e le luci di Jean-Michel Désiré. La voce dell’intervento cantato è del tenore Nicola Straniero, talento diplomato alla quarta edizione di Fabbrica, lo Young Artist Program dell’Opera di Roma.

Dopo la speciale ‘Serata San Silvestro’, il 31 dicembre alle 19.00 Il pipistrello di Roland Petit, ripreso da Luigi Bonino, torna in scena giovedì 2 gennaio (ore 20), venerdì 3 (ore 20), sabato 4 (ore 15 e ore 20) e domenica 5 (ore 16.30).

© Yasuko Kageyama

NUOVO TEATRO VERDI DI BRINDISI: GIOVANI E NOTE CLASSICHE PER IL CONCERTO DI CAPODANNO

La musica dà il benvenuto al 2025 al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi con un concerto speciale che unisce l’energia dei giovani musicisti al talento di Mirko Signorile, pianista e compositore tra i più apprezzati della scena musicale internazionale. Si rinnova mercoledì 1 gennaio, alle ore 18.30, il tradizionale “Concerto per il Nuovo Anno”, promosso dall’Amministrazione comunale di Brindisi, organizzato dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi e cofinanziato da Unione EuropeaRepubblica ItalianaRegione PugliaAssessorato al Turismo con Pugliapromozione – POC Puglia 2014-2020 Asse VIAzione 6.8. Il concerto è firmato dall’Orchestra Sistema Musica, compagine formata da bambini e ragazzi dai 6 ai 15 anni e diretta dal Maestro Antonio Martino. Conduce la serata il giornalista Antonio Celeste.

I biglietti – posto unico, 3 euro – sono disponibili solo presso il botteghino del Teatro, aperto martedì 31 dicembre dalle ore 11 alle 13 e mercoledì 1 gennaio dalle 17 alle 18.30.

La scelta di affidare a giovani musicisti il compito di inaugurare l’anno non è casuale. In un tempo che guarda con preoccupazione alle sfide del presente, l’energia e la freschezza dei bambini rappresentano una promessa di speranza e di rigenerazione sociale. L’Orchestra Sistema Musica, conosciuta anche come Orchestra SMA, incarna questa visione con un progetto che va oltre la musica puntando a costruire percorsi di inclusione e crescita personale attraverso l’arte orchestrale. Ispirata alla metodologia ideata dal musicista ed economista venezuelano José Antonio Abreu, questa esperienza educativa si fonda sulla musica d’insieme come strumento di coesione e sviluppo sociale.

Il repertorio del concerto è stato selezionato con cura per esaltare le qualità dei giovani musicisti e offrire al pubblico un’esperienza coinvolgente e festosa. Dopo i saluti istituzionali, ad aprire e chiudere la serata sarà lo straordinario piano solo di Mirko Signorile, che interpreterà brani di propria composizione (“Kintsugi”, “Oceano”, “Deep sea”, “A part of me”, “For a film”), compresa una sorpresa finale, aggiungendo una nota di eleganza e raffinatezza al concerto.

Il programma dell’orchestra si apre con la “Marcia” da “Lo Schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij, un brano che incarna lo spirito festivo e fiabesco delle celebrazioni natalizie. Con le sue melodie vivaci e i ritmi incalzanti, la marcia evoca immediatamente la magia del celebre balletto. Segue una serie di composizioni di Robert Meyer: la “Sinfonia in miniatura”, con le sue linee melodiche semplici e luminose, è una perfetta introduzione alle possibilità orchestrali dei giovani musicisti. La “Marcia”, con il suo ritmo scandito e solenne, mette alla prova la precisione dell’orchestra, mentre il “Piccolo Largo” regala un momento di dolcezza e contemplazione. Il “Minuetto” è un delicato omaggio alla danza classica, e il “Piccolo Canone” chiude questo ciclo con una struttura musicale giocosa e ingegnosa.

L’atmosfera si sposta poi verso i fasti della Vienna ottocentesca con il “Valzer viennese” di Émile Waldteufel. Le sue melodie eleganti e il ritmo fluttuante trasportano il pubblico nelle sale da ballo di una Vienna romantica e spensierata. Spirito che anima anche il celebre “Il bel Danubio blu” di Johann Strauss Jr., un autentico simbolo culturale che incarna l’eleganza e la grandezza dell’Impero austro-ungarico. La sua melodia fluida e imponente invita a un ballo immaginario lungo le rive del Danubio. Il “Valzer” è un invito a riscoprire la bellezza di un’epoca nella quale la musica e la danza erano espressioni di leggerezza e gioia di vivere. Questo spirito continua ad animare la performance dei giovani musicisti, che restituiscono con freschezza e vigore il carattere senza tempo di questi capolavori.

Il “Valzer di Natale” di Robert Meyer aggiunge una nota festosa al programma, mentre la “Polka op. 163” di Waldteufel introduce un ritmo vivace e brioso, ideale per esprimere l’energia dei giovani orchestrali.

Il viaggio musicale prosegue con un’incursione nella musica barocca. La “Marcia” di Georg Friedrich Haendel è solenne e maestosa, mentre il “Concerto in Mi Maggiore” di Antonio Vivaldi, con il suo primo movimento brillante e incalzante, è un perfetto esempio di virtuosismo barocco. Il primo movimento del “Concerto brandeburghese n. 5” di Johann Sebastian Bach offre un dialogo complesso e affascinante tra le diverse sezioni dell’orchestra.

Il clima della festa ritorna con il celebre “Can Can” di Jacques Offenbach, una danza vivace e irriverente che strappa sempre un sorriso al pubblico. Il concerto si conclude con “Jingle Bells” di James Pierpont, uno dei canti natalizi più amati e riconoscibili al mondo: questa melodia, con il suo ritmo allegro e incalzante, evoca l’immagine delle slitte che corrono sulla neve, i campanelli tintinnanti e la gioiosa atmosfera delle feste.

Il “Concerto per il Nuovo Anno” disegna dunque un ponte tra tradizione e presente, tra la solennità del repertorio classico e l’energia delle nuove generazioni. Un’apertura che affida alle mani e ai cuori dei più giovani il compito di ispirare fiducia e rinnovamento, ricordando a tutti che la musica è, prima di tutto, una promessa di bellezza e di comunità. Un appuntamento da non perdere che inaugura l’anno con una sinfonia di speranza e di gioia condivisa.

Si comincia alle ore 18.30
Durata dello spettacolo: 60 minuti (tempo unico)

Info T. 0831 562 554 ebotteghino@nuovoteatroverdi.com

Il programma del concerto è così articolato:

Mirko Signorile – Piano solo

Orchestra SMA

Pëtr Il’ič Čajkovskij, Marcia da Lo Schiaccianoci

Robert Meyer, Sinfonia in miniatura

Marcia

Piccolo Largo

Minuetto

Piccolo Canone

Émile Waldteufel, Valzer viennese

Johann Strauss Jr., Il bel Danubio blu – Valzer

Robert Meyer, Valzer di Natale

Émile Waldteufel, Polka op. 163

Georg Friedrich Haendel, Marcia

Antonio Vivaldi, Concerto in Mi Maggiore – 1° tempo

Johann Sebastian Bach, Concerto brandeburghese n. 5 – 1° tempo

Jacques Offenbach, Can Can

James Pierpont, Jingle Bells

Mirko Signorile – Piano solo

Concerto di Capodanno per “Ravello concerti d’inverno” con due voci d’eccezione: il soprano Anastasia Bartoli e il mezzosoprano Vasilisa Berzhanskaya

Con loro l’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno diretta da Leonardo Sini

Ravello, Auditorium Oscar Niemeyer, mercoledì 1° gennaio, ore 12

Dopo il primo gremito e applauditissimo appuntamento con il cantante e attore Peppe Servillo e il pianista e compositore jazz Danilo Rea interpreti di “Napoli &Jazz”, la rassegna “Ravello concerti d’inverno” – organizzatadalla Fondazione Ravello con il sostegno della Regione Campania – continua mercoledì 1° gennaio a mezzogiorno con il Concerto di Capodanno.

Il 2025 si apre quindi in musica sulla costiera amalfitana ospitando a Ravello due tra le più acclamate e seguite interpreti della scena lirica odierna, capaci in ogni occasione di destare l’attenzione del pubblico e della critica: il soprano Anastasia Bartoli e il mezzosoprano Vasilisa Berzhanskaya che, con l’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno diretta da Leonardo Sini, proporranno per la prima volta insieme una selezione di celebri arie operistiche e brani tradizionalmente associati alle festività. Anastasia Bartoli, reduce dal trionfo avuto la scorsa estate al Rossini Opera Festival di Pesaro e Vasilisa Berzhanskya, indimenticabile interprete principale del film-opera Il barbiere di Siviglia di Mario Martone e impegnata nella produzione inaugurale 2024 del Teatro alla Scala, si avvicenderanno in arie tratte da opere di Puccini, Bellini, Rossini, Verdi, Offenbach, Lehár (dettagli in calce al comunicato).

 «La programmazione invernale della Fondazione Ravello – dichiara il neopresidente della Fondazione Ravello Alessio Vlad – coinvolge alcune delle migliori risorse musicali del territorio, con la volontà di potenziarne lo sviluppo, promuovendo collaborazioni con musicisti di fama. Si rinnova così il desiderio di portare anche in inverno una proposta di qualità nel prezioso Auditorium Niemeyer che possa essere luogo di incontro tra la comunità locale e i tanti turisti che da tutto il mondo trascorreranno qua le festività di fine anno».

 L’Auditorium Niemeyer ospiterà un nuovo concerto sabato 4 gennaio (ore 19) con due talentuosi artisti under30 che si stanno imponendo rapidamente all’attenzione internazionale: il direttore d’orchestra Diego Ceretta, recentemente nominato direttore musicale dell’Orchestra Regionale Toscana, e il violoncellista Ettore Pagano. Sempre nell’Auditorium firmato dal celebre architetto brasiliano proporranno musiche di Rossini, Saint-Saëns e Beethoven con l’Orchestra Filarmonica di Benevento, altra importante compagine campana che ha come mentore il direttore d’orchestra Antonio Pappano e come direttrice artistica la pianista Beatrice Rana.

 Domenica 5 gennaio (ore 19) la rassegna si conclude con un concerto di Anthony Strong insieme alla Salerno Jazz Orchestra diretta da Sandro Deidda, quindi ancora una volta un incontro: un cantante di jazz inglese e un’orchestra campana, a rievocare l’intenso incontro di culture che si verificò con lo sbarco degli Alleati nel salernitano, “liberando” la musica italiana dai vincoli del regime ed esponendo i “liberatori” al preziosissimo repertorio della tradizione musicale italiana. Il concerto propone i più famosi standard jazzistici e un medley dedicato a brani natalizi in chiave swing, affidati alla vocalità raffinata ed elegante del pianista e cantante londinese Anthony Strong.

Operazione finanziata con i fondi dell’Accordo per la coesione della Regione Campania | DGR n.616 del 14/11/2024 “Piano Strategico Cultura e Turismo” – Programmazione 2024.

Biglietteria e informazioni

Costo dei biglietti 20 euro.

I biglietti sono acquistabili online su www.ravellofestival.com e al boxoffice dell’Auditorium Oscar Niemeyer dalle ore 16 alle 19 del 28 dicembre, del 4 e del 5 gennaio e dalle ore 9 alle ore 12 del 1°gennaio.

Info su www.ravellofestival.com ; boxoffice@ravellofestival.com

Mercoledì 1° gennaio 2025,

Auditorium Oscar Niemeyerore 12.00

CONCERTO DI CAPODANNO

Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno

direttore Leonardo Sini

soprano Anastasia Bartoli

mezzosoprano Vasilisa Berzhanskaya

Programma

Johann Strauss Jr., Die Fledermaus – Ouverture

Giacomo Puccini, Gianni Schicchi – “O mio babbino caro” (Bartoli)

Vincenzo Bellini, Norma – “Casta Diva… Ah bello a me ritorna” (Berzhanskaya)

Gioachino Rossini, Il barbiere di Siviglia – “Una voce poco fa” (Bartoli)

Giuseppe Verdi, I Vespri siciliani – “Mercè dilette amiche” (Berzhanskaya)

Jacques Offenbach, Les contes d’Hoffmann – Barcarole (Bartoli-Berzhanskaya)

Jacques Offenbach, Orphée aux Enfers – Ouverture

Gioachino Rossini, Semiramide “Bel raggio lusinghier” (Berzhanskaya)

Franz Lehár, Giuditta – “Meine Lippen” (Bartoli)

Petr Ilic Cajkovskij, Lo schiaccianoci, Valzer dei fiori

Medley Natalizio – (Bartoli-Berzhanskaya)

Il Teatro Massimo dà il benvenuto al nuovo annocon un doppio appuntamento musicale

Alle 11:00 e alle 18:00 in Sala Grande i concerti che impegnano l’Orchestra, il Coro, le formazioni orchestrali giovanili e il Coro di voci bianche del Teatro

Una festa della musica

Ad inaugurare in musica il 2025, l’1 gennaio alle ore 11:00, al Teatro Massimo di Palermo è il concerto affidato all’energia delle formazioni orchestrali giovanili: la Massimo Kids Orchestra e la Massimo Youth Orchestra, dirette dal Maestro Michele De Luca, e il Coro di voci bianche diretto dal Maestro Salvatore Punturo. Il ricco programma musicale propone un caleidoscopio di valzer e danze tradizionali viennesi e non solo, che spazia da Johann Strauss – di cui nel 2025 ricorrono i 200 anni dalla nascita – ad Aram Khachaturian a Giuseppe Verdi, passando per le melodie popolari siciliane. Un’occasione per ammirare ancora una volta il talento di questi giovani musicisti e immergersi nell’atmosfera gioiosa e carica di speranza dell’inizio del nuovo anno.

Alle 18:00 sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo sale il Maestro Omer Meir Wellber per dirigere un concerto ideato insieme al pianista e compositore Guy Mintus. I due artisti e solisti, rispettivamente alla fisarmonica e al pianoforte, ci conducono in un viaggio musicale affascinante che intreccia la grandiosità di una delle sinfonie più amate di Mendelssohn, la n. 4 in La maggiore op. 90 “Italiana”, e le melodie appassionate e senza tempo della canzone napoletana. Torna a SurrientoMaruzzellaO sole mioFuniculì FuniculàCore‘ngrato, vengono intessute nella trama sinfonica secondo gli arrangiamenti e le orchestrazioni di Guy Mintus. Un dialogo tra mondi diversi, tra sinfonico e popolare, tra musica scritta e improvvisata, con melodie e armonie che nascono tra i due solisti dall’ispirazione del momento, insieme all’Orchestra e al Coro del Teatro Massimo.

Omer Meir Wellber

 È uno dei principali direttori d’orchestra nel repertorio operistico e sinfonico. Come direttore musicale del Teatro Massimo ha diretto, tra l’altro, nuove produzioni di Parsifal, Kaiserrequiem, creazione originale, Les vêpres siciliennesI Capuleti e i Montecchi e Tristan und Isolde. Per il suo lavoro innovativo al Teatro Massimo, incluso Il Crepuscolo dei sogni a gennaio 2021, ha ricevuto il Premio Abbiati. A partire dalla stagione 2025/26 sarà Direttore Musicale Generale e Direttore principale della Staatsoper di Amburgo.

Guy Mintus 

Nato in Israele, è pianista, compositore, vocalist e bandleader. Possiede la delicatezza di uno sperimentato concertista, l’energia di una rockstar, e lo spirito di esplorazione di un musicista jazz, ispirato da una larga banda di influenze che vanno dal Makam turco allo Stride piano fino ai ritmi dell’India del Sud. Da solista, in trio o con orchestra, è in grado di creare un campo musicale pieno di gioia, spontaneità, groove e umorismo, il tutto mentre affronta avventure musicali che partono dalle sue musiche originali e continuano con sorprendenti riscritture della musica di Beethoven, Chopin, Gershwin o delle grandi canzoni ebraiche, per fare solo alcuni esempi. È appoggiato ufficialmente da Yamaha Pianos. Ha ottenuto il prestigioso Premio Leonard Bernstein e il Premio del Pubblico al concorso pianistico del Festival Jazz di Montreux.

Un Auditorium Niemeyer gremito applaude Peppe Servillo e Danilo Rea che hanno inaugurato “I concerti d’inverno di Ravello”

All’Auditorium Oscar Niemeyer esaurito, calore, emozioni e musica hanno dato il via ai Concerti d’inverno organizzati dalla Fondazione Ravello con il sostegno della Regione Campania. Sul palco due grandi artisti come Peppe Servillo e Danilo Rea che hanno proposto al folto pubblico della Città della musica “Napoli e Jazz”, viaggio nella tradizione canora napoletana reinterpretata dal cantare recitato di Servillo e dalle note del pianoforte jazz di Rea. Da Uocchie che arraggiunateMaruzzella e Te voglio bene assai a Era de Maggio e Tu si na cosa grande passando per ScetateEstàResta cu mee e Reginella per chiudere con I te vurria vasà e Dove sta Zazà intervallate da assoli applauditissimi di Danilo Rea nei quali il pianista vicentino di nascita ma romano di adozione ha messo assieme Pino Daniele, Lucio Dalla e melodie classiche della tradizione partenopea e popolare.

Per noi è sempre un privilegio essere in questo posto meraviglioso. – ha detto Servillo prima del bis, confidando di essere salito sul palco nonostante la febbre – Faccio a tutti voi i miei migliori auguri. Se dovessi chiedere una cosa al 2025, chiederei più lavoro per tutti. Quando c’è quello c’è più benessere, più salute, più pace sociale”. Nel bis richiesto a suon di applausi, Munasterio e Santa Chiara. (ph Federico Trocino)

Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino presenta “Fantasia – Live in concert”

Una ricca selezione tratta da Fantasia (1940) e Fantasia 2000

Timothy Brock sul podio, alla guida dell’Orchestra del Maggio, il 3 gennaio alle ore 20, il 4  alle 17 e il 5 gennaio 2025 alle 15:30

Tre serate con la magia di Walt Disney e le più belle pagine sinfoniche del repertorio classico eseguite dal vivo in sincrono con le immagini dei due film d’animazione della Disney: “Fantasia” e il suo sequel “Fantasia 2000”.

Il nuovo anno al Teatro del Maggio inizia con la magia di Walt Disney e tre imperdibili appuntamenti perfettamente adatti al periodo festivo dal Natale all’Epifania, il 3, 4 e 5 gennaio 2025 (rispettivamente alle ore 20; 17 e 15:30):  sul grande schermo della sala Grande saranno proiettate le immagini di due dei più straordinari e rivoluzionari film d’animazione della Disney, Fantasia e il suo sequel Fantasia 2000 con la musica eseguita in diretta dall’Orchestra del Maggio diretta da Timothy Brock.

Saranno proiettate in alta definizione alcune scene dei due classici Disney, con l’esecuzione di alcune delle pagine sinfoniche più celebri di tra cui la Sinfonia n. 6, la celebre Pastorale di Ludwig van Beethoven; Clair de Lune di Claude Debussy; la “Danza delle ore” tratta dalla Gioconda di Amilcare Ponchielli, Pomp and Circumstance di Edward Elgar; Pini di Roma di Ottorino Respighi;  L’apprendista stregone di Paul Dukas e altri celebri brani del repertorio classico sinfonico.

Pubblicato con grande successo nel 1940, Fantasia di Walt Disney è stato il suo esperimento più audace ed è culminato nel desiderio visionario e creativo di fondere immagini animate con la musica classica.  La colonna sonora originale del film è stata diretta da Leopold Stokowski con l’Orchestra di Filadelfia e registrata in suono stereofonico, all’epoca ancora un mezzo sperimentale. Quella che era iniziata come una “semplice” idea per consolidare la carriera e l’immagine di Topolino – con un cortometraggio d’animazione intitolato “L’apprendista stregone” – è diventato un vero e proprio classico del cinema. Il sogno di Walt, nel 1941, era quello di trasformare Fantasia in un evento permanente con l’aggiunta di nuovi segmenti. Questo sogno fu finalmente realizzato nel 1999 con Fantasia 2000, un seguito spettacolare guidato dal nipote di Walt, Roy E. Disney. Fantasia 2000 è stato diretto da James Levine alla guida dalla Chicago Symphony Orchestra.

I concerti Disney:
“Disney Concerts” è la divisione di produzione del “Disney Music Group”, il ramo musicale della Walt Disney Company. La “Disney Concerts” produce concerti e tour, e concede in licenza musica e contenuti visivi Disney a orchestre sinfoniche, cori e presentatori in tutto il mondo. I pacchetti di concerti a marchio “Disney Concerts” includono una varietà di formati, come concerti cinematografici “live-to-picture” e concerti tematici di compilation strumentali e vocali che vanno da performance sinfoniche solo strumentali a produzioni multimediali con cantanti dal vivo e cori. Con concerti dalle più grandi franchigie cinematografiche del mondo – da Walt Disney Pictures, Walt Disney Animation Studios, Marvel Studios, Lucasfilm, Pixar e 20th Century Studios – i titoli attuali includono la Star Wars Film Concert Series, Toy Story, Aladdin, “Disney Princess – The Concert”, Coco, Il Re Leone, Up, Nightmare before Christmas e The Muppet Christmas Carol.

Il programma:

Ludwig van Beethoven
Sinfonia n. 5 in do minore op. 67
Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68, Pastorale

Pëtr Il’ič Čajkovskij
Dal balletto Lo schiaccianoci: “Danza della Fata confetto”, “Danza cinese”, “Danza degli zufoli”, “Danza araba”, “Danza russa”, “Valzer dei fiori”

Claude Debussy
“Clair de lune”

Igor Stravinskij
L’Oiseau de feu (1919)

Amilcare Ponchielli
Dall’opera La Gioconda: “La danza delle ore”

Paul Dukas
L’apprenti sorcier (L’apprendista stregone)

Edward Elgar
Pomp and Circumstance

Ottorino Respighi
Pini di Roma

Direttore Timothy Brock

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Prezzi:
Visibilità limitata: 10€; Palchi e Galleria: 20€; Platea 30€

Durata complessiva 2 ore circa, con intervallo

Il Concerto di Capodanno in Fenice in diretta televisiva su Rai1

Daniel Harding dirige Orchestra e Coro del Teatro La Fenice

Solisti il soprano Mariangela Sicilia e il tenore Francesco Demuro

È attesissimo il tradizionale appuntamento con il Concerto di Capodanno in Fenice, che anche quest’anno sarà trasmesso in diretta televisiva su Rai1.

A dirigere la ventiduesima edizione del prestigioso evento sarà Daniel Harding, che guiderà l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice – quest’ultimo preparato da Alfonso Caiani – e i due solisti, il soprano Mariangela Sicilia e il tenore Francesco Demuro.

Il programma musicale si comporrà di due parti: una prima esclusivamente orchestrale con l’esecuzione della Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Ludwig van Beethoven, e una seconda parte dedicata al melodramma, con una carrellata di arie e passi corali dal repertorio operistico più amato che si concluderà con «Va, pensiero, sull’ali dorate» dal Nabucco di Giuseppe Verdi, «Padre Augusto» dalla Turandot di Giacomo Puccini e con il brindisi «Libiam ne’ lieti calici» dalla Traviata di Verdi.

Questa seconda parte del programma sarà trasmessa in diretta televisiva da Rai1 alle ore 12.20 del giorno di Capodanno e sarà poi riproposta in differita su Rai5 alle ore 17.45.

Il concerto al teatro La Fenice, in programma in quattro repliche domenica 29 dicembre 2024 ore 20.00; lunedì 30 dicembre ore 17.00; martedì 31 dicembre ore 16.00 e mercoledì 1 gennaio 2025 ore 11.15, sarà trasmesso in versione integrale su Rai Radio3 mercoledì 1 gennaio alle ore 20.30 e su Rai5 giovedì 27 febbraio 2025 alle ore 21.15.

L’evento è realizzato in coproduzione con Rai Cultura e in collaborazione con Regione del Veneto, con il contributo di Forno Bonomi. È previsto inoltre un live streaming per WDR, ART e BR che trasmetterà il concerto in tutto il resto del mondo. Intesa Sanpaolo è Main partner dell’intera programmazione del Teatro La Fenice.

Durante la diretta televisiva di Rai1, le immagini live del concerto saranno inframmezzate dalle coreografie ideate per l’occasione da Marcos Morau per gli artisti di Aterballetto. I ballerini della  compagnia fondata a Reggio Emilia nel 1977 danzeranno in luoghi cult di Venezia, ambientazioni suggestive e di grande fascino con l’augurio che possano essere di buon auspicio e buona fortuna per il nuovo anno. La possibilità di danzare in questi luoghi e di effettuarvi le riprese televisive è stata resa possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Venezia, Vela e VeneziaUnica. 

             Il programma musicale si aprirà con la Quinta Sinfonia in do minore op. 67 di Ludwig van Beethoven (1770-1827), forse la più universalmente conosciuta tra le sinfonie del compositore tedesco: con le quattro lapidarie note del celebre attacco, «il destino che batte alla porta» –  come pare lo stesso Beethoven ebbe a dire –, è senz’altro la più paradigmatica del sinfonismo beethoveniano. Ebbe una genesi particolarmente lunga e complessa: il maestro di Bonn cominciò a comporla all’epoca del compimento dell’Eroica, vi si dedicò intensamente soprattutto nel 1807, per portarla a termine, dopo numerosi rifacimenti, nei primi mesi del 1808. La prima esecuzione pubblica ebbe luogo il 22 dicembre del 1808 al Theater An der Wien di Vienna, in un concerto tutto beethoveniano diretto dall’autore.

La seconda parte della scaletta proporrà una serie di brani amatissimi del repertorio lirico firmati Rossini, Leoncavallo, Puccini, Wolf-Ferrari, Bizet, Gounod e Verdi. Prenderà il via con la Sinfonia dalla Gazza ladra di Gioachino Rossini; per poi proporre il coro di Ruggero Leoncavallo tratto dai Pagliacci «Din, don, suona vespero». A seguire, due brani pucciniani, interpretati rispettivamente dal tenore e dal soprano: «Recondita armonia» dalla Tosca e «Donde lieta uscì» dalla Bohème. Seguiranno due brani strumentali: l’intermezzo dai Quatro rusteghi di Ermanno Wolf-Ferrari e la Farandole dalla seconda suite dell’Arlésienne di Georges Bizet. Il programma proseguirà con due grandi classici del repertorio melodrammatico, ancora una volta interpretati dal soprano e dal tenore: «Je veux vivre dans le rêve» da Roméo et Juliette di Charles Gounod e «Nessun dorma» di Puccini. E dopo la Danse bohème tratta dalla seconda suite della Carmen di Georges Bizet, proposta nell’arrangiamento di Ernest Guiraud, il finale sarà, come ormai consuetudine, con tre brani corali di grandissima presa: «Va, pensiero, sull’ali dorate» dal Nabucco di Verdi, «Padre augusto» dalla Turandot di Puccini e l’immancabile brindisi «Libiam ne’ lieti calici» di nuovo dalla Traviata.

Turandot. Cuore di ghiaccio : Opera Kids porta alla Scala Puccini per i bambini

In occasione delle feste di fine anno il Teatro alla Scala ospita sabato 28 dicembre alle ore 15 (tutto esaurito) e lunedì 30 alle ore 11 (posti disponibili da € 24 a € 48) lo spettacolo Turandot. Cuore di ghiaccio. Il Teatro Sociale di Como – AsLiCo si è imposto negli anni per la qualità della sua offerta per gli spettatori più giovani con il progetto Opera Education, nato nel 1996 per iniziativa di Barbara Minghetti. Turandot. Cuore di ghiaccio, presentato per la prima volta a Como nel dicembre 2023, fa parte di Opera Kids, la sezione di Opera Education dedicata alle famiglie con bambini dai 4 anni, giunta alla XV edizione.

Lo spettacolo

Lo spettacolo, tra opera e teatro, vede in scena un pianista, una cantante e due attori, che invitano la platea a cantare un’aria dell’opera e a interagire con gli interpreti nei momenti più determinanti dello svolgimento. La regia e la drammaturgia di Turandot. Cuore di ghiaccio sono curate da Massimiliano Burini, la drammaturgia musicale èdi Anna Pedrazzini, l’ideazione e la realizzazione di costumi e maschere sono a cura di Mariella Carbone, i costumi sono realizzati da Daniela Temperini; Debora Renzi cura le coreografie di scena. Il cast è composto da una cantante, Claudia Belluomini, che interpreterà il ruolo di Turandot, due attori che ricopriranno i ruoli di Calaf, Ludovico Rohl, e di Liù, Adele Cammarata, accompagnati da una pianista, Gaia Luce Gervasini

In una scena eterea appare un giardino di peschi spogli. I petali dei fiori ormai caduti a terra, le lanterne ancora appese ai rami. Tre personaggi dietro alle loro maschere, come delle ombre, appaiono sulla scena.  Essi raccontano un’antica storia, quella della Principessa Turandot, vittima di una maledizione che ha coinvolto tutto il regno. Il suo cuore congelato non può amare, provare emozioni e così anche il suo regno perde vigore, luce e speranza. Solo l’arrivo di qualcuno di grande coraggio potrà rompere l’incantesimo che l’ha resa la Principessa di ghiaccio e riportare il suo regno all’antico splendore.

Il Family Lab

Entrambe le recite dello spettacolo partecipativo saranno precedute dal Family Lab, per dare la possibilità a bambini e famiglie di conoscere la trama e imparare l’aria da cantare, a ingresso libero per coloro che acquistano il biglietto.

Le famiglie, però, potranno cominciare a prepararsi allo spettacolo, già da casa, grazie al kit dello spettatore. In questo kit gli spettatori troveranno, come una vera e propria cassetta degli attrezzi, tutti gli strumenti che serviranno ai bambini e alle loro famiglie per prepararsi alla visione di Turandot. Cuore di ghiaccio.

Opera Education

Opera Education è la piattaforma italiana che dal 1996 promuove la passione per l’opera lirica nel giovane pubblico. Il progetto, nato dall’intuizione educativa e artistica di Barbara Minghetti, è ideato e realizzato da AsLiCo – Associazione Lirica e Concertistica Italiana, istituzione culturale riconosciuta a livello nazionale e internazionale per l’alta qualità nella produzione lirica e per la vocazione nel supportare i giovani talenti, cantanti, registi e compositori. Con il progetto Opera Education AsLiCo coltiva il naturale entusiasmo dei giovani per l’opera lirica, producendo, con professionisti emergenti, spettacoli adattati per le diverse fasce d’età, da Opera meno9 per le famiglie in attesa a Opera baby per i piccoli da 6 a 36 mesi, da Opera kids (3-6 anni) a Opera domani (dai 6 ai 14 anni) fino a Opera smart (14-30 anni).

Dal 2023 si è aggiunto un nuovo progetto, che amplia l’offerta per un nuovo pubblico: Opera white, percorso didattico-musicale per anziani istituzionalizzati con l’obiettivo di valorizzare l’opera lirica come strumento per superare la solitudine all’interno delle RSA.

Titolo scelto per l’edizione 2024/25 di Opera Education è la seconda opera buffa di Giuseppe Verdi, Falstaff. Il libretto di Arrigo Boito fu tratto da Le allegre comari di Windsor di Shakespeare e alcuni passi furono ricavati anche da Enrico IV, il dramma storico nel quale per la prima volta era apparsa la figura di sir John Falstaff.

www.operaeducation.org

Opera Kids

Opera Kids è un progetto nato all’interno della piattaforma Opera Education per rispondere al bisogno di avvicinare alla musica i bambini dai 4 anni, consapevoli dell’importanza della musica come linguaggio per stimolare le capacità sensoriali, percettive e intellettuali dei più piccoli.

Macerata Opera Festival 2025 nomina Lucia Chiatti nuova sovrintendente e Marco Vinco nuovo direttore artistico.

Il presidente dell’Associazione Arena Sferisterio Sandro Parcaroli ha presentato il nuovo management che guiderà l’istituzione nel prossimo triennio

Scambio di auguri e presentazione del nuovo management questa mattina, lunedì 23 dicembre, nella Gran Sala Cesanelli dello Sferisterio a Macerata: il sindaco e presidente dell’Associazione Sandro Parcaroli ha accolto ufficialmente la nuova sovrintendente Lucia Chiatti e il nuovo direttore artistico Marco Vinco scelti per guidare l’istituzione e il Macerata Opera Festival nel prossimo triennio. Saluti e ringraziamenti anche per coloro che sono stati in carica sino ad ora e cioè Flavio Cavalli e Paolo Gavazzeni (quest’ultimo presente all’incontro e autore della programmazione 2025), e ancora a tutto il Consiglio di amministrazione, agli sponsor, ai Cento Mecenati e agli Eredi dei Cento Consorti.

«Buongiorno a tutti e grazie per essere qui in questa giornata che segna un nuovo corso per il MOF. Con grande soddisfazione – ha dichiarato il presidente Sandro Parcaroli, Sindaco di Macerata – accolgo la nuova direzione e ringrazio il lavoro fatto fin ora dai precedenti direttori. Dopo un lungo percorso di revisione dello statuto, ottenimento di un importante finanziamento nazionale e riorganizzazione dell’Associazione siamo pronti ad affrontare un nuovo anno. Mi auguro che la collaborazione tra l’Associazione Arena Sferisterio e la Fondazione Pergolesi Spontini sia da esempio per tanti e dimostri come la cultura possa essere gestita in maniera efficiente e che i benefici vadano a vantaggio di tutta la comunità e non solo agli appassionati. Da sempre sostengo che lo Sferisterio è un bene di tutti, che in un territorio come le Marche, unico sotto questo punto di vista, le risorse per la cultura debbano necessariamente essere messe in comune affinché la nostra unicità possa essere valorizzata e sostenuta per non sprecare il suo potenziale. Auguro a tutti buon lavoro e buone feste e vi aspetto questa estate allo Sferisterio!».

«Ringrazio il CdA di Macerata ed anche di Jesi – ha sottolineato la nuova sovrintendente Lucia Chiatti – per la fiducia che mi è stata accordata e per la ricreata collaborazione fra le città di Jesi e Macerata, che ha segnato la storia dei due Teatri di tradizione. Luoghi questi, non solo dall’incommensurabile valore artistico, ma anche fucine per la nascita di maestranze e professionalità di valore che ancora oggi contribuiscono al successo delle attività proposte. Desidero quindi svolgere il mio incarico oltre che in stretta collaborazione con il Direttore Artistico e nel continuo confronto con il CdA, nell’ascolto e nella valorizzazione delle competenze di cui lo Sferisterio è dotato, per un lavoro di insieme e a servizio della comunità tutta».

«Entusiasmo e responsabilità – ha infine evidenziato il nuovo direttore artistico del MOF Marco Vinco – sono le due parole che dominano il mio sentire dal momento in cui ho ricevuto la nomina di Direttore Artistico del Macerata Opera Festival: da una parte l’entusiasmo di poter dare il mio contributo alla crescita di una delle maggiori eccellenze artistiche del nostro Paese, dall’altra il senso di responsabilità nell’affrontare la grande sfida culturale che lo Sferisterio rappresenta. In un’epoca in cui il teatro musicale, e in particolare l’opera lirica, sta vivendo un progressivo distacco dal sentire comune, è urgente recuperare sintonia con mondo reale. Aprire lo Sferisterio alla contemporaneità significa innanzitutto ascoltare il suo territorio e il suo potenziale pubblico, in particolare quello giovane, pieno di desideri e di inquietudini, e accompagnarlo nel viaggio entusiasmante verso quella bellezza che tanto può migliorare le nostre esistenze».

Com’è noto, il 61° Macerata Opera Festival 2025 si svolgerà allo Sferisterio dal 18 luglio al 10 agosto. La rassegna si aprirà con un titolo per la prima volta in scena allo Sferisterio, La vedova allegra di Franz Lehár (venerdì 18 e domenica 27 luglio, sabato 2 e sabato 9 agosto), pagina simbolica del passaggio storico e artistico tra Ottocento e Novecento, naturalmente in una nuova produzione; seguiranno poi due capolavori di Giuseppe Verdi come Rigoletto (sabato 19 e venerdì 25 luglio, domenica 3 e venerdì 8 agosto) e Macbeth (sabato 26 luglio, venerdì 1, giovedì 7 e domenica 10 agosto), che saranno messi in scena nei celebri allestimenti dell’Associazione Arena Sferisterio, firmati rispettivamente dai registi Federico Grazzini ed Emma Dante.

I biglietti sono già in vendita, sia in biglietteria a Macerata (piazza Mazzini 10) che online su https://sferisterio.vivaticket.it
Invariato, rispetto al festival 2024, il prezzo dei singoli biglietti, che hanno un costo da 15 a 200 euro. Sono previste le consuete riduzioni under30 e Over 65; per gli under14 biglietto a 1 euro se acquistato insieme ad un biglietto a prezzo intero.

Sino al 12 gennaio sarà inoltre attiva un’offerta natalizia per acquistare biglietti scontati secondo precise combinazioni, a data e posto “aperti” (in modo tale che il destinatario di un eventuale regalo possa decidere autonomamente tra il 2 gennaio e il 28 febbraio):

  • 2 biglietti aperti: sconto del 15%
  • 3 biglietti aperti per 3 opere diverse: sconto del 25%
  • 6 biglietti aperti per 3 opere diverse: scontro del 30%

Sarà inoltre possibile acquistare anche un solo biglietto, sempre con data e posto aperti.
 
 
Le opere del MOF2025
 
La vedova allegra (Die lustige Witwe) è il capolavoro del compositore Franz Lehár, operetta che risale al 1905, anno in cui Vienna era crocevia di generi musicali e di ogni altra forma d’arte e cultura all’insegna del modernismo e della più sottile raffinatezza, in questo caso messa al servizio di un genere teatrale in cui l’alternanza di musica e parlato intonano argomenti in elegante equilibrio tra la commedia e il sentimentalismo. Eseguito tradizionalmente anche in italiano, questo titolo è al contempo banco di prova per la bravura canora e attoriale degli interpreti ma anche occasione di soave divertimento per il pubblico di ogni età.
 
Frutto della passione di Verdi per Shakespeare, Macbeth è la decima opera del compositore di Busseto, completata nel 1847. Sembrerebbe impossibile contribuire ulteriormente allo scavo psicologico e alla complessità caratteriale già delineate dal Bardo, eppure Verdi riesce nell’impresa e lo fa pur restando vicino alla forma del melodramma romantico, “dipingendo” uno scenario fosco abitato da personaggi d’inaudita complessità, capaci di tenere il pubblico dell’opera col fiato sospeso dalla prima all’ultima nota.
 
Rigoletto è sinonimo di opera italiana e, insieme al nome di Verdi, costituisce un binomio che supera la popolarità per costituire un’icona potente della cultura nazionale. Dal 1851, anno del suo debutto (cui avrebbero fatto seguito altri due titoli celeberrimi come “Il trovatore” e “La traviata”) è presenza fissa nel repertorio eppure continua ancora a stupire per la mano felice con cui le melodie sono state disegnate così come per una certa apparente semplicità che tuttavia è sorretta da un trattamento dell’orchestra, del coro e dei solisti fra i più minuziosamente calibrati della storia musicale.
 
 
Informazioni e biglietteria
La biglietteria dei Teatri si trova Macerata in Piazza Mazzini 10 ed è aperta da martedì a sabato, ore 10-13 e 16:30-19:30
tel. 0733 230735 boxoffice@sferisterio.it.
www.sferisterio.it

ANDREA COMPAGNUCCI FRA I DIECI PERSONAGGI DELL’ANNO DEL MONDO DELLA MUSICA IN ITALIA PER IL MENSILE “CLASSIC VOICE” 

Il professionista marchigiano, direttore marketing e fundraising dell’Arena di Verona e del festival Donizetti Opera, scelto fra coloro che hanno caratterizzato l’ambiente musicale nel 2024, tra cui il direttore d’orchestra Kirill Petrenko, il sovrintendente del Regio di Torino Mathieu Jouvin, il clavicembalista Ottavio Dantone e la violinista Francesca Dego

Le festività di fine anno sono sui media sinonimo di bilanci e classifiche. Anche il mondo della musica ha le sue e così, accanto a quelle dedicate ai migliori dischi o spettacoli dell’anno, il mensile italiano specializzato “Classic Voice” (in edicola con il numero di dicembre) ha appena pubblicato l’attesa selezione dei Dieci Personaggi dell’anno scelti dai giornalisti collaboratori della testata: tra sovrintendenti, direttori d’orchestra, registi, per il 2024 è stato inserito anche Andrea Compagnucci da anni impegnato nel mondo della musica e dei teatri come responsabile marketing e fundraising, in particolare per i suoi recenti traguardi complessivi e per i progetti ideati e portati avanti per l’Arena di Verona e il festival Donizetti Opera.

Questo il ritratto di Compagnucci tracciato dalla redazione e pubblicato nelle pagine della rivista: «Sostenere l’opera significa anche finanziarla. In questo senso la figura del fundraiser è diventata decisiva quasi quanto quella del sovrintendente o del direttore artistico. Estro, inventiva, capacità di coinvolgimento, competenza artistica e finanziaria: sono queste le caratteristiche che deve saper conciliare un moderno cercatore di risorse per i teatri. Andrea Compagnucci, 44 anni. ha “festeggiato” i 20 milioni di euro di sponsor e donazioni raccolti in carriera per i teatri d’opera italiani (al netto di banche e fondazioni e sponsor istituzionali). Il suo lavoro ha toccato in particolare lo Sferisterio di Macerata, il Donizetti Opera, il Festival della Valle d’Itria e l’Arena di Verona, di cui è direttore marketing e fundraising dal 2020. Proprio nel 2024 a Verona ha superato i 5 milioni di raccolta (200mila in più rispetto al 2023), un effetto virtuoso che si è riverberato anche nella biglietteria, con 34 milioni nel 2024 (nel 2019 era stato di 24). Numeri importanti anche al Festival Donizetti Opera, che nell’edizione 2024 che visto circa mezzo milione di donazioni e 45% di incasso in più rispetto all’edizione 2023. Compagnucci è stato anche l’unico ad aver ricevuto due volte il premio come miglior progetto “Art Bonus dell’anno”, assegnato dal Ministero per i progetti “Ambasciatori di Donizetti” per il festival bergamasco e “67 Colonne” per l’Arena di Verona. “Classic Voice” ha voluto riconoscere, in questo 2024, il lavoro di chi si è impegnato nello sviluppo e nel radicamento sociale della musica. Una missione che non si esaurisce però solo nelle sale da concerto o negli uffici di sovrintendenza».

Ringraziando la redazione, Compagnucci ha commentato: «Questo risultato lo devo innanzitutto alle persone che lavorano con me. Dietro al mio nome c’è la passione di tanti colleghi. Poi ai sovrintendenti e direttori artistici che mi hanno messo nelle condizioni di fare grandi risultati, tra i quali: Cecilia Gasdia (Arena di Verona), Francesco Micheli (Macerata Opera Festival e Donizetti Opera), Maurizio Salerno (I Pomeriggi Musicali). E alle città in cui mi sono sentito a casa fra amici, come a Bergamo con Giorgio Gori. Inoltre, al pubblico e agli imprenditori come Gianluca Rana o Sandro Veronesi, che da anni ci consentono di fare spettacolo e creare benessere sociale e culturale. Questo riconoscimento giunge in un momento in cui il Ministero della Cultura, attraverso il sottosegretario Gianmarco Mazzi, sta ponendo l’accento sulla capacità dello Spettacolo dal Vivo di attrarre risorse. Personalmente firmo record da vent’anni per un motivo abbastanza semplice: il successo genera consenso e attiva un circolo virtuoso di reputazione. La reputazione è l’asset più grande che le aziende culturali possiedono; se si lavora bene sugli indicatori che formano la reputazione, da quelli economici a quelli sociali interni ed esterni all’organizzazione, i risultati sono una conseguenza. Poi certamente servono una profonda cultura di vendita e competenze digitali che solo l’azienda privata può portare in dote al mondo dell’arte e forse questa è la caratteristica che più mi ha differenziato negli anni rispetto all’approccio classico al mestiere del marketing culturale».

Un riconoscimento importante e prestigioso per il professionista marchigiano (Macerata 1979) che, in copertina e nell’articolo «L’anno di Re Kirill» a cura della redazione della rivista, compare insieme ad altri nove nomi “pesanti” della scena internazionale: il direttore d’orchestra Kirill Petrenko (cui è dedicata la copertina) che ha lasciato un segno indelebile con la sua interpretazione dello straussiano Rosenkavalier alla Scala e quindi Omer Meir Wellber altro direttore d’orchestra che lascia il Teatro Massimo di Palermo dopo alcuni progetti di rilievo, il clavicembalista Ottavio Dantone che festeggia i 40 anni alla guida dell’Accademia Bizantina, la violinista Francesca Dego per le proposte ricercate sia dal vivo che in cd, il sovrintende del Teatro Regio di Torino Mathieu Jouvin per il trittico dedicato a Manon Lescaut, Alexandre Dratwicki direttore artistico del Palazzetto Bru Zane, il regista Pierre Audi direttore artistico del festival di Aix-en-Provence, e Aldo Sisillo, direttore artistico del Teatro Comunale di Modena, promotore di un progetto di trasmissione video che associa diverse realtà dell’Emilia Romagna.

Innovazione, contenuti, attenzione per il pubblico, rispetto per l’istituzione, progettualità sono le caratteristiche che accomunano tutti i dieci personaggi dell’anno.

Andrea Compagnucci (1979), laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Macerata con una tesi su “L’educazione ai media”, ha conseguito poi un percorso di specializzazione in comunicazione istituzionale. È giornalista pubblicista dal 2006. Dal 2007 al 2017 è stato socio di Esserci, azienda attiva nella comunicazione e marketing culturale. Dal 2018 è socio di Esserci Lab e si occupa da anni di grandi eventi e istituzioni. È stato fra i fondatori dei festival multidisciplinari “Popsophia” insieme a Evio Hermas Ercoli e “Kum” con Massimo Recalcati e ha lavorato per l’Istituto Italiano di Cultura di New York. Nel mondo della musica ha collaborato con il Macerata Opera Festival, il Festival della Valla d’Itria, il festival Donizetti Opera, la Fondazione Arturo Toscanini, i Pomeriggi Musicali di Milano e l’Accademia di Santa Cecilia di Roma. In carriera ha raccolto oltre 20 milioni di euro di donazioni in favore del mondo della cultura e ha vinto due volte il premio Art Bonus del MIC. È stato docente di Comunicazione e Advertising all’Accademia di Belle Arti di Macerata e attualmente ricopre il ruolo di Marketing Principal Consultant della Fondazione Arena di Verona.