Alpesh Chauhan dirige l’Orchestra del Teatro La Fenice al Malibran

In programma musiche di Mendelssohn, Darius Milhaud, Louise Farrenc

e la Terza Sinfonia Renana di Schumann

Si rinnova la ‘promo’ La Fenice per i giovani:

biglietti a 10 euro per gli under35

per la replica di sabato 25 gennaio

Alpesh Chauhan torna alla testa dell’Orchestra del Teatro La Fenice nel prossimo appuntamento della Stagione Sinfonica 2024-2025 della Fondazione Teatro La Fenice, in programma al Teatro Malibran venerdì 24 gennaio 2025 ore 20.00 (turno S), sabato 25 gennaio ore 20.00 (replica riservata agli under35) e domenica 26 gennaio 2025 ore 17.00 (turno U). Il maestro britannico, attualmente direttore ospite principale della Düsseldorfer Symphoniker Orchestra e direttore musicale della Birmingham Opera Company, guiderà la compagine veneziana nell’esecuzione di un programma articolato e di grande interesse: aprirà la serata l’ouverture Meeresstille und glückliche Fahrt op. 27 di Felix Mendelssohn Bartholdy; seguirà Le Boeuf sur le toit di Darius Milhaud; poi l’Ouverture n. 2 in mi bemolle maggiore op. 24 di Louise Farrenc; infine chiuderà la serata la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 97 Renana di Robert Schumann.

            La composizione Meeresstille und glückliche Fahrt op. 27 di Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847) trae ispirazione da un dittico liederistico di Johann Wolfgang von Goethe, caratterizzato dal contrasto paratattico tra lo stato di esasperante quiete della bonaccia (Meeresstille) e la felice eccitazione di una traversata via mare (glückliche Fahrt). Non solo pennellate naturalistiche, ma descrizione delle sensazioni dell’uomo-nocchiero di fronte agli ingestibili eventi della natura. La fortuna in musica di questo testo si deve soprattutto all’ouverture da concerto mendelssohniana del 1828 (il primo ad accostarvisi fu però Beethoven; seguirono Schubert, Reichardt, Tomášek e l’orvietano Luigi Mancinelli): Goethe nutriva per il compositore affetto e ammirazione, contraccambiati dal ventenne Felix che lo elesse a modello di sensibilità poetica.

Darius Milhaud (1892-1974) compose Le Boeuf sur le toit (Il bue sul tetto) durante la prima guerra mondiale, mentre, tra il 1916 e il 1918, viveva a Rio de Janeiro come segretario di Paul Claudel, allora ambasciatore francese in Brasile. Il periodo trascorso nel Paese sudamericano lasciò al compositore graditi ricordi di musiche popolari e di danza, che furono alla base di alcuni lavori, tra i quali questa partitura, che andò in scena a Parigi il 21 febbraio 1920 al teatro degli Champs Elysées come balletto-pantomima ideato da Jean Cocteau. Il brano, anche in un contesto concertistico, senza film e senza le invenzioni di Cocteau, si rivela vitalissimo e sapientemente costruito. Tra gli autori brasiliani di cui si riprendono ritmi e melodie vi sono Marcelo Tupinamba ed Ernesto Nazareth, ma il tema che ritorna più volte come il refrain di un rondò è elaborato dallo stesso Milhaud e a lui appartengono soprattutto le armonie politonali (i giochi di sovrapposizioni di tonalità diverse), i sapienti intrecci del materiale, i nitidi colori dell’orchestra.

            Louise Farrenc (si chiamava Dumont, ma fu nota con il cognome del marito) era nata a Parigi il 31 maggio 1804 e vi morì il 15 settembre 1875. Era la sorella dello scultore Auguste Dumont. Già adolescente aveva rivelato doti musicali non comuni, come pianista e compositrice. Dal 1842 al 1873 insegnò pianoforte al Conservatorio di Parigi. Le sue musiche pianistiche, pubblicate dal marito, ebbero notevole diffusione, ma la sua produzione non si limita al pianoforte e comprende una dozzina di pezzi da camera e alcuni lavori per orchestra. Tutti questi lavori, a differenze delle opere pianistiche, durante la vita della Farrenc rimasero inediti. La seconda Ouverture op. 24 in mi bemolle maggiore, insieme con quella immediatamente precedente, di concezione molto simile, è la prima esperienza orchestrale della compositrice.

La Terza Sinfonia in mi bemolle maggiore op. 97 di Robert Schumann (1810-1856) appartiene all’ultima fase della sua produzione e si colloca nel momento di energia creativa che seguì al trasferimento a Düsseldorf, dove nel 1850 aveva accettato il posto di direttore musicale dei concerti. Qui, Schumann stesso ne diresse la prima esecuzione il 6 febbraio 1851. Ad alcuni anni di distanza dalla tormentatissima, febbrile, visionaria Seconda, la Terza ha un carattere profondamente diverso, che si è soliti associare alla breve felicità dei primi mesi di Düsseldorf. La denominazione di Renana non risale a Schumann, ma alla testimonianza di Joseph Wilhelm von Wasielewski, suo primo biografo e suo assistente a Düsseldorf. Secondo Wasielewski, per due dei movimenti centrali

Schumann aveva pensato anche a dei titoli di forte immediatezza evocativa; ma rinunciò per evitare

che venissero intesi come veri e propri ‘programmi’. Al di là dei titoli cancellati, il carattere, l’idea poetica, la Stimmung della Terza Sinfonia si riconducono al germanesimo di Schumann, al culto romantico della patria tedesca, e a uno degli elementi chiave di tale culto, la religione del Reno: il Reno come paesaggio dell’anima, come mito in cui convergono memorie storiche, tradizioni artistiche, suggestioni della natura sentita misticamente e poeticamente.

In occasione dell’evento diretto da Alpesh Chauhan, si rinnoverà il consueto appuntamento con le conferenze di approfondimento della Stagione Sinfonica: il concerto di venerdì 24 gennaio 2025 sarà infatti preceduto da un incontro a ingresso libero con il musicologo Roberto Mori, che dalle 19.20 alle ore 19.40 illustrerà il programma musicale della serata.

I biglietti per il concerto (da € 10,00 a € 90,00 – ridotto abbonati da € 10,00 a € 50,00 – replica 25 gennaio 2025 riservata under35 € 10,00) sono acquistabili nella biglietteria del Teatro La Fenice e nei punti vendita Eventi Venezia Unica, tramite biglietteria telefonica (+39 041 2722699) e biglietteria online su www.teatrolafenice.it.

Alpesh Chauhan

Ricopre la carica di direttore ospite principale della Düsseldorfer Symphoniker Orchestra e di direttore musicale della Birmingham Opera Company. Recenti impegni includono collaborazioni con l’Atlanta Symphony, la Los Angeles Philharmonic, la Seattle Symphonic, la Oslo Philharmonic, la Hallé Orchestra, la West Australian Symphony, la Philharmonia, la bbc Symphony, la Toronto Symphonic, la London Philharmonic e la Malmo Symphony. Collabora regolarmente con solisti come Hilary Hahn, Pablo Ferrandez e Sir Stephen Hough. Come direttore musicale della Birmingham Opera Company, e seguendo le orme del suo mentore Sir Graham Vick, rimane fermo sostenitore di un approccio unico per portare l’opera alla comunità di Birmingham. Recenti progetti includono la produzione di Keith Warner del New Year di Tippett. In passato, hanno riscosso grande successo le produzioni del Rheingold wagneriano, trasmesso su SkyArts, e di Lady Macbeth del distretto di Mcensk, per la quale ha ricevuto la nomination come Newcomer of the Year agli International Opera Awards del 2021. È particolarmente noto per le sue interpretazioni del repertorio tardo romantico e del ventesimo secolo. Il 2024 prevede le esecuzioni della Settima, Ottava e Nona Sinfonia di Bruckner. Collabora anche con compositori contemporanei come Thomas Adès, Anna Clyne, Chaya Czernowin, Henri Dutilleux, Osvaldo Golijov, Sofia Gubaidulina, Zakir Hussain, Nicole Lizée, Jessie Montgomery, John Psathas, Steve Reich, Mark Simpson e George Walker. Dopo il suo debutto nel 2015, è stato nominato direttore principale della Filarmonica Arturo Toscanini di Parma, in carica fino al 2022. Nel campo dell’opera, oltre ai titoli citati, sono degne di nota le produzioni di West Side Story e Turandot. Convinto sostenitore dell’educazione musicale per i giovani, è anche un attivo promotore degli Awards for Young Musicians, organizzazione benefica britannica che si prefigge di fornire supporto a giovani provenienti da contesti svantaggiati per lo studio della musica. È stato ospite nel film BBC del 2015 Ten Pieces, che ha portato il mondo della musica classica nelle scuole secondarie di tutto il Regno Unito e ha ricevuto un prestigioso premio BAFTA. È stato direttore associato della BBC Scottish Symphony. Nato a Birmingham, ha studiato violoncello al Royal Northern College of Music di Manchester prima di proseguire con il prestigioso Master’s Conducting Course. Nel 2022 ha ricevuto il titolo onorifico di obe (ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico) per i Servizi alle arti e nel 2024 l’Honorary Fellow da parte del Royal Northern College of Music.

Alpesh Chauhan e Pavel Berman ritornano a Cagliari, il 17-18 gennaio, e interpretano Brahms ed Elgar per la Stagione concertistica 2024-25

Venerdì 17 gennaio alle 20.30 (turno A) e sabato 18 gennaio alle 19 (turno B) è in programma il sesto appuntamento della Stagione concertistica 2024-2025 del Teatro Lirico di Cagliari che prevede il ritorno, alla guida dell’Orchestra del Teatro Lirico, del giovane direttore britannico, di origine asiatica, Alpesh Chauhan (Birmingham, 1993), considerato una vera rivelazione e che ha diretto a Cagliari sia concerti (giugno-settembre, 2016 – aprile, 2017) che opera (Turandot, marzo 2017). In qualità di violino solista, invece, ritorna Pavel Berman (Mosca, 1970), vincitore del prestigioso Concorso Indianapolis, che si esibisce per la seconda volta al Teatro Lirico di Cagliari (novembre 2022).

Il programma musicale prevede: Concerto in Re maggiore per violino e orchestra, op. 77 di Johannes Brahms; Sinfonia n. 1 in La bemolle maggiore, op. 55 di Edward Elgar.

Lo spettacolo ha una durata complessiva di 1 ora e 50 minuti circa compreso l’intervallo.

I posti in teatro sono identificati, come sempre, per ordine (platea, prima e seconda loggia) e per settore (giallo, rosso e blu). Ad ogni settore corrisponde un prezzo, secondo il diverso valore dei posti.

È possibile acquistare da martedì 17 settembre 2024 i biglietti per tutti gli spettacoli della Stagione concertistica; lo stesso servizio è disponibile anche online attraverso il circuito di prevendita www.vivaticket.it.

Prezzi biglietti: platea € 35 (settore giallo), € 30 (settore rosso), € 25 (settore blu); I loggia € 30 (settore giallo), € 25 (settore rosso), € 20 (settore blu); II loggia € 10 (settore unico).

Ai giovani under 35 ed ai disabili sono applicate riduzioni del 50% sull’acquisto di biglietti. Ulteriori agevolazioni sono previste per gruppi organizzati.

Venerdì 17 gennaio alle 11 è prevista, come ormai consuetudine, l’Anteprima Giovani, aperta alle scuole che potranno assistere, dalla I loggia, alla prova generale del concerto serale. (prezzi: posto unico € 3; informazioni e prenotazioni: Servizio promozione culturale, telefono 0704082326; scuola@teatroliricodicagliari.it).

La Biglietteria del Teatro Lirico è aperta lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13, mercoledì dalle 16 alle 20 e, nei giorni di spettacolo, anche da due ore prima dell’inizio.

Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, telefono 0704082230 – 0704082249, biglietteria@teatroliricodicagliari.it, www.teatroliricodicagliari.it. Servizio promozione culturale scuola@teatroliricodicagliari.it. Il Teatro Lirico di Cagliari si può seguire anche su Facebook, Twitter, YouTube, Instagram, Linkedin.

La Direzione si riserva di apportare al programma le modifiche che si rendessero necessarie per esigenze tecniche o per cause di forza maggiore. Eventuali modifiche al cartellone saranno indicate nel sito internet del teatro www.teatroliricodicagliari.it.

Chauhan dirige al Teatro La Fenice il 23, 24 e 25 febbraio l’Ottava Sinfonia di Anton Bruckner in occasione dei 200 anni dalla nascita del compositore

La Fenice è giovane: la replica del concerto di sabato 24 febbraio 2024 ore 20.00 sarà riservata agli under35  con biglietti a 10,00 €

Alpesh Chauhan ritorna alla testa dell’Orchestra del Teatro La Fenice per festeggiare Anton Bruckner in occasione del duecentesimo anniversario della nascita. Il maestro nativo di Birmingham, nominato ‘Newcomer of the Year’ agli International Opera Awards del 2021 e premiato nel 2022 dall’Associazione Nazionale Critici Musicali come miglior direttore per i concerti italiani nel 2021, dirigerà in particolare l’ultimo lavoro sinfonico compiuto del compositore austriaco, l’Ottava Sinfonia in do minore. Tre saranno le repliche del concerto al Teatro La Fenice: alle due tradizionali ‘recite’ dedicate agli abbonati della Stagione Sinfonica 2023-2024 e al pubblico – in programma venerdì 23 febbraio 2024 ore 20.00 (turno S) e domenica 25 febbraio 2024 ore 17.00 (turno U) – sarà infatti accostata una terza recita riservata agli under35 al prezzo super-agevolato di 10,00 €, in scena sabato 24 febbraio 2024 ore 20.00.

L’iniziativa under35 si inserisce nel contesto dell’ormai consolidato progetto La Fenice è giovane,realizzato dal Teatro veneziano in collaborazione con McArthurGlen Noventa di Piave Designer Outlet. E per rendere l’esperienza del teatro ancora più speciale, prima dell’inizio del concerto, a partire dalle 18.30, sarà possibile per il giovane pubblico accedere alle Sale Apollinee di Campo San Fantin per gustare un brindisi offerto da Bellussi Valdobbiadene, in un foyer reso frizzante dalla presenza di un fotografo che accoglierà i giovani spettatori offrendo loro una polaroid come ricordo.

L’Ottava è l’ultima Sinfonia che Anton Bruckner (1824-1896) poté portare a compimento. Come per la maggior parte delle opere del compositore di Ansfelden, anche a questo lavoro si ricollega un’ingente mole di schizzi, partiture e copie di partiture controllate dall’autore, che non sempre permette di ricostruire chiaramente la cronologia interna delle singole fasi di lavorazione. Certo è che una prima versione fu composta fra il giugno-luglio 1884 e il 10 agosto 1887 (versione 1887): sappiamo che Bruckner approntò una partitura completa in vista di un’esecuzione che avrebbe dovuto tenere a battesimo, a Monaco, Hermann Levi e che la inviò al direttore nel settembre del 1887. Levi si rifiutò tuttavia di dirigere l’opera e Bruckner incominciò a lavorare, già nell’ottobre seguente, a una nuova versione della Sinfonia. Questa, nota come ‘versione 1890’, fu revisionata fra l’ottobre del 1887 e il 10 marzo del 1890 e fu eseguita per la prima volta il 18 dicembre 1890 a Vienna, nella Musikvereinssaal, con i Wiener Philharmoniker diretti da Hans Richter e con dedica al Kaiser Franz Joseph I.

            In concomitanza con il concerto diretto da Chauhan, si rinnoveranno gli incontri di approfondimento sui programmi musicali: la prima di venerdì 23 febbraio 2024 sarà infatti preceduta da una conferenza con il musicologo Roberto Mori, che dalle ore 19.20 illustrerà le musiche di Beethoven e Strauss nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice.

            I biglietti per il concerto – da € 15,00 a € 90,00, ridotto abbonati da € 15,00 a € 60,00, under35 (24 febbraio) € 10,00 – sono acquistabili nella biglietteria del Teatro La Fenice e nei punti vendita Eventi Venezia Unica, tramite biglietteria telefonica (+39 041 2722699) e biglietteria online su www.teatrolafenice.it. Main partner Intesa Sanpaolo.

Alpesh Chauhan

Ricopre la carica di direttore ospite principale della Düsseldorfer Symphoniker Orchestra, di direttore associato della bbc Scottish Symphony Orchestra e di direttore musicale della Birmingham Opera Company. A giugno 2023 viene pubblicato il suo album di debutto con la bbc Scottish Symphony Orchestra, dedicato ad alcune delle più belle pagine orchestrali di Čajkovskij, tra cui Francesca da Rimini, Il Voevoda e La tempesta. Recenti impegni includono collaborazioni con la Los Angeles Philharmonic, le Orchestre Sinfoniche di Seattle e Houston, la Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, la Oslo Philharmonic, le orchestre sinfoniche di Hallé e Atlanta, la National Symphony Orchestra di Washington, le orchestre di Melbourne e Anversa, l’Orchestra Sinfonica dell’India, la London Symphony Orchestra e la Philharmonic Orchestra, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la bbc Symphony orchestra, l’Orchestre National de Lille e l’Orchestra Sinfonica di Malmö; oltre a numerosi progetti sinfonici con la bbc Scottish Symphony Orchestra e la Düsseldorfer Symphoniker, collabora regolarmente con importanti solisti quali Nicola Benedetti, Karen Cargill, Colin Currie, Veronika Eberle, James Ehnes, Pablo Ferrández, Alban Gerhardt, Ilya Gringolts, Benjamin Grosvenor, Hilary Hahn, Sir Stephen Hough, Leila Josefowicz, Pavel Kolesnikov, Johannes Moser, Beatrice Rana ed Arcadi Volodos.

Nel 2015, dopo l’eccezionale debutto con la Filarmonica Arturo Toscanini di Parma, ne diventa subito il direttore principale in carica fino al 2022. Con la Filarmonica ha eseguito e registrato gran parte del principale repertorio sinfonico, tra cui il ciclo completo delle Sinfonie di Brahms. Oltre al Rheingold, recentemente acclamato dalla critica, ha diretto importanti opere, tra cui Lady Macbeth of Mtsensk di Šostakovič, West Side Story e una produzione di Turandot al Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia. Nel 2015 ha diretto l’orchestra nel video della acclamata serie inglese bbc Ten Pieces, che ha avuto il merito di portare il mondo della musica classica nelle scuole secondarie di tutto il Regno Unito, ricevendo per questo il prestigioso premio Bafta. Nato a Birmingham, ha studiato violoncello con Eduardo Vassallo al Royal Northern College of Music di Manchester, per poi proseguire con il prestigioso Master in direzione d’orchestra. Ha studiato anche con Stanislaw Skrowaczewski ed è stato guidato dai mentori Andris Nelsons e Edward Gardner nel suo incarico di assistente direttore della City of Birmingham Symphony Orchestra 2014-2016. Viene nominato ‘Newcomer of the Year’ agli International Opera Awards del 2021 e nel 2022 viene premiato dall’Associazione Nazionale Critici Musicali come miglior direttore per i concerti italiani nel 2021. Nel gennaio 2022 ha ricevuto il titolo onorifico di obe (Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico) per i servizi alle arti.