Tra musica e memoria: A Survivor from Warsaw di Arnold Schönberg con Riccardo Chailly alla guida di Orchestra e Coro del Teatro alla Scala

Un impaginato tutto novecentesco sarà protagonista degli appuntamenti di sabato 18, martedì 21 e giovedì 23 ottobre (sempre alle ore 20), quando il Direttore Musicale Riccardo Chailly dirigerà Orchestra e Coro del Teatro alla Scala.

Cuore del programma è A Survivor from Warsaw di Arnold Schönberg, per voce recitante, coro maschile e orchestra, intensa pagina sinfonica eseguita per la prima volta nel 1948, proposta insieme alle Variazioni op. 31 dello stesso autore, ai Rückert-Lieder di Gustav Mahler interpretati da Christopher Maltman e alla Fuga (Ricercata) a 6 voci, capolavoro di orchestrazione effettuato da Anton Webern sul “Ricercare a 6 voci” dall’ Offerta musicale di Johann Sebastian Bach.

Pagine che raccontano in musica le tante, diverse anime di quello che Erich Hobsbawm chiamò “Secolo breve”, il Novecento, tra Guerre Mondiali e avanguardie. Si comincia con un capolavoro dell’orchestrazione, la Fuga (Ricercata) a 6 voci, lavoro con cui Anton Webern propone una inedita concezione del colore orchestrale, “frammentando” le linee delle diverse voci del “Ricercare a 6” dell’ Offerta musicale di Johann Sebastian Bach, donando una nuova, sbalorditiva tridimensionalità a una musica originariamente non destinata a nessun organico né strumentale né vocale, una geniale concretizzazione di un puro pensiero musicale completamente astratto, che grazie a Webern acquisisce una drammaticità del tutto originale e che rende la musica di Bach totalmente intrisa dello spirito novecentesco.

Lo stesso spirito che si avverte vivido nelle rivoluzionarie Variazioni op. 31 di Arnold Schönberg, manifesto orchestrale della dodecafonia datato 1928, un’opera di tecnica rigorosa e di costruzione quasi geometrica, che nonostante ciò non risulta mai accademica. Come annota Giacomo Manzoni, in questo lavoro “si contorce la coscienza espressionistica dell’autore in un delirio raggelato che richiama le costruite allucinazioni di Kafka o gli spazi di Klee, increspati di impercettibili fremiti d’angoscia”.

Ma il cuore del programma è un’istantanea di eccezionale fattura della tragedia dei campi di concentramento nazisti, barbarie che in A Survivor from Warsaw di Arnold Schönberg, per coro maschile, orchestra e voce recitante (Christopher Maltman), rivive trasfigurata grazie al racconto di un giovane polacco scampato alla strage compiuta dai nazisti nel ghetto di Varsavia. Il testo narra di come un mattino gli ebrei di Varsavia furono condotti verso le camere a gas. I numeri, scanditi a voce alta, che incalzavano la macabra conta, vennero interrotti dal canto spontaneo delle vittime per darsi coraggio, lo “Schema Yisroel”, la preghiera che comanda di amare Dio, unico Signore. Del resto, forse nessun artista più di Schönberg, nel Novecento, ha avuto una concezione etica dell’arte, avvertendo il proprio lavoro come un’autentica missione. La necessità di rendere perfettamente intelleggibile il testo spinse l’autore a una strumentazione che tende al camerismo, fatta di aggregazioni e non di sottrazioni di suoni. Infallibili sono le scelte strumentali, dagli squilli di tromba dell’inizio, che si riaffacciano ripetutamente, all’uso degli archi divisi e con sordina, per sottolineare preziosi dettagli, alla ritmica incalzante di tutto l’organico, per accompagnare il momento della conta. L’effetto più impressionante è l’improvviso ingresso del coro maschile all’unisono sul testo dello “Shema Yisroel”; qui la melodia trovata da Schönberg è semplice e icastica allo stesso tempo, di disarmante efficacia. 

Di Gustav Mahler vengono invece proposti i Rückert-Lieder, lavoro per voce e orchestra coevo della Quinta e della Sesta sinfonia nonché dei Kindertotenlieder. In questi Lieder traspira un senso malinconico e crepuscolare della vita ma, nonostante il clima pessimistico di derivazione romantica, non mancano spunti euforici tipici della sensibilità mahleriana. Mahler non lasciò indicazioni circa l’ordine di esecuzione dei cinque Lieder. Del resto, ogni Lied è un mondo a parte, ognuno di essi presenta un organico orchestrale specifico e diverso e l’ambientazione è altrettanto mutevole. Si passa dall’estatico all’ingenuo, all’ironia a malinconici pensieri sul destino dell’uomo, all’onnipresente natura. A interpretare questa meravigliosa pagina per voce e orchestra sarà Christopher Maltman, in sostituzione di Christiane Karg.

Il concerto del 18 ottobre sarà trasmesso in diretta radiofonica su RAI – Radio3 e in differita su altre emittenti del Circuito Euroradio. Il concerto del 23 ottobre sarà trasmesso in diretta sulla piattaforma streaming del Teatro LaScalaTv; dopo la diretta, il video resterà disponibile on demand fino al 30 ottobre.

Stagione Sinfonica 2024~2025

Sabato 18 ottobre 2025 ~ ore 20

Martedì 21 ottobre 2025 ~ ore 20

Giovedì 23 ottobre 2025 ~ ore 20

Orchestra e Coro del Teatro alla Scala

Riccardo Chailly, direttore

Christiane Karg, soprano

Christopher Maltman, voce recitante

Alberto Malazzi, maestro del Coro

Johann Sebastian Bach / Anton Webern

Fuga (Ricercata) a 6 voci per orchestra

Gustav Mahler

Rückert-Lieder per voce e orchestra

Arnold Schönberg

Variazioni op. 31 per orchestra

A Survivor from Warsaw op. 46

per voce recitante, coro maschile e orchestra

Prezzi : da 110 a 20 euro

Info tel. 02 72 00 37 44

www.teatroallascala.org

LA FILLE DU RÉGIMENT DAL 17 OTTOBRE AL TEATRO ALLA SCALA

17, 24, 29, 31 ottobre; 4, 7 novembre 2025 ~ ore 20

Gaetano Donizetti

LA FILLE DU RÉGIMENT

Opéra comique in due atti

Libretto di Jean-François-Alfred Bayard e Jules-Henry Vernoy de Saint-Georges

Direttore Evelino Pidò

Regia e costumi Laurent Pelly

Regia ripresa da Christian Räth

Scene Chantal Thomas

Luci Joël Adam

Coreografia Laura Scozzi

Dialoghi Agathe Mélinand

Ricostruzione del Grand Teatre del Liceu di Barcellona,

da una coproduzione originale del Metropolitan Opera di New York,

Royal Opera House Covent Garden di Londra e Wiener Staatsoper

Personaggi e interpreti

Marie                                                 Julie Fuchs

Tonio                                                  Juan Diego Flórez

Sulpice                                               Pietro Spagnoli

La Marquise de Berkenfield              Géraldine Chauvet

Hortensius                                          Pierre Doyen

La Duchesse de Crakentorp               Barbara Frittoli

Le Caporal                                         Emidio Guidotti

Un paysan                                          Aldo Sartori*

Un notaire                                          Federico Vazzola

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO ALLA SCALA

Maestro del Coro Alberto Malazzi

*Allievo Accademia di Perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala

Date:

Venerdì 17 ottobre 2025 ore 20 ~ Turno Prime Opera

Venerdì 24 ottobre 2025 ore 20 ~ Turno B

Mercoledì 29 ottobre 2025 ore 20 ~ Turno A

Venerdì 31 ottobre 2025 ore 20 ~ Turno D

Martedì 4 novembre 2025 ore 20 ~ Turno C

Venerdì 7 novembre 2025 ore 20 ~ Turno M

Prezzi: da 250 a 30 euro

Info tel. 02 72 00 37 44

www.teatroallascala.org

Un’ora prima dell’inizio di ogni recita, al Ridotto dei Palchi,

si terrà una conferenza introduttiva all’opera tenuta dal professor Claudio Toscani.

Si ringrazia la Fondazione Milano per la Scala

Teatro alla Scala: tutto esaurito per Rigoletto

Dirige Marco Armiliato,

torna lo spettacolo di Mario Martone

Amartuvshin Enkhbat torna nei panni del protagonista, Regula Mühlemann

e Francesca Pia Vitale si alternano come Gilda, Dmitry Korchak è il Duca  

Tutto esaurito per le sette rappresentazioni (dal 7 al 28 ottobre) della ripresa dell’allestimento di Rigolettodi Giuseppe Verdi firmato nel 2022 da Mario Martone con le scene di Margherita Palli e i costumi di Ursula Patzak.  

Dirige Marco Armiliato (nel 2022 era Michele Gamba) e nel ruolo del titolo torna l’applauditissimo Amartuvshin Enkhbat, mentre come Gilda cantano Regula Mühlemann e nelle rappresentazioni del 25 e del 28 Francesca Pia Vitale; Dmitry Korchak, forte dei recenti successi scaligeri in Guillaume Tell e Onegin è il Duca, Gianluca Buratto è Sparafucile e Martina Belli è Maddalena. Il Coro del Teatro alla Scala è preparato dal Maestro Alberto Malazzi.

Marco Armiliato arriva al suo primo Verdi alla Scala dopo aver diretto Fedora nel 2022, Andrea Chénier nel 2023 e diversi concerti. Tra i suoi prossimi impegni I Puritani e Madama Butterfly al Metropolitan, Nabucco e Madama Butterfly alla Wiener Staatsoper e Tosca alla Bayerische Staatsoper.

Anche in questo caso, come nei precedenti La cena delle beffe, Andrea Chénier e Chovanščina (Premio Abbiati come miglior spettacolo del 2020), Mario Martone si era avvalso delle scenografie di Margherita Palli e dei costumi di Ursula Patzak. Una lettura forte, con una conclusione spiazzante, tesa a ricreare la spasmodica ricerca del vero a cui Verdi tendeva per la prima veneziana del 1851. “Penso sia fondamentale restituire la violenza che Verdi aveva in mente” – spiegava il regista – “Per questo vorrei che si riconoscesse subito una divisione netta tra il mondo del Duca e il mondo dei reietti. Ispirandoci al film Parasite di Bong Joon-ho, abbiamo pensato a una struttura girevole che permetterà di passare da una dimensione piacevole di benessere borghese a una di bassifondi”.

Un’ora prima dell’inizio di ogni recita, i possessori di biglietto potranno seguire al Ridotto dei Palchi una conferenza introduttiva all’opera tenuta dalla professoressa Elisabetta Fava.

Date:

Martedì 7 ottobre 2025 ore 20 ~ Abbon. Prime Opera

Venerdì 10 ottobre 2025 ore 20 ~ Turno N

Lunedì 13 ottobre 2025 ore 20 ~ Fuori abbonamento

Giovedì 16 ottobre 2025 ore 20 ~ Fuori abbonamento

Mercoledì 22 ottobre 2025 ore 20 ~ Fuori abbonamento

Sabato 25 ottobre 2025 ore 20 ~ Fuori abbonamento

Martedì 28 ottobre 2025 ore 20 ~ Fuori abbonamento

Prezzi: da 300 a 36 euro

Infotel 02 72 00 37 44

www.teatroallascala.org

La Scala celebra con Chailly il centenario pucciniano

Il 29 novembre, a 100 anni esatti dalla scomparsa del compositore,

il Direttore Musicale dirige un’antologia di pagine giovanili e capolavori.

Solisti Anna Netrebko, Mariangela Sicilia e Jonas Kaufmann.

Venerdì 29 novembre, a 100 anni esatti dalla scomparsa di Giacomo Puccini (Lucca, 22 dicembre 1858 – Bruxelles, 29 novembre 1924), il Teatro alla Scala ricorda il grande compositore con un concerto diretto da Riccardo Chailly, solisti Anna Netrebko, Mariangela Sicilia e Jonas Kaufmann. Il programma ripercorre i passi giovanili dal Preludio Sinfonico composto nel 1882 per l’esame finale di composizione al Conservatorio di Milano all’intermezzo di Madama Butterfly, che ebbe la sua contrastatissima prima assoluta alla Scala nel 1904. All’interno di questo arco temporale si collocano il Requiem per voci, viola e organo (alla Scala Simonide Braconi e Lorenzo Bonoldi) che fu composto nel 1901 per il quarto anniversario della morte di Verdi e Crisantemi, elegia per quartetto d’archi (qui in versione orchestrale) scritta nel 1890 in morte di Amedeo d’Aosta, ed estratti dalle prime prove teatrali. Da Edgar, andato in scena alla Scala nel 1889 e sottoposto poi a una complessa serie di revisioni, si ascoltano il Preludio all’Atto III e il Requiem Aeternam per soprano (Mariangela Sicilia), coro e coro di voci bianche. Di alcuni anni precedente è Le Villi, debutto operistico di Puccini che vide la luce al Teatro Dal Verme nel 1884, dal quale si esegue l’Intermezzo sinfonico La tregenda. Conclude il programma l’atto IV del primo grande successo d’autore: Manon Lescaut, andata in scena nel 1893 al Teatro Regio di Torino.

Gli interpreti

Il concerto, cui partecipano il Coro del Teatro alla Scala diretto da Alberto Malazzi e il Coro di Voci Bianche dell’Accademia diretto da Bruno Casoni, vede la partecipazione di tre interpreti pucciniani di riferimento. Anna Netrebko, impegnata in questi giorni nelle prove della Forza del destino che il prossimo 7 dicembre inaugurerà la Stagione, è stata impegnata recentemente nella Bohème a Montecarlo e alla Scala è stata Floria Tosca nell’edizione diretta da Chailly il 7 dicembre 2019; Jonas Kaufmann ha da poco pubblicato l’album di duetti “Puccini Love Affairs” (Sony) e nel 2015 è stato protagonista alla Scala di un omaggio al compositore con la Filarmonica diretta da Jochen Rieder, su cui è stato girato un documentario con la regia di Brian Large; infine Mariangela Sicilia (attesa alla Scala anche il 21 dicembre nella Petite messe solennelle natalizia diretta da Daniele Gatti) è un’autentica scoperta di quest’anno pucciniano. Nello scorso aprile è stata applauditissima come Magda nella Rondine diretta alla Scala da Chailly, ma in questi mesi ha cantato anche Mimì nella Bohème al Maggio Fiorentino e al Festival di Macerata e Liù in Turandot all’Arena di Verona.

Puccini, La Scala, Chailly

Puccini è per Riccardo Chailly uno degli autori di riferimento, una passione artistica che percorre mezzo secolo di carriera. Dalla Turandot di San Francisco del 1977 in cui il Maestro ventiquattrenne dirigeva Montserrat Caballé e Luciano Pavarotti, Puccini è stato oggetto di esecuzioni e registrazioni continue, inclusi i pezzi più rari eseguiti tra l’altro nella serie di concerti realizzati con la Filarmonica tra il 2004 e il 2008 tra Lucca, Torre del Lago e la Scala, dove Chailly porta per la prima volta il finale di Turandot composto da Luciano Berio. In disco sono da ricordare Manon Lescaut con Te Kanawa, Carreras e i complessi di Bologna nel 1998; La bohème con Gheorghiu, Alagna e la Scala nel 1999; le Discoveries con l’allora Orchestra Verdi nel 2004 e il CD di musica orchestrale realizzato con RSO Berlin nel 2006. Il video registra Tosca con Malfitano, Margison, Terfel e il Concertgebouw nel 2007, La bohème di Valencia del 2012 e due versioni del Trittico: prima nel 2000 con il Concertgebouw e quindi quella scaligera del 2009. 

Al Piermarini Chailly esordisce come direttore pucciniano nel 1996 con Madama Butterfly con la regia di Keita Asari; nel 2008 segue il Trittico con la regia di Luca Ronconi. Da Direttore Musicale progetta un ciclo di opere da eseguirsi alla luce delle ricerche musicologiche più aggiornate, liberando Puccini dai puccinismi e da una tradizione esecutiva deteriore e documentando le peripezie del processo creativo d’autore. Dopo la Turandot con il finale Berio e la regia di Lehnhoff eseguita per l’apertura di Expo nel 2015, nel 2016 va in scena La fanciulla del West con la regia di Robert Carsen e l’orchestrazione originale di Puccini senza le varianti inserite da Toscanini per il Metropolitan. Il 7 dicembre 2016 Chailly inaugura la Stagione facendo conoscere alla Scala con la regia di Alvis Hermanis la prima versione di Madama Butterfly il cui debutto era stato accolto da una gazzarra che sarebbe rimasta tra i grandi dolori della vita del compositore. Anche di Manon Lescaut nel marzo 2019 viene presentata la prima versione torinese, con una versione del finale del primo atto di particolare complessità e audacia sperimentale. Infine, il 7 dicembre 2019 Tosca torna alla Scala con la regia di Davide Livermore nella prima versione eseguita a Roma nel 1900, che differisce da quella corrente per una serie di dettagli, tra i quali spiccano le note conclusive dell’opera. La rondine dell’aprile 2024 è l’occasione per mettere alla prova del palcoscenico nella regia di Irina Brook l’edizione critica di Ditlev Rindom, fresca di stampa (Ricordi 2023). Lo spettatore ha trovato talvolta versioni convincenti, spesso modificate da Puccini in un secondo momento sotto la spinta di fattori esterni, talvolta al contrario primi tentativi poi saggiamente corretti. In ogni caso, ricorda il musicologo Robert Parker autore di molte delle edizioni critiche, “ascoltare [questi momenti] come erano stati inizialmente concepiti, e come – in un universo diverso – sarebbero potuti rimanere, ci incoraggia a ripensare al modo in cui l’opera pucciniana è venuta alla luce; a ripensare al modo in cui noi la conosciamo e la amiamo”.

Prezzi: da 180 a 30 euro

Infotel 02 72 00 37 44

www.teatroallascala.org

Venerdì 29 novembre 2024 ~ ore 20

Nel centenario della scomparsa di Giacomo Puccini

Orchestra e Coro del Teatro alla Scala

Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala

Riccardo Chailly, direttore

Anna Netrebko, soprano

Mariangela Sicilia, soprano

Jonas Kaufmann, tenore

GIACOMO PUCCINI

Preludio Sinfonico

Requiem

per coro a tre voci miste, viola e organo

Simonide Braconi, viola

Lorenzo Bonoldi, organo

Crisantemi

versione per orchestra d’archi

da Madama Butterfly

Atto III, Intermezzo

da Edgar

Atto III, Preludio

da Edgar

Requiem aeternam

per soprano, coro, orchestra e coro di voci bianche

da Le villi

“La tregenda”, intermezzo sinfonico, parte seconda

da Manon Lescaut

Intermezzo

Atto IV

Alberto Malazzi, maestro del Coro

Bruno Casoni, maestro del Coro di Voci bianche

Harding dirige Beethoven e Brahms per Natale

Tutto esaurito il 23 dicembre per il tradizionale Concerto che vede la partecipazione del pianista Kirill Gerstein e del Coro diretto da Alberto Malazzi

Sabato 23 dicembre Daniel Harding torna sul podio per il tradizionale Concerto di Natale del Teatro alla Scala, in programma la Fantasia per pianoforte, soli, coro e orchestra di Ludwig van Beethoven con il pianista Kirill Gerstein e la Sinfonia n° 2 di Johannes Brahms.

Sono passati dieci anni dall’altro Concerto di Natale diretto da Harding, in programma allora l’Elias di Mendelssohn. Dal suo debutto con Idomeneo di Mozart il 7 dicembre 2005, il Maestro di Oxford è tornato regolarmente alla Scala dirigendo opere (Salome nel 2007, Il prigioniero e Il castello del principe Barbablù nel 2008, i sorprendenti Pagliacci e Cavalleria rusticana con la regia Mario Martone nel 2011, Falstaff con la regia di Robert Carsen nel 2013, Fierrabras nel 2018 e Le nozze di Figaro nel 2021), balletti (Serata Béjart nel 2010 per il ciclo di balletti diretti da grandi maestri voluto da Stéphane Lissner e Le spectre de la rose insieme alla ripresa di Cavalleria rusticana nel 2014) e decine di concerti con la Filarmonica ma anche con la London Symphony, la Mahler Chamber e l’Orchestra della Radio svedese.

Daniel Harding tornerà alla Scala dal 25 giugno per Turandot con la regia di Davide Livermore e Anna Netrebko protagonista, mentre dal 29 giugno dirigerà il Requiem di Mozart nella Stagione Sinfonica. Gli altri impegni per i primi mesi del 2024 includono il ritorno sul podio della Staatskapelle Dresden, dei Berliner Philharmoniker, della Philharmonique de Radio France e due importanti tournée europee con l’Orchestra della Radio Svedese e i Münchner Philharmoniker.

Il Concerto di Natale conclude un anno importante per il Coro scaligero, impegnato nello scorso autunno in una densa tournée europea con Riccardo Chailly e nella commovente apertura della Stagione Sinfonica lo scorso 9 novembre con i Quattro pezzi sacri prima del nuovo successo verdiano in Don Carlo. Anche grazie alla nuova camera acustica, gli appuntamenti sinfonici che includono il Coro saranno numerosi, dal già citato Requiem mozartiano con Harding ai ciclopici Gurrelieder ancora con Chailly dal 13 settembre. L’ufficio stampa pubblicherà uno speciale della Rivista del Teatro dedicato al Coro nel prossimo gennaio.

I prossimi Concerti straordinari: a febbraio Alcina con Minkowski

Il calendario dei concerti straordinari, aperto dal memorabile trio formato da Martha Argerich, Janine Jansen e Mischa Maisky, è particolarmente ricco nella Stagione 2023/2024. Il prossimo appuntamento, davvero straordinario, è l’8 febbraio con i Musiciens du Louvre che eseguono Alcina di Händel in forma di concerto diretti da Marc Minkowski; il 29 aprile Marco Armiliato accompagna Lisette Oropesa e Benjamin Bernheim in un programma francese, mentre Riccardo Chailly celebra due capisaldi del canone musicale d’Occidente: il 7 maggio la Nona di Beethoven e il 23 maggio il Requiem verdiano rispettivamente nel bicentenario e nel centocinquantenario delle prime esecuzioni, ma onora anche il centenario pucciniano il 29 novembre con una serata straordinaria con Anna Netrebko e Jonas Kaufmann. Infine, il 30 giugno William Christie e le sue Arts Florissants eseguono in versione semiscenica The Fairy Queen di Henry Purcell.

Sabato 23 dicembre 2023 ~ ore 20

Concerto di Natale

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO ALLA SCALA

DANIEL HARDING

direttore

Ludwig van Beethoven

Fantasia in do min. op. 80

per pianoforte, soli, coro e orchestra

Kirill Gerstein, pianoforte

Cristina Injeong HwangNadia Engheben, soprani
Eleonora De Prez, mezzosoprano
Michele MauroMassimiliano Italiani, tenori
Gabriele Valsecchi, basso

Johannes Brahms

Sinfonia n. 2 in re magg. op. 73

ALBERTO MALAZZI

maestro del coro

Prezzi: da 180 a 30 euro

Infotel 02 72 00 37 44

www.teatroallascala.org

Harding dirige Beethoven e Brahms per Natale

Tutto esaurito il 23 dicembre per il tradizionale Concerto che vede la partecipazione del pianista Kirill Gerstein e del Coro diretto da Alberto Malazzi

Sabato 23 dicembre Daniel Harding torna sul podio per il tradizionale Concerto di Natale del Teatro alla Scala, in programma la Fantasia per pianoforte, soli, coro e orchestra di Ludwig van Beethoven con il pianista Kirill Gerstein e la Sinfonia n° 2 di Johannes Brahms.

Sono passati dieci anni dall’altro Concerto di Natale diretto da Harding, in programma allora l’Elias di Mendelssohn. Dal suo debutto con Idomeneo di Mozart il 7 dicembre 2005, il Maestro di Oxford è tornato regolarmente alla Scala dirigendo opere (Salome nel 2007, Il prigioniero e Il castello del principe Barbablù nel 2008, i sorprendenti Pagliacci e Cavalleria rusticana con la regia Mario Martone nel 2011, Falstaff con la regia di Robert Carsen nel 2013, Fierrabras nel 2018 e Le nozze di Figaro nel 2021), balletti (Serata Béjart nel 2010 per il ciclo di balletti diretti da grandi maestri voluto da Stéphane Lissner e Le spectre de la rose insieme alla ripresa di Cavalleria rusticana nel 2014) e decine di concerti con la Filarmonica ma anche con la London Symphony, la Mahler Chamber e l’Orchestra della Radio svedese.

Daniel Harding tornerà alla Scala dal 25 giugno per Turandot con la regia di Davide Livermore e Anna Netrebko protagonista, mentre dal 29 giugno dirigerà il Requiem di Mozart nella Stagione Sinfonica. Gli altri impegni per i primi mesi del 2024 includono il ritorno sul podio della Staatskapelle Dresden, dei Berliner Philharmoniker, della Philharmonique de Radio France e due importanti tournée europee con l’Orchestra della Radio Svedese e i Münchner Philharmoniker.

Il Concerto di Natale conclude un anno importante per il Coro scaligero, impegnato nello scorso autunno in una densa tournée europea con Riccardo Chailly e nella commovente apertura della Stagione Sinfonica lo scorso 9 novembre con i Quattro pezzi sacri prima del nuovo successo verdiano in Don Carlo. Anche grazie alla nuova camera acustica, gli appuntamenti sinfonici che includono il Coro saranno numerosi, dal già citato Requiem mozartiano con Harding ai ciclopici Gurrelieder ancora con Chailly dal 13 settembre. L’ufficio stampa pubblicherà uno speciale della Rivista del Teatro dedicato al Coro nel prossimo gennaio.

I prossimi Concerti straordinari: a febbraio Alcina con Minkowski

Il calendario dei concerti straordinari, aperto dal memorabile trio formato da Martha Argerich, Janine Jansen e Mischa Maisky, è particolarmente ricco nella Stagione 2023/2024. Il prossimo appuntamento, davvero straordinario, è l’8 febbraio con i Musiciens du Louvre che eseguono Alcina di Händel in forma di concerto diretti da Marc Minkowski; il 29 aprile Marco Armiliato accompagna Lisette Oropesa e Benjamin Bernheim in un programma francese, mentre Riccardo Chailly celebra due capisaldi del canone musicale d’Occidente: il 7 maggio la Nona di Beethoven e il 23 maggio il Requiem verdiano rispettivamente nel bicentenario e nel centocinquantenario delle prime esecuzioni, ma onora anche il centenario pucciniano il 29 novembre con una serata straordinaria con Anna Netrebko e Jonas Kaufmann. Infine, il 30 giugno William Christie e le sue Arts Florissants eseguono in versione semiscenica The Fairy Queen di Henry Purcell.

Sabato 23 dicembre 2023 ~ ore 20

Concerto di Natale

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO ALLA SCALA

DANIEL HARDING

direttore

Ludwig van Beethoven

Fantasia in do min. op. 80

per pianoforte, soli, coro e orchestra

Kirill Gerstein, pianoforte

Cristina Injeong HwangNadia Engheben, soprani
Eleonora De Prez, mezzosoprano
Michele MauroMassimiliano Italiani, tenori
Gabriele Valsecchi, basso

Johannes Brahms

Sinfonia n. 2 in re magg. op. 73

ALBERTO MALAZZI

maestro del coro

Prezzi: da 180 a 30 euro

Infotel 02 72 00 37 44

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Chailly apre con Verdi la Stagione Sinfonica

Prima del Don Carlo inaugurale, l’Orchestra e il Coro diretto da Alberto Malazzi aprono con i Quattro pezzi sacri una stagione ricca di appuntamenti sinfonico-corali imperdibili. 

150° anniversario della nascita di Arturo Toscanini Coro e Orchestra del Teatro alla Scala Direttore: Riccardo Chailly Maestro del Coro: Bruno Casoni Tenore: Francesco Meli

Giovedì 9 novembre (repliche sabato 11 e martedì 14) il Direttore Musicale Riccardo Chailly torna sul podio per l’Inaugurazione della Stagione Sinfonica. In programma i Quattro pezzi sacri di Giuseppe Verdi, anticipazione dell’apertura verdiana con Don Carlo il 7 dicembre e continuazione di un percorso nella produzione sinfonico-corale del compositore che nelle scorse settimane (dal 31 agosto al 12 settembre) ha già visto il Maestro intraprendere insieme all’Orchestra e al Coro diretto da Alberto Malazzi una tournée europea dedicata ai cori operistici con tappe a Verona, Grafenegg, Vienna, Amburgo, Amsterdam, Aalborg, Lussemburgo e Parigi. I cori operistici sono stati oggetto di una registrazione per Decca.   

I Quattro pezzi sacri, pubblicati congiuntamente da Ricordi nel 1898, risalgono a momenti diversi tra il 1889 e il 1897 e testimoniano di un suo interesse per la musica liturgica anche oltre il grande impegno del Requiem (1874). L’Ave Maria, per coro a cappella, fu pubblicata a Milano nel 1889; lo Stabat Mater, per coro e orchestra sul testo di Jacopone da Todi, è la composizione più ambiziosa, ispirata a un solido disegno unitario. Del 1890 sono le Laudi alla Vergine Maria, per coro a cappella di soprani e contralti, su versi del Canto XXXIII del Paradiso di Dante, mentre il Te Deum per doppio coro e orchestra è stato composto tra il 1895 e il 1896.

Nella prima parte del concerto Chailly dirigerà la Sinfonia n. 4 in do minore, opera di un Franz Schubert diciannovenne (è del 1816) che superava l’impronta rossiniana delle prime composizioni (recentemente affrontate da Chailly con la Filarmonica nell’album “Musa italiana” per Decca) alla ricerca di un linguaggio più personale, percorso da inquietudini romantiche e influenze beethoveniane.

La Stagione Sinfonica

La Stagione Sinfonica presenta importanti direttori e produzioni di grande impegno con il coinvolgimento del Coro diretto da Alberto Malazzi: dopo l’apertura con Riccardo Chailly che dirige i Quattro pezzi sacri di Verdi, Daniel Harding dirigerà dal 29 giugno il Requiem di Mozart e dal 13 settembre di nuovo Chailly i maestosi Gurre-Lieder di Arnold Schönberg. Il Direttore Musicale è impegnato anche dal 27 maggio in un programma dedicato alla Seconda Scuola di Vienna, mentre Ingo Metzmacher ricorda Luigi Nono nel centenario della nascita con Como una ola de fuerza y luz (dal 22 gennaio; concerto replicato al Teatro Municipale Valli in occasione dei 50 anni della rassegna Musica e realtà di Reggio Emilia). Dal 19 febbraio Lorenzo Viotti accosta Rimskij-Korsakov, Ravel e Rachmaninov e dal 22 aprile Daniele Gatti, in attesa del ritorno nella Stagione d’opera previsto per il 2025, dirige la Sinfonia n° 9 di Gustav Mahler.

Gli altri cicli di concerti

Il progressivo arricchimento delle occasioni d’ascolto della musica sinfonica e cameristica si conferma anche nella Stagione 2023/2024. Particolarmente ricco il calendario dei Concerti straordinari, aperto dall’eccezionale trio formato da Janine Jansen, Mischa Maisky e Martha Argerich. Daniel Harding torna sul podio per il Concerto di Natale, mentre i Musiciens du Louvre eseguono Alcina di Händel in forma di concerto diretti da Marc Minkowski e Marco Armiliato accompagna Lisette Oropesa e Benjamin Bernheim in un programma francese. Riccardo Chailly celebra due capisaldi del canone musicale d’Occidente: il Requiem verdiano nel centocinquantenario e la Nona di Beethoven del bicentenario delle rispettive prime esecuzioni, ma onora anche il centenario pucciniano con una serata straordinaria con Anna Netrebko e Jonas Kaufmann. Infine, William Christie e le sue Arts Florissants eseguono in versione semiscenica The Fairy Queen di Henry Purcell.

Di qualità assoluta il programma delle Orchestre Ospiti, aperto dal Royal Concertgebouw diretto da Myung-Whun Chung, cui fanno seguito la Chicago Symphony Orchestra con Riccardo Muti, il Collegium Vocale Gent con Philippe Herreweghe e la Philharmonia Orchestra con Esa-Pekka Salonen.

Le stagioni cameristiche includono per i Recital di Canto Juan Diego Flórez, Christian Gerhaher, Elīna Garanča, Rosa Feola, Lisette Oropesa e Roberto Alagna, mentre la serie dei Grandi Pianisti alla Scala presenta Daniil Trifonov, Hélène Grimaud, Beatrice Rana, Maurizio Pollini e Alexandre Kantorow. Prosegue anche, con 12 appuntamenti, il seguitissimo ciclo dei Concerti di musica da camera con i Professori dell’Orchestra scaligera nel Ridotto dei Palchi la domenica mattina.

Giovedì 9, sabato 11, martedì 14 novembre 2023 ~ ore 20

Stagione Sinfonica 2023/2024

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO ALLA SCALA

Direttore

RICCARDO CHAILLY

Franz Schubert

Sinfonia n. 4 in do min. D 417 “Tragica”

Giuseppe Verdi

Quattro pezzi sacri

Barbara Lavarian, voce sola

Maestro del Coro

Alberto Malazzi

Prezzi: da 110 a 10 euro

Infotel 02 72 00 37 44

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