Myung-Whun Chun dirige la Pastorale di Beethoven e Le Sacre du printemps di Stravinskij
La Sesta Sinfonia Pastorale di Beethoven e Le Sacre du printemps di Stravinskij: con questo programma musicale di grandissimo richiamo Myung-Whun Chung torna alla testa dell’Orchestra del Teatro La Fenice nei tre concerti in programma al Teatro La Fenice venerdì 15 dicembre 2023 ore 20.00 (turno S), sabato 16 dicembre 2023 ore 20.00 (diretta Rai Radio3) e domenica 17 dicembre 2023 ore 17.00 (turno U), nell’ambito della Stagione Sinfonica 2023-2024. Si tratta tra l’altro, per Chung e la Fenice, di un felicissimo anniversario: proprio vent’anni fa, il 17 dicembre 2003, il pluripremiato maestro coreano dirigeva un dei concerti della settimana inaugurale per la riapertura della sala di Campo San Fantin dopo l’incendio.
Il programma si aprirà con la Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68 di Ludwig van Beethoven (1770-1827), un lavoro che, per volere del suo stesso autore, porta la celebre denominazione di Pastorale. E la partitura è, di fatto, un vero e proprio inno alla natura, una «voce che rivela l’armonia segreta del creato» – per usare le parole del musicologo Luigi Magnani –, ben lontana da qualsiasi intento banalmente descrittivo riconducibile alla cosiddetta ‘musica a programma’. In una nota del suo taccuino, Beethoven fu estremamente chiaro: «nessuna pittura, ma vi sono espresse le sensazioni che suscita nell’uomo il piacere della campagna, e sono rappresentati alcuni sentimenti della vita dei campi […] Più espressione di sensazioni che pittura». L’opera fu composta intorno al 1807-1808 ed eseguita per la prima volta nella famosa Accademia del 22 dicembre al Theater an der Wien di Vienna, un concerto vocale e strumentale nel quale debuttarono, tra gli altri, anche la Quinta Sinfonia e la Fantasia corale del musicista di Bonn.
Profondamente legato al tema della natura – ma con suggestioni musicali molto lontane dal classicismo beethoveniano – è anche il secondo brano in programma, Le Sacre du printemps (La sagra della primavera) di Igor Stravinskij (1882-1971). Quando debuttò, il 29 maggio 1913, al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, con la coreografia di Vaslav Nijinsky e le scene e i costumi di Nicholas Roerich, la rappresentazione suscitò un vero e proprio ‘scandalo’, scatenando addirittura una rissa in sala. Le reazioni furono a dir poco contraddittorie, tra chi, come Maurice Ravel, gridava al genio e chi se ne andava schifato da quel ‘rumore’. Certo è che la serata fu indimenticabile e che la presentazione al pubblico di quel balletto, interpretato sulla scena dai Balletti Russi, decretò la fine di un’epoca, l’archiviazione delle forme musicali romantiche e l’inizio della modernità in musica.
In occasione del primo concerto diretto da Myung-Whun Chung, si rinnoverà il consueto appuntamento con le conferenze di approfondimento della Stagione Sinfonica: il concerto di venerdì 15 dicembre 2023 sarà infatti preceduto da un incontro a ingresso libero con il musicologo Roberto Mori, che dalle 19.20 alle ore 19.40 illustrerà il programma musicale nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice.
I biglietti per il concerto (da € 15,00 a € 130,00) sono acquistabili nella biglietteria del Teatro La Fenice e nei punti vendita Eventi Venezia Unica, tramite biglietteria telefonica (+39 041 2722699) e biglietteria online su www.teatrolafenice.it.
Main partner della Stagione è Intesa Sanpaolo.
Myung-Whun Chung
Nato in Corea, inizia l’attività musicale come pianista, debuttando all’età di sette anni, a ventun anni vince il secondo premio al Concorso Pianistico Čajkovskij di Mosca. Frequenta negli usa i corsi di perfezionamento al Mannes College e successivamente alla Juilliard School di New York, nel 1979 diviene assistente di Carlo Maria Giulini alla Los Angeles Philharmonic dove nel 1981 è nominato direttore associato. Dal 1984 al 1990 è direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica della Radio di Saarbrüken, dal 1987 al 1992 direttore principale invitato del Teatro Comunale di Firenze, tra il 1989 e il 1994 direttore musicale dell’Opéra de Paris-Bastille e, dal 1997 al 2005, direttore principale dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Nel 1995 fonda la Asia Philharmonic, formata dai migliori musicisti di otto Paesi asiatici. Nel 2005 è nominato direttore musicale della Seoul Philharmonic Orchestra e nel 2016 direttore musicale onorario della Tokyo Philharmonic Orchestra. Dal 2011 è direttore ospite principale della Dresden Staatskapelle.
Dal 2000 al 2015 è stato direttore musicale dell’Orchestre Philharmonique de Radio France, di cui dal 2016 è direttore onorario. Nel 2023 è stato nominato direttore emerito della Filarmonica della Scala. Ha diretto molte delle orchestre più prestigiose del mondo, fra cui i Berliner e i Wiener Philharmoniker, il Concertgebouw di Amsterdam, le principali orchestre di Londra e di Parigi, l’Orchestra Filarmonica della Scala, la Bayerische Rundfunk, le orchestre sinfoniche di Boston e di Chicago, l’Orchestra della Metropolitan Opera di New York, la New York Philharmonic Orchestra e le orchestre sinfoniche di Cleveland e di Philadelphia. In Italia gli sono stati conferiti il Premio Abbiati e il Premio Toscanini. In Francia nel 1991 è stato nominato Artista dell’anno dal Sindacato professionale della critica drammatica e musicale francese e nel 1992 il Governo francese gli ha assegnato la Légion d’Honneur. Nel 1995 e di nuovo nel 2002 ha avuto il Premio Victoire de la Musique. Nel 2011 gli è stato conferito il titolo di Commadeur dans l’ordre des Arts et Lettres dal Ministro della Cultura Francese.
Nel luglio 2013 la Città di Venezia gli ha consegnato le chiavi della città per il suo impegno verso il Teatro La Fenice e la vita musicale della città e il Teatro La Fenice gli ha conferito il premio Una vita nella musica. Nel 2017 è stato nominato Commendatore Ordine della Stella d’Italia per il suo contributo alla cultura italiana e il 1 giugno 2022 il Presidente della Repubblica gli ha consegnato l’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel 2015 l’Associazione della critica musicale italiana gli ha assegnato il Premio Abbiati per l’opera Simon Boccanegra di Verdi (rappresentata alla Fenice) e per l’attività sinfonica con l’Accademia di Santa Cecilia e con l’Orchestra Filarmonica della Scala. Attualmente è direttore onorario di Tokyo Philharmonic Orchestra, Staatskapelle Dresden, Orchestre Philharmonique de Radio France. Parallelamente alla
sua attività musicale è impegnato in iniziative di carattere umanitario e di diffusione della musica classica tra le giovani generazioni, nonché di salvaguardia dell’ambiente. Ambasciatore del Programma delle Nazioni Unite per il Controllo internazionale della droga (undcp), nel 1995 è stato nominato Uomo dell’anno dall’unesco e l’anno successivo il Governo della Corea gli ha conferito il Kumkuan, il più importante riconoscimento in campo culturale, per il suo contributo alla vita musicale coreana. È attualmente ambasciatore onorario per la Cultura della Corea del Sud, il primo nella storia del Governo del suo Paese. Chung e i musicisti dell’Orchestra Philharmonique de Radio France sono stati nominati nel 2007 Ambasciatori dell’unicef e nel 2008 il direttore ha ricevuto l’incarico di Goodwill Ambassador dall’unicef come riconoscimento per il suo impegno a favore dell’infanzia. Nel 2012 è riuscito a riunire, per la prima volta per un concerto alla Salle Pleyel a Parigi, la Unhasu Orchestra della Corea del Nord e la Orchestre Philharmonique de Radio France.