UNA SETTIMANA DI MUSICA E TEATRO CON FONDAZIONE ARENA

Dal 22 al 27 gennaio, dieci appuntamenti tra opera, concerti, spettacoli per bambini e famiglie

La spassosa opera Falstaff ossia le tre burle torna in scena il 22, 24 e 26 gennaio con un cast affiatato di giovani artisti diretti da Francesco Ommassini, con la regia di Paolo Valerio

In settimana debuttano gli spettacoli di Arena Young in Sala Filarmonica: dal 22 al 25 gennaio, cinque recite di Baby Mozart dedicate ai più piccoli, già esaurite, compresa la replica di sabato per le famiglie

Domenica 26 in Sala Maffeiana, tredici professori dell’Orchestra di Fondazione Arena danno vita alle serenate di Mozart e Salieri con la Gran Partita per la rassegna da camera Musei in Musica

In attesa dell’inaugurazione della Stagione Sinfonica, lunedì 27 gennaio Fondazione Arena offre alla città il Concerto per il Giorno della Memoria

Dopo i successi dell’ultimo weekend, con la proiezione del film Amadeus e la prima di Falstaff, prosegue il ricco cartellone di Fondazione Arena di Verona che propone, dal 22 al 27 gennaio, ben dieci appuntamenti, tra spettacoli e concerti per grandi e piccini, sia al Teatro Filarmonico che nelle adiacenti sale Maffeiana e Filarmonica. Eventi in dialogo con la città e inseriti nel programma del Festival Mozart a Verona 2025.

Una settimana nel segno di Mozart e Salieri, una dualità stimolante per scoprire musiche e opere dei due compositori.

FALSTAFF ossia Le tre burle

L’opera comica di Salieri (1799) è lo stesso titolo che aprì il ricostruito Teatro Filarmonico esattamente cinquant’anni fa. E, ieri, domenica 19 gennaio, per l’inaugurazione Lirica 2025, è stata salutata da un caloroso successo di un folto e divertito pubblico. L’opera è andata in scena all’indomani di un altro debutto al Teatro Filarmonico: quello del film Amadeus di Milos Forman, proiettato sabato scorso nella versione director’s cut in lingua originale, grazie alla collaborazione con il Circolo del Cinema veronese. Due iniziative diverse che esemplificano la ricchezza di proposte artistiche, culturali e formative di Fondazione Arena per il 2025, come i dieci appuntamenti che si terranno nei prossimi giorni.

Falstaff è in scena al Filarmonico in una produzione tutta nuova, con la regia dello shakespeariano e veronese Paolo Valerio, autore anche dei costumi settecenteschi realizzati dall’Atelier Nicolao, scene e projection design di Ezio Antonelli, luci di Claudio Schmid per un’atmosfera veneziana, libertina e rococò. Il cast di giovani talenti è diretto, con i complessi artistici e tecnici areniani, da Francesco Ommassini. Protagonista mattatore è Giulio Mastrototaro, decaduto dongiovanni che insidia le signore Ford e Slender, Gilda Fiume e Laura Verrecchia, già sposate rispettivamente con Marco Ciaponi e Michele Patti. Completano il cast Eleonora Bellocci (Betty) e Romano Dal Zovo (Bardolf).

Il recupero di quest’opera divertente e pregiata è avvalorato dalla sua prima esecuzione in edizione critica, prodotta da Fondazione Arena con Casa Ricordi.

Repliche mercoledì 22 gennaio alle 19, venerdì 24 gennaio alle 20, domenica 26 gennaio alle 15.30. È ancora possibile acquistare abbonamenti, nuovi carnet e biglietti singoli per ogni data al link https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico, alla Biglietteria dell’Arena e, due ore prima di ogni recita, alla Biglietteria stessa del Teatro Filarmonico in via Mutilati.

PRELUDI

Per la rassegna Andiamo a teatro, il mondo della scuola può assistere alle rappresentazioni infrasettimanali al Teatro Filarmonico partecipando al Preludio un’ora prima dello spettacolo: un’introduzione alla trama, ai personaggi e al linguaggio del teatro in musica, a cura di Fondazione Arena, nella prestigiosa Sala Maffeiana, mercoledì 22 gennaio alle ore 18 e venerdì 24 gennaio alle ore 19. Info e prenotazioni: Area Formazione e Promozione Scuole scuola@arenadiverona.it – tel. 045 8051933.

BABY MOZART k1 k2 k3… stella!  

Questa settimana prende il via anche la rassegna Il Teatro si racconta, all’interno della programmazione Arena Young, progetto formativo dedicato alle scuole e ai giovani. Il primo spettacolo è Baby Mozart K1 K2 K3… stella! coprodotto con Fucina Culturale Machiavelli, rivolto alle Scuole dell’Infanzia e Primarie. A partire dalle prime composizioni per tastiera scritte a soli cinque anni, i piccoli spettatori vengono accompagnati da Wolfgang e dalla sorella Nannerl in un viaggio musicale attraverso le emozioni. I protagonisti giocano e immaginano mondi, interagendo col ritratto animato del padre Leopold. Già esaurite le quattro repliche pe le scuole dei giorni 22 e 23 gennaio. Sold-out anche la rappresentazione di sabato 25 gennaio pomeriggio aperta ai piccoli dai 3 agli 8 anni accompagnati dalle loro famiglie.

MUSEI IN MUSICA

Domenica 26 gennaio in Sala Maffeiana alle 11 torna Musei in Musica, la rassegna da camera di Fondazione Arena in collaborazione con Palazzo Maffei, Comune di Verona e Accademia Filarmonica. Il concerto sarà dedicato alla Serenata n. 10 di Mozart detta “Gran Partita” per la ricchezza dell’organico (dodici fiati tra oboi, clarinetti, corni, fagotti, corni di bassetto e un contrabbasso) e l’ampiezza della composizione, fra gli autentici capolavori del genio di Salisburgo. A precederla, una perla quasi sconosciuta di Antonio Salieri, l’Armonia per un Tempio della Notte. Durata complessiva di un’ora circa; biglietti da 10 euro, che danno la possibilità di visitare nei giorni successivi Palazzo Maffei o, a scelta, il Museo degli Affreschi G.B. Cavalcaselle.

CONCERTO PER IL GIORNO DELLA MEMORIA

Lunedì 27 gennaio, alle 15.30 in Sala Filarmonica, Fondazione Arena offre alla città un concerto da camera con la proiezione del documentario The Lady in Number 6, all’interno del programma ufficiale delle celebrazioni cittadine per il Giorno della Memoria e a 80 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale. Ingresso libero da via Roma 1, fino ad esaurimento posti.

Anche la settimana prossima proseguirà nel segno di Mozart, cui è dedicata l’inaugurazione Sinfonica di venerdì 31 gennaio al Teatro Filarmonico con il concerto corale Mozart Grande Messa diretto dal maestro Enrico Onofri.

BCC Veneta rinnova il suo legame con Fondazione Arena di Verona anche per il 2025, confermandosi main sponsor della Stagione Artistica del Teatro Filarmonico.

BIGLIETTERIA ARENA DI VERONA

Via Dietro Anfiteatro 6/b, 37121 Verona

Aperta da lunedì a venerdì 10.30-16.00 | sabato 9.15-12.45

Tel. 045 8005151

BIGLIETTERIA TEATRO FILARMONICO

Via dei Mutilati 4/k, 37121 Verona

Aperta due ore prima dello spettacolo Tel 045 8002880

FALSTAFF, L’OPERA RITROVATA DI SALIERI FESTEGGIA I 50 ANNI DEL TEATRO FILARMONICO

La commedia di Shakespeare musicata da Salieri va in scena a Verona in una nuova produzione firmata da Paolo Valerio con Orchestra, Coro e Tecnici areniani e un cast di giovani artisti diretti da Francesco Ommassini.

Il titolo, lo stesso scelto per la riapertura postbellica del Teatro Filarmonico proprio 50 anni fa, è presentato per la prima volta in edizione critica Ricordi e celebra i 200 anni dalla scomparsa del compositore legnaghese

Giovedì 16 gennaio alle 18, in Sala Filarmonica, l’opera viene presentata al pubblico in un incontro gratuito con la musicologa e docente Elena Biggi Parodi, curatrice dell’edizione critica

FALSTAFF

ossia Le tre burle ·   di Antonio Salieri

domenica 19 gennaio ore 15.30

mercoledì 22 gennaio ore 19.00

venerdì 24 gennaio ore 20.00

domenica 26 gennaio ore 15.30

Teatro Filarmonico di Verona

Fondazione Arena di Verona celebra 50 anni d’opera al Teatro Filarmonico riproponendo, a distanza di mezzo secolo, il titolo che inaugurò la prima Stagione artistica nel 1975, ma con uno spettacolo tutto nuovo e in edizione critica. Domenica 19 gennaio alle 15.30 si alza il sipario su Falstaff ossia Le tre burle, opera comica di Antonio Salieri,nato a Legnago e divenuto compositore alla corte imperiale di Vienna. Una gemma del teatro musicale da riscoprire, grazie alla regia dell’esperto shakespeariano Paolo Valerio, con scene di Ezio Antonelli e luci di Claudio Schmid, in una lettura settecentesca e frizzante, con un cast di giovani talentuosi e i complessi artistici di Fondazione Arena diretti da Francesco Ommassini. Repliche mercoledì 22 gennaio alle 19, venerdì 24 alle 20, domenica 26 alle 15.30.

Dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, Verona dovette attendere la ricostruzione del Teatro, per mano dell’Accademia Filarmonica, prima di rivedere l’opera sul principale palcoscenico al coperto della città. Era il 1975 e, per i 150 anni dalla morte di Salieri, andò in scena Falstaff: inaugurazione lirica del Teatro e vera e propria riscoperta, che fece circolare l’allestimento in numerose città, prima di tornare a Verona nel 1981. Da allora molti passi avanti si sono fatti nella rivalutazione di Salieri e della sua arte, liberi dalla leggendaria rivalità col coevo Mozart, immortalata in prosa da Puškin e al cinema da Amadeus. Cinquant’anni dopo, per il bicentenario salieriano, Falstaff va in scena per la prima volta in edizione critica, prodotta da Fondazione Arena, edita da Casa Ricordi e a cura di Elena Biggi Parodi, musicologa, titolare della cattedra di Storia e storiografia della musica al Conservatorio di Parma e critico musicale cui si deve la riscoperta di numerosi scritti del compositore, del quale ha già pubblicato il catalogo completo delle opere.

Salieri, nato nel 1750 da commercianti di Legnago, da sempre votato alla musica, fu notato a Venezia da Florian Leopold Gassmann, compositore alla corte degli Asburgo, che lo portò con sé come allievo a Vienna. Qui il giovane veronese conquistò anche la fiducia dell’Imperatore, che lo nominò Hofkapellmeister dopo il suo maestro. In questo ruolo amministrò fino alla morte (esattamente duecento anni fa) il patrimonio musicale di corte, i musicisti, le esecuzioni e il repertorio, fornendo in prima persona nuove composizioni in ogni genere, tra cui serenate, sinfonie, concerti, inni, messe, opere serie e buffe. A Vienna Salieri fu anche un ricercato insegnante: fra i suoi allievi, che spesso citarono il proprio maestro con dediche o variazioni di temi dalle sue opere, si annoverano Beethoven, Cherubini, Czerny, Hummel, Liszt, Meyerbeer, Schubert. 

Falstaff fu scritta nel 1799 per il Teatro di Porta Carinzia (sede di storici debutti da Mozart a Offenbach, passando per Beethoven, Chopin e Donizetti), su libretto di Carlo Prospero Defranceschi. È un’opera fra le più mature tra le circa quaranta firmate da Salieri. Partendo dalla celebre commedia shakespeariana Le allegre comari di Windsor, il compositore condensa abilmente i numerosi personaggi in poche essenziali figure, conservando la trama dell’originale e combinandole con le esigenze convenzionali dei ruoli dell’epoca. Il risultato è originale e la commedia procede speditamente con un’estremamente moderna successione di scene e numeri musicali in continuità, includendo tutte e tre le burle di Shakespeare (ridotte invece a due dal più celebre Falstaff verdiano del 1893). Un successo per l’opera italiana buffa anche in terra viennese, che Salieri omaggiò con una aria in lingua tedesca, spiritosamente inserita nell’azione.

Protagonista è il nobile decaduto sir John Falstaff, carattere larger-than-life, a caccia di piaceri culinari e sostegni economici. Sir John tenta di sedurre due donne sposate, le quali, a dispetto dei rispettivi mariti, ordiscono tre finti appuntamenti per Falstaff, umiliandolo in pubblico altrettante volte. Partendo dall’indomita energia del protagonista, Casanova nello spirito, ma meno nel fisico, il regista Paolo Valerio ha curato una cornice veneziana e rococò, l’ambiente libertino per eccellenza ed epoca della scrittura dell’opera comica. Questo mondo rivive con le scene e il projection design di Ezio Antonelli, le luci di Claudio Schmid e un affiatato cast di giovani talenti dell’opera: nel ruolo del titolo, Giulio Mastrototaro “insidia” Gilda Fiume, mrs. Ford, e Laura Verrecchia, mrs. Slender, ad insaputa dei mariti (dalle parti altrettanto esigenti vocalmente) di Marco Ciaponi e Michele Patti. Completano il cast la cameriera Betty di Eleonora Bellocci e il servitore Bardolf di Romano Dal Zovo. L’inarrestabile azione scenica è resa ancor più vivace dai numerosi mimi coordinati da Daniela Schiavone. L’Orchestra di Fondazione Arena e il Coro preparato da Roberto Gabbiani sono diretti dal maestro veneziano Francesco Ommassini. L’opera è inserita nel programma di Mozart a Verona 2025, Festival diffuso in tutta la città.

Falstaff inaugura la Stagione Lirica 2025, ricca di capolavori rari e titoli in prima esecuzione assoluta al Teatro Filarmonico: è ancora possibile acquistare abbonamenti, nuovi carnet e biglietti singoli per ogni data al link https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico, alla Biglietteria dell’Arena e, due ore prima di ogni recita, alla Biglietteria stessa del Teatro Filarmonico in via Mutilati.

FALSTAFF

Falstaff, ossia Le tre burle. Opera comica in due atti di Antonio Salieri

Libretto di Carlo Prospero Defranceschi dalla commedia Le Allegre comari di Windsor di William Shakespeare

Prima esecuzione dell’edizione critica a cura di Elena Biggi Parodi, Casa Ricordi, Milano

Direttore Francesco Ommassini

Regia e costumi Paolo Valerio

Assistente alla regia Giulia Bonghi

Scene e projection desgin Ezio Antonelli

Assistenti a scene e projection design Matteo Semprini, Livio Savini

Lui Claudio Schmid

Movimenti mimici Daniela Schiavone

Domenica 19 gennaio ore 15.30 turno A

Mercoledì 22 gennaio ore 19.00 turno C

Venerdì 24 gennaio ore 20.00 turno D

Domenica 26 gennaio ore 15.30 turno B

                    INTERPRETI:
Sir John FALSTAFF, cavaliere attempato

                                            in disordine per la cattiva condotta          Giulio Mastrototaro

                  Mrs. Ford, donna d’allegro umore, moglie di       Gilda Fiume

    Mr. Ford, ricco negoziante, marito geloso, e compare di       Marco Ciaponi

           Mr. Slender, ricco mercante e marito indolente di       Michele Patti

              Mrs. Slender, donna d’umore piuttosto brusco       Laura Verrecchia

                                   Bardolf, servitore di sir Falstaff       Romano Dal Zovo

                                       Betty, cameriera di Ms. Ford       Eleonora Bellocci

                                                                     Mimi       Jessica Aiello, Francesca Benedetti, Francesco Saverio Cifaldi,

                                                                                                              Maria Novelle Della Martira, Elisabetta Di Chiara,

                                                                                                              Matilde Ferrari, Giampaolo Gobbi, Paolo Lupo, Matteo Vignati,

                                                                                                              Alessandra Odoardi, Francesco Pacelli, Daniele Palumbo

Orchestra, Coro e Tecnici di Fondazione Arena di Verona

Maestro del Coro Roberto Gabbiani

Direttore Allestimenti Scenici Michele Olcese

Clavicembalo / basso continuo Federico Brunello

Nuova produzione di Fondazione Arena

Omaggio all’evento inaugurale del 1975

All’interno del Festival Mozart a Verona 2025

Tempi di spettacolo

Atto I 80’ circa · intervallo · Atto II 70’ circa

INCONTRO DI APPROFONDIMENTO APERTO AL PUBBLICO

Nuova stagione e nuova sede per gli incontri gratuiti di approfondimento, in collaborazione con Accademia Filarmonica di Verona: Falstaff sarà presentato al pubblico giovedì 16 gennaio alle 18 nella prestigiosa Sala Veranda dell’Accademia Filarmonica (via Mutilati 4) dalla curatrice dell’edizione critica Elena Biggi Parodi. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

APPUNTAMENTI PER GIOVANI E STUDENTI

Con Falstaff prende il via anche la programmazione 2025 di Arena Young: spettacoli, incontri e iniziative per bambini, studenti, famiglie, personale di scuole, università, accademie. L’opera debutta infatti con l’Anteprima riservata a studenti e giovani,venerdì 17 gennaio alle ore 16, preceduto da una presentazione dedicata.

Per la rassegna Andiamo a teatro, il mondo della scuola potrà assistere alle rappresentazioni infrasettimanali al Filarmonico partecipando al Preludio un’ora prima dello spettacolo: un’introduzione alla trama, ai personaggi e al linguaggio del teatro in musica, a cura di Fondazione Arena, nella prestigiosa Sala Maffeiana, mercoledì 22 gennaio alle ore 18 e venerdì 24 gennaio alle ore 19.

Info e prenotazioni: Area Formazione e Promozione Scuole scuola@arenadiverona.it – tel. 045 8051933.

BIGLIETTERIA ARENA DI VERONA

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Aperta da lunedì a venerdì 10.30-16.00 | sabato 9.15-12.45

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Aperta due ore prima dello spettacolo

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Call center (+39) 045 8005151

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Punti vendita TicketOne.it

FONDAZIONE ARENA DI VERONA TRACCIA LA NUOVA VIA DELL’ORIENTE

Dopo il successo di Turandot a Seoul, di nuovo in tour in India e Thailandia

12 novembre – Royal Opera House di Mumbai

14 novembre – Yamaha Music Hall di Bankok

Una nuova Via dell’Oriente per l’Opera e per il Canto lirico italiano, patrimonio dell’umanità. A poche settimane dal successo di Turandot a Seoul, Fondazione Arena prosegue sulla rotta asiatica in qualità di portabandiera del Made in Italy.

E sbarca per la primissima volta in India, a Mumbai, per poi proseguire verso Bangkok, in Thailandia.

Domani, martedì 12 novembre, alla Royal Opera House di Mumbai, i soprani Eleonora Bellocci e Caterina Marchesini, il tenore Galeano Salas e il baritono Giulio Mastrototaro, accompagnati al pianoforte dal Sovrintendente di Fondazione Arena Cecilia Gasdia, ripercorreranno le più belle arie di Verdi e Puccini.

Un ‘assaggio’ del Festival areniano 2025 per un pubblico di stakeholder interessati ad uno dei prodotti del Made in Italy per eccellenza: l’opera lirica. Partner dell’evento sono le sedi di Mumbai di Consolato italiano, Enit Italia e Istituto italiano di Cultura, così come la Regione Veneto. Sarà presente anche Bauli, Gruppo che già sostiene l’Arena con il progetto di fundraising 67 Colonne, presente in India con una sede a Baramati.

Giovedì 14 novembre, Fondazione Arena si sposterà al Yamaha Music Hall di Bangkok per presentare il 102° Arena di Verona Opera Festival al pubblico thailandese. L’evento è realizzato con l’Ambasciata d’Italia a Bangkok e la Regione Veneto, e il supporto dellefederazioni Muaythai italiana e thailandese che l’anno prossimo vedranno proprio Verona capitale della disciplina sportiva e sede del più importante evento mondiale di Muaythai.

Le attività promozionali di Fondazione Arena di Verona, che negli ultimi anni hanno interessato USA e Nord Europa, si stanno intensificando anche nei paesi orientali, che registrano un incremento dei flussi turistici verso il nostro Paese.

Dall’ultimo report della Camera di Commercio indiana in Italia, ad esempio, emerge come il turismo indiano verso il nostro Paese, costituito da persone ‘altospendenti’, dopo aver raggiunto il picco nel 2023, abbia registrato un aumento del 29% sulle ricerche di pernottamenti estivi già nei primi mesi del 2024.

Anche la presenza turistica tahilandese è oramai matura come testimoniato dai dati diffusi dall’Osservatorio economico italiano che sottolinea come l’Italia e in particolare le sue città d’arte siano destinazione sempre più gettonata non sono dai ceti medio-alti della società thailandese ma anche dai cosiddetti “gruppi incentive”, ovvero i viaggi premio organizzati da importanti  società, come  banche, assicurazioni e gruppi industriali, per i propri dipendenti o stakeholder, che sempre più spesso scelgono l’Italia come destinazione preferita.

Boito, Puccini, Rossini, Hertel: ecco la Stagione lirica e di balletto 2024 del Teatro Lirico di Cagliari

La Stagioni concertistica, lirica e di balletto 2024 del Teatro Lirico di Cagliari, sono state presentate questa mattina, nella Media Factory, dal Sovrintendente Nicola Colabianchi e dall’Assessore all’innovazione tecnologica, ambiente e politiche del mare del Comune di Cagliari Alessandro Guarracino:

La Stagione lirica e di balletto 2024 vuole essere un sentito e rispettoso omaggio del Teatro Lirico di Cagliari all’arte immensa che ci ha lasciato il maestro Giacomo Puccini, in occasione del centenario della sua scomparsa.

Ecco quindi che due fra i suoi popolarissimi capolavori sono il fulcro della nostra rassegna musicale, anche se la stessa viene inaugurata, come consuetudine, da un titolo raro che quest’anno è il monumentale Nerone di Arrigo Boito che vedeva la luce proprio nello stesso 1924.

A queste opere si aggiungono un allestimento coloratissimo e spassosissimo dell’Italiana rossiniana e La fille mal gardée uno dei balletti classici di più rara esecuzione.

La Stagione concertistica 2024 prevede 5 concerti sinfonico-corali, 3 sinfonici e 4 cameristici con dei graditissimi debutti a Cagliari ed altrettanto graditi ritorni sul nostro palcoscenico e con dei programmi musicali talvolta ricercati talaltra popolari ma mai banali.

Entrambe le Stagioni dureranno, solo per quest’anno, da gennaio/febbraio fino a luglio, dal momento che, a partire dalla successiva (2024-2025), queste seguiranno una diversa calendarizzazione iniziando in settembre/ottobre per concludersi nella primavera inoltrata dell’anno seguente. Questo per uniformarci agli altri teatri nazionali ed internazionali ed avere con loro un rapporto artistico e cronologico omogeneo.

Un “anno zero” importante, quindi, per la nostra Fondazione, per i suoi lavoratori, ma soprattutto per l’affezionato pubblico che invito al sostegno, alla presenza e al consueto calore per un reciproco scambio di emozioni.” Nicola Colabianchi

Venerdì 9 febbraio alle 20.30 si alza il sipario sulla Stagione lirica e di balletto 2024 del Teatro Lirico di Cagliari. Una stagione sempre molto attesa dal numeroso pubblico che anche quest’anno assume un valore aggiunto e un carattere di ripresa ancora più importanti e che, nonostante la breve durata, propone un ricco cartellone di opere e balletti. Nello specifico sono previste quattro opere ed un balletto per gli otto turni di abbonamento (oltre alle recite mattutine rivolte a scuole e famiglie), a dimostrazione della continua crescita della produzione e delle alzate di sipario. I titoli delle quattro opere, di cui una nuova produzione del Teatro Lirico di Cagliari, sono: Nerone, Tosca, L’Italiana in Algeri, Madama Butterfly e il classico La fille mal gardée per il balletto.

Anche la Stagione 2024 è tesa a valorizzare la grande Opera italiana con tre fra i più significativi compositori dell’Ottocento e Novecento: Rossini, Puccini e Boito. Un cartellone di equilibrio tra la musica di repertorio e quella più “nascosta” e sconosciuta, alla quale il Teatro Lirico di Cagliari pone sempre molta attenzione nel rendersi attivo nella sua promozione culturale e non solo nella sua tutela e salvaguardia. La novità assoluta riguarda la figura di Arrigo Boito, insigne compositore, librettista e letterato che aderì al movimento della Scapigliatura e firmò soltanto due opere liriche: Mefistofele, una fra le più note e amate nel secolo scorso e che oggi merita una giusta riscoperta, e Nerone. Un’occasione unica per il pubblico cagliaritano che potrà, in soli quattro mesi (novembre 2023/febbraio 2024), ascoltare entrambe le opere ed apprezzare i due nuovi allestimenti scenici, in un immaginario viaggio fra il grandioso dramma musicale di matrice letteraria (Faust di Goethe) e il monumentale affresco storico dai tratti spiccatamente decadentistici.

Dopo le inaugurazioni dedicate alla musica del Novecento italiano (La campana sommersa nel 2016 e La bella dormente nel 2017, entrambe di Respighi, Turandot di Busoni nel 2018, Palla de’ Mozzi di Marinuzzi nel 2020, Cecilia di Refice nel 2022, Gloria di Cilea nel 2023), la Stagione 2024 vede un’altra preziosa rarità musicale questa volta di Arrigo Boito (Padova, 1842 – Milano, 1918) che viene eseguita per la prima volta in Sardegna: Nerone, tragedia in quattro atti, su libretto proprio. La seconda ed ultima opera composta da Arrigo Boito che la lasciò incompiuta e che viene completata da Antonio Smareglia e Vincenzo Tommasini, viene rappresentata per la prima volta il 1° maggio 1924 al Teatro alla Scala di Milano (direttore Arturo Toscanini), ed ottiene, per l’epoca, uno straordinario successo (“il più grande evento artistico dell’anno” scrissero all’epoca), anche se presto uscirà dal repertorio dei teatri ed è ormai raramente eseguita (l’ultima esecuzione in Italia risale al 1975 all’Auditorium Rai di Torino, diretta da Gianandrea Gavazzeni).

Nerone viene rappresentato dal 9 al 18 febbraio, in un nuovo allestimento del Teatro Lirico di Cagliari. Sul podio c’è il maestro Francesco Cilluffo (Torino, 1979), direttore e compositore, tra i giovani musicisti italiani più seguiti dalla critica, già applaudito a Cagliari nel febbraio 2023, in occasione dell’inaugurazione della Stagione lirica con Gloria, mentre la regia è firmata da Fabio Ceresa (Rivolta d’Adda, 1981), apprezzato librettista e regista al suo debutto a Cagliari, e che, fra l’altro, ha curato, nel 2015, il libretto per La Ciociara di Marco Tutino, eseguita al Teatro Lirico di Cagliari nel 2017.

Nel ruolo dell’imperatore romano protagonista dell’opera si alternano Amadi Lagha e Konstantin Kipiani, mentre in quello di Simon Mago cantano Franco Vassallo e Abramo Rosalen e in quello di Asteria Valentina Boi e Rachele Stanisci.

Cinquantasei anni trascorsero tra il primo segnale del progetto Nerone (una lettera di Boito al fratello Camillo del 19 aprile 1862) e la morte del suo autore, che lasciò l’opera incompleta nell’orchestrazione. Un enorme arco di tempo, che probabilmente non ha eguali nella storia dell’opera e che la dice lunga sui problemi e sulle incertezze che caratterizzarono il Boito post-Mefistofele. In questi cinquantasei anni Boito mise a punto un’impressionante mole di materiale preparatorio (abbozzi musicali, appunti e iconografia su scene e costumi, schede su personaggi e situazioni drammatiche, taccuini di lessico e metrica e persino un intero trattato di armonia concepito ad hoc), utilizzando fra l’altro, in maniera capillare, un’amplissima bibliografia, che va dai più importanti storici latini (Tacito, Svetonio) fino agli studiosi del suo tempo (Renan, Mommsen). L’opera, progettata originariamente in cinque atti, fu ridotta a quattro negli anni Dieci, dopo la pubblicazione della tragedia in versi (1901), nella quale è presente anche il quinto atto. Al completamento dell’orchestrazione lavorarono Tommasini e Smareglia, sotto la supervisione di Toscanini, che fu anche il direttore della prima rappresentazione. Lo sfarzosissimo allestimento del Nerone, con le scene e i costumi disegnati da Lodovico Pogliaghi seguendo le minuziose indicazioni lasciate da Boito stesso, fu uno dei massimi esiti della scenotecnica scaligera del primo Novecento.

Il secondo appuntamento con l’opera, in scena dal 15 al 24 marzo, è con Tosca, melodramma in tre atti su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, tratto dal dramma La Tosca di Victorien Sardou, e musica di Giacomo Puccini (Lucca, 1858 – Bruxelles, 1924), assente da Cagliari dal 2019.

È il primo dei due omaggi che il Teatro Lirico di Cagliari rivolge alla memoria del maestro Puccini, in occasione del Centenario della sua scomparsa.

Si tratta della ripresa di un coinvolgente allestimento del Teatro Lirico di Cagliari, la cui regia è curata dal fiorentino Pier Francesco Maestrini che, a Cagliari, ha firmato Turandot di Puccini (con le scene di Pinuccio Sciola), La campana sommersa di Respighi, Rigoletto di Verdi e, appunto nel marzo 2019, Tosca.

La direzione musicale è affidata a Beatrice Venezi (Lucca, 1990), una delle giovani rivelazioni della scena internazionale che ritorna a Cagliari dopo l’enorme successo di pubblico ottenuto lo scorso maggio/giugno con La Traviata. A lei spetta il compito di dirigere l’Orchestra, il Coro del Teatro Lirico di Cagliari e il Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari nel capolavoro del geniale compositore toscano.

Il cast d’interpreti è composto da: Veronika Dzhioeva (Floria Tosca); Murat Karahan (Mario Cavaradossi); Dalibor Jenis/Ivan Inverardi (Il barone Scarpia).

Un gradito ritorno per il pubblico cagliaritano del celeberrimo ed amatissimo melodramma di Giacomo Puccini, la cui prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900: l’opera è ricca di effetti scenici a tinte forti, di particolari realistici, di passioni elementari espresse da motivi energici e melodie impetuose, ed è indubbiamente tra le più rappresentative e popolari del repertorio verista. Accanto ai due protagonisti, Tosca e Cavaradossi, si delinea la figura di Scarpia, motore del dramma, prima grande parte scritta da Puccini per una voce baritonale.

La vicenda, ambientata a Roma nel giugno 1800, si sviluppa, nell’arco di una sola giornata, in tre celebri ed affascinanti monumenti: la Basilica di Sant’Andrea della Valle (atto I), Palazzo Farnese (atto II) e Castel Sant’Angelo (atto III). L’amore passionale e sincero che unisce Floria Tosca, celebre cantante, a Mario Cavaradossi, pittore d’idee liberali, viene usato dal barone Scarpia, capo della polizia, a suo favore («L’uno al capestro, l’altra fra le mie braccia…», atto I). Si innesca, così, un dramma della gelosia e dell’inganno che, irrimediabilmente, condurrà al tragico epilogo: Scarpia, dopo aver firmato la condanna a morte di Cavaradossi, viene pugnalato da Tosca che, dopo aver assistito alla finta/vera fucilazione dell’amante, si lancia da Castel Sant’Angelo.

Dal 3 al 12 maggio, ritorna, dopo ventisette anni (l’ultima edizione risale al 1997), uno dei capolavori buffi più popolari e amati: L’Italiana in Algeri, dramma giocoso in due atti su libretto di Angelo Anelli e musica di Gioachino Rossini (Pesaro, 1792 – Parigi, 1868). L’allestimento, del 2009, arriva dal Teatro Regio di Torino, ed è firmato, per la regia, da Vittorio Borrelli (Torino, 1959), acuto interprete soprattutto del Cigno di Pesaro, il compositore che più ha diretto durante la sua carriera.

Il cast vede, quali raffinati ed espressivi protagonisti: Teresa Iervolino/Anna-Doris Capitelli (Isabella), Maharram Huseynov (Mustafà), Bogdan Mihai/Chuan Wang (Lindoro), Giulio Mastrototaro/Vincenzo Taormina (Taddeo).

Certamente graditissimo sarà il ritorno sul podio di Jan Latham-Koenig (Regno Unito, 1953), che diresse una sola volta a Cagliari, all’Auditorium del Conservatorio, nell’aprile 1988. Maestro di levatura internazionale dalla carriera stellare ed ampia che comprende un repertorio vastissimo di musica sinfonica e lirica, oltre 50 registrazioni, la direzione delle maggiori orchestre mondiali, la fondazione di nuovi complessi e la direzione artistica di prestigiosi teatri quali, attualmente, il Colòn di Buenos Aires.

Se la manciata di giorni che Gioachino Rossini, poco più che ventenne, impiegò per comporre L’Italiana in Algeri è forse una leggenda teatrale, certo è che il ritmo vivacissimo della musica che scandisce e sottolinea le divertenti trovate drammaturgiche, insieme alla modernità del tema, fece subito entrare l’opera nel mito. Quasi certamente tratta da una storia vera, l’opera è un concentrato di vitalità, un gioioso ingranaggio musicale.

Il Bey Mustafà è stanco della moglie Elvira e vorrebbe ripudiarla dandola in sposa allo schiavo Lindoro: vuole prendere nel suo harem una donna italiana piena di carattere, e chi meglio dell’affascinante Isabella, appena naufragata sulle coste algerine? Ma il carattere vivace della donna, in realtà fidanzata di Lindoro, è davvero forte e indipendente, e Isabella saprà prendere per il naso tutti i suoi spasimanti in un gioco degli equivoci in cui alla fine trionfano l’intelligenza femminile e la fedeltà coniugale.

Un ammiratore d’eccezione come Stendhal definì il dramma giocoso «una follia organizzata e completa: la perfezione del genere buffo», e infatti il suo successo è ininterrotto dal 22 maggio 1813 a oggi: dal suo debutto, al Teatro San Benedetto di Venezia, l’opera non è mai uscita dal repertorio ed è oggi uno dei titoli rossiniani più rappresentati al mondo.

La Stagione lirica e di balletto riprende, dal 21 al 26 maggio (sette recite), con il ritorno della grande danza classica d’autore con un titolo tanto raro quanto coinvolgente che viene eseguito per la seconda volta a Cagliari (la prima fu nell’estate 1986 all’Anfiteatro Romano), nonostante la sua lunga ed articolata storia pluricentenaria: La fille mal gardée, balletto in due atti su musica di Peter Ludwig Hertel (Berlino, 1817-1899), nell’interpretazione del Corpo di Ballo e dei Solisti dell’Accademia Ucraina di Balletto e con la coreografia di Egor Scepaciov.

La fille mal gardée ha subìto nel tempo le più inimmaginabili modifiche nel titolo, nei nomi dei personaggi, nella coreografia e nella musica. Fu rappresentato la prima volta a Bordeaux nel 1789. È un’incantevole commedia che fa sorridere ed è proprio questo l’intento di tutti gli allievi dell’Accademia coinvolti nei vari ruoli sulle coreografie di Egor Scepaciov, direttore artistico dell’Accademia Ucraina di Balletto, in una versione appositamente creata per la tournée italiana.

La Stagione lirica e di balletto si conclude nei mesi estivi, a favore del pubblico di abbonati e dei numerosissimi turisti presenti nell’Isola, con un gradito ritorno, a distanza di tre anni dall’ultima rappresentazione (marzo 2021, in diretta televisiva e in streaming durante il lockdown) e sei dall’ultima con il pubblico in sala.

Si tratta di uno dei melodrammi più celebri, amati e popolari della storia della musica: Madama Butterfly, tragedia giapponese in tre atti su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, dal racconto Madame Butterfly di John Luther Long e dal dramma Madame Butterfly di David Belasco, su musica di Giacomo Puccini che viene rappresentato dal 28 giugno al 7 luglio per nove serate, di cui 8 in abbonamento e 1 fuori abbonamento.

L’affascinante allestimento originale arriva dal Teatro alla Scala (dove è andato in scena, per la prima volta, nel dicembre 1985/gennaio 1986 e poi fino al 2006-2007 per altre sei volte) ed attualmente è di proprietà del Teatro Lirico di Cagliari: si tratta di una messinscena di essenziale semplicità, con precisi riferimenti storici della tradizione nipponica, moderna, sobria e nel totale rispetto del dettato pucciniano che a Cagliari è firmata per la regia da Daniela Zedda da un’idea di Keita Asari, illustre regista cinematografico e teatrale nipponico (Tokyo, 1933-2018).

L’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico saranno guidati da Gianluca Martinenghi (Milano, 1968), bacchetta che ha affiancato alla direzione d’orchestra, anche importanti studi in musicologia e numerosi incarichi direttivi (attualmente è il Segretario artistico del Teatro Regio di Torino).

Nei quattro ruoli principali si alternano i cantanti: Marta Mari (Madama ButterflyCio-Cio-San); Carlo Ventre/Ragaa Eldin (F. B. Pinkerton); Devid Cecconi (Sharpless); Agostina Smimmero/Emilia Rukavina (Suzuki).

Rappresentata per la prima volta a Milano, al Teatro alla Scala, il 17 febbraio 1904, l’opera è ambientata a Nagasaki ed è incentrata sul personaggio di Butterfly, giovanissima geisha sedotta dal tenente americano Pinkerton, da lui abbandonata e infine suicida. Madama Butterfly può essere definita un monodramma in cui la musica analizza la storia interiore dell’unica protagonista, dall’ingenuità iniziale ai primi sospetti sul proprio destino, fino al terzo atto in cui domina assoluta sulla scena. Siamo davanti al dramma psicologico di una donna all’ombra della quale si muovono tutti gli altri personaggi, l’ancella Suzuki con delicata partecipazione, le pallide figure di Pinkerton e Sharpless e le macchiette di Goro e Yamadori. Attento all’atmosfera esotica del dramma, Puccini ricorse a ritmi e motivi giapponesi liberamente reinventati, nel massimo sforzo di ricostruzione ambientale di quell’estremo Oriente che, alla fine dell’Ottocento, aveva sostituito, nella moda letteraria e teatrale, le turcherie in voga nel Settecento ed in età rossiniana.

Tutti gli spettacoli vengono eseguiti dall’Orchestra e dal Coro, diretto da Giovanni Andreoli, del Teatro Lirico di Cagliari.

Stagione lirica e di balletto 2024

venerdì 9 febbraio, ore 20.30 – turno A

sabato 10 febbraio, ore 19 – turno G

domenica 11 febbraio, ore 17 – turno D

martedì 13 febbraio, ore 11 – Ragazzi all’opera!

mercoledì 14 febbraio, ore 20.30 – turno B

giovedì 15 febbraio, ore 19 – turno F

venerdì 16 febbraio, ore 11 – Ragazzi all’opera!

venerdì 16 febbraio, ore 20.30 – turno C

sabato 17 febbraio, ore 17 – turno I

domenica 18 febbraio, ore 17 – turno E

Nerone

tragedia in quattro atti

libretto e musica Arrigo Boito

personaggi e interpreti principali

Nerone Amadi Lagha/Konstantin Kipiani

Simon Mago Franco Vassallo/Abramo Rosalen

Asteria Valentina Boi/Rachele Stanisci

Rubria Deniz Uzun/Mariangela Marini

Fanuel Roberto Frontali/Leon Kim

Tigellino Dongho Kim/Alessandro Abis

maestro concertatore e direttore Francesco Cilluffo

Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari

maestro del coro Giovanni Andreoli

regia Fabio Ceresa

nuovo allestimento del Teatro Lirico di Cagliari

venerdì 15 marzo, ore 20.30 – turno A

sabato 16 marzo, ore 19 – turno G

domenica 17 marzo, ore 17 – turno D

martedì 19 marzo, ore 11 – Ragazzi all’opera!

mercoledì 20 marzo, ore 20.30 – turno B

giovedì 21 marzo, ore 19 – turno F

venerdì 22 marzo, ore 11 – Ragazzi all’opera!

venerdì 22 marzo, ore 20.30 – turno C

sabato 23 marzo, ore 17 – turno I

domenica 24 marzo, ore 17 – turno E

Centenario pucciniano

Tosca

melodramma in tre atti

libretto Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, dal dramma La Tosca di Victorien Sardou

musica Giacomo Puccini

personaggi e interpreti principali

Floria Tosca Veronika Dzhioeva

Mario Cavaradossi Murat Karahan

Il barone Scarpia Dalibor Jenis/Ivan Inverardi

maestro concertatore e direttore Beatrice Venezi

Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari

Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari

maestro del coro Giovanni Andreoli

maestro del coro di voci bianche Francesco Marceddu

regia Pier Francesco Maestrini

allestimento del Teatro Lirico di Cagliari

venerdì 3 maggio, ore 20.30 – turno A

sabato 4 maggio, ore 19 – turno G

domenica 5 maggio, ore 17 – turno D

martedì 7 maggio, ore 11 – Ragazzi all’opera!

mercoledì 8 maggio, ore 20.30 – turno B

giovedì 9 maggio, ore 19 – turno F

venerdì 10 maggio, ore 11 – Ragazzi all’opera!

venerdì 10 maggio, ore 20.30 – turno C

sabato 11 maggio, ore 17 – turno I

domenica 12 maggio, ore 17 – turno E

L’Italiana in Algeri

dramma giocoso in due atti

libretto Angelo Anelli

musica Gioachino Rossini

personaggi e interpreti principali

Isabella Teresa Iervolino/Anna-Doris Capitelli

Mustafà Maharram Huseynov

Lindoro Bogdan Mihai/Chuan Wang

Taddeo Giulio Mastrototaro/Vincenzo Taormina

maestro concertatore e direttore Jan Latham-Koenig

Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari

maestro del coro Giovanni Andreoli

regia Vittorio Borrelli

allestimento del Teatro Regio di Torino

martedì 21 maggio, ore 20.30 – turno A

mercoledì 22 maggio, ore 20.30 – turno B

giovedì 23 maggio, ore 19 – turno F

venerdì 24 maggio, ore 20.30 – turno C

sabato 25 maggio, ore 15.30 – turno E

sabato 25 maggio, ore 20.30 – turno G

domenica 26 maggio, ore 17 – turno D

La fille mal gardée

balletto in due atti

coreografia Egor Scepaciov

musica Peter Ludwig Hertel

Corpo di Ballo e Solisti dell’Accademia Ucraina di Balletto

Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari

venerdì 28 giugno, ore 20.30 – turno A

sabato 29 giugno, ore 19 – turno G

domenica 30 giugno, ore 17 – turno D

martedì 2 luglio, ore 20.30 – fuori abbonamento

mercoledì 3 luglio, ore 20.30 – turno B

giovedì 4 luglio, ore 19 – turno F

venerdì 5 luglio, ore 20.30 – turno C

sabato 6 luglio, ore 19 – turno I

domenica 7 luglio, ore 17 – turno E

Centenario pucciniano

Madama Butterfly

tragedia giapponese in tre atti

libretto Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, dal racconto Madame Butterfly di John Luther Long e dal dramma Madame Butterfly di David Belasco

musica Giacomo Puccini

personaggi e interpreti principali

Madama Butterfly (Cio-Cio-San) Marta Mari

F. B. Pinkerton Carlo Ventre/Ragaa Eldin

Sharpless Devid Cecconi

Suzuki Agostina Smimmero/Emilia Rukavina

maestro concertatore e direttore Gianluca Martinenghi

Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari

maestro del coro Giovanni Andreoli

regia Daniela Zedda, da un’idea di Keita Asari

allestimento originale del Teatro alla Scala, di proprietà del Teatro Lirico di Cagliari

La Biglietteria del Teatro Lirico di Cagliari

I posti in teatro sono identificati, come sempre, per ordine (platea, prima e seconda loggia) e per settore (giallo, rosso e blu). Ad ogni settore corrisponde un prezzo, secondo il diverso valore dei posti.

La Stagione lirica e di balletto 2024 prevede sette turni di abbonamento (A, B, C, D, E, F, G), per cinque spettacoli ciascuno (quattro serate di lirica e il balletto) e l’ottavo turno I per quattro opere liriche (tutte tranne il balletto).

La campagna abbonamenti per la Stagione lirica e di balletto si apre giovedì 9 novembre 2023 con le conferme e variazioni su posti disponibili possibili fino a sabato 20 gennaio 2024. I nuovi abbonamenti saranno in vendita da giovedì 9 novembre 2023 fino a domenica 24 marzo 2024 (termine ultimo per abbonarsi ad un numero ridotto di spettacoli).

Da sottolineare, inoltre, la possibilità di acquistare da martedì 6 febbraio 2024 i biglietti per tutti gli spettacoli della Stagione lirica e di balletto; lo stesso servizio è possibile anche online attraverso il circuito di prevendita www.vivaticket.it.

Ai giovani under 35 ed ai disabili sono applicate riduzioni del 50% sull’acquisto di abbonamenti e biglietti. Ulteriori agevolazioni sono previste per gruppi organizzati.

La Biglietteria del Teatro Lirico è aperta lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13, mercoledì dalle 16 alle 20 e, nei giorni di spettacolo, anche da due ore prima dell’inizio.

Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, telefono 0704082230 – 0704082249, biglietteria@teatroliricodicagliari.it, www.teatroliricodicagliari.it. Il Teatro Lirico di Cagliari si può seguire anche su Facebook, Twitter, YouTube, Instagram, Linkedin. Biglietteria online: www.vivaticket.com.

La Direzione si riserva di apportare al programma le modifiche che si rendessero necessarie per esigenze tecniche o per cause di forza maggiore. Eventuali modifiche al cartellone saranno indicate nel sito internet del teatro www.teatroliricodicagliari.it

prezzi

Stagione lirica e di balletto 2024

 turno Aturni B, C, Dturni E, F, Gturno I
settoreabbonamento 5 spettacolibigliettoabbonamento 5 spettacolibigliettoabbonamento 5 spettacolibigliettoabbonamento 4 spettacolibiglietto
 plateaplateaplateaplatea
giallo€ 190,00€ 75,00€ 170,00€ 75,00€ 155,00€ 50,00€ 125,00€ 50,00
rosso€ 165,00€ 60,00€ 160,00€ 60,00€ 135,00€ 40,00€ 110,00€ 40,00
blu€ 145,00€ 50,00€ 140,00€ 50,00€ 115,00€ 30,00€ 90,00€ 30,00
 I loggiaI loggiaI loggiaI loggia
giallo€ 160,00€ 55,00€ 140,00€ 55,00€ 115,00€ 40,00€ 95,00€ 40,00
rosso€ 135,00€ 45,00€ 125,00€ 45,00€ 105,00€ 30,00€ 85,00€ 30,00
blu€ 115,00€ 40,00€ 110,00€ 40,00€ 90,00€ 25,00€ 70,00€ 25,00
 II loggiaII loggiaII loggiaII loggia
giallo€ 100,00€ 35,00€ 90,00€ 35,00€ 85,00€ 25,00€ 70,00€ 25,00
rosso€ 85,00€ 25,00€ 75,00€ 25,00€ 70,00€ 20,00€ 55,00€ 20,00
blu€ 65,00€ 20,00€ 60,00€ 20,00€ 55,00€ 15,00€ 45,00€ 15,00