XXIV FESTIVAL VERDI : Parma e Busseto, 21 settembre – 20 ottobre 2024
Potere e Politica sono la trama e l’ordito con cui è stato tessuto il programma, attraversando i secoli e i generi musicali ed evocando temi cari al Maestro,
di stringente attualità nel dibattito culturale e sociale
Inaugurazione con la Verdi Street Parade
Macbeth in versione francese, La battaglia di Legnano,
Un ballo in maschera in nuovi allestimenti con la regia di Pierre Audi,
Daniele Menghini e Valentina Carrasco, diretti da Roberto Abbado, Fabio Biondi,
Diego Ceretta e Attila in forma di concerto diretto da Roberto Frizza
sono le opere in programma, alle quali si aggiungono
la Messa da Requiem e il Gala Verdiano,
diretti da Francesco Lanzillotta e James Conlon
Tra gli interpreti, Riccardo Fassi, Lidia Fridman, Luciano Ganci, Mika Kares,
Giorgi Manoshvili, Roberta Mantegna, Francesco Meli, George Petean, Michele Pertusi, Ernesto Petti, Marina Rebeka, Giovanni Sala, Luca Salsi, Fabio Sartori,
Vladimir Stoyanov, Marta Torbidoni, Szilvia Vörös, insieme ai giovani talenti provenienti dall’Accademia Verdiana diretta da Francesco Izzo
La nuova sezione Ramificazioni apre itinerari alla musica di
Luigi Nono, Arnold Schönberg, Dmítrij Šostakóvič, Claudio Monteverdi,
con Maurizio Pollini, Teodor Currentzis, Maxime Pascal, Shirin Neshat.
Si rinnova e rinsalda la collaborazione con La Toscanini, il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani e con il Teatro Comunale di Bologna,
e s’intensifica la collaborazione scientifica con l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani
Verdi Off giunge alla sua IX edizione e con gli International Friends of Festival Verdi promuove il Concorso Verdi Extreme per artisti under35
Il Festival rilancia l’impegno del Manifesto Etico del Teatro Regio di Parma
che coinvolgerà i protagonisti di questa nuova edizione
Servizio navetta, in collaborazione con Tep,
per Busseto e Fidenza nei giorni di spettacolo
Carnet personalizzabile e biglietti under30 ridotti del 50%
per tutti gli spettacoli in programma
Macbeth in versione francese, Un ballo in maschera, La battaglia di Legnano in tre nuovi allestimenti firmati da Pierre Audi, Daniele Menghini, Valentina Carrasco e diretti da Roberto Abbado, Fabio Biondi, Diego Ceretta; Attila in forma di concerto diretto da Roberto Frizza. Quattro opere, insieme alla Messa da Requiem e al Gala Verdiano, diretti da Francesco Lanzillotta e James Conlon, la nuova sezione di concerti, installazioni, performance, intitolata Ramificazioni, con protagonisti Maurizio Pollini, Maxime Pascal e Shirin Neshat, Teodor Currentzis con la musicAeterna Orchestra, Carlo Vistoli, Daniel Perer con l’ensemble Ghislieri Consort costituiscono la struttura del XXIV Festival Verdi di Parma e Busseto, dal 21 settembre al 20 ottobre 2024, che inaugura con la Verdi Street Parade.
Grandi interpreti di fama internazionale dialogano con artisti di nuova generazione: Riccardo Fassi, Lidia Fridman, Luciano Ganci, Mika Kares, Giorgi Manoshvili, Roberta Mantegna, Francesco Meli, George Petean, Michele Pertusi, Ernesto Petti, Marina Rebeka, Giovanni Sala, Luca Salsi, Fabio Sartori, Vladimir Stoyanov, Marta Torbidoni, Szilvia Vörös, insieme ai giovani talenti provenienti dall’Accademia Verdiana, diretta da Francesco Izzo: Ilaria Alida Quilico, Danbi Lee, Alessia Panza Licia Piermatteo, Fan Zhou.
Al Festival Verdi si rinnova e rinsalda la collaborazione del Teatro Regio con La Toscanini, il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani, e con il Teatro Comunale di Bologna, e s’intensifica la collaborazione scientifica con l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani.
“Potere e Politica sono la trama e l’ordito con cui abbiamo tessuto il programma del Festival Verdi 2024 – dichiara Luciano Messi, Sovrintendente del Teatro Regio di Parma – attraversando i secoli e i generi musicali ed evocando temi cari al Maestro, di stringente attualità nel dibattito culturale e sociale. Le opere in cartellone accendono un faro su un periodo creativo straordinariamente fecondo: dalla monumentalità guerriera e giovanile di Attila (1846), allo slancio risorgimentale della Battaglia di Legnano (1849), per arrivare al Verdi sofisticato di Un ballo in maschera (1859) e Macbeth (1847, rev. 1865), quest’ultimo eseguito in francese, come avvenne al debutto parigino. A questa esplorazione tematica concorre anche il Verdi Off, sui percorsi dell’accessibilità e dell’inclusione, portando il teatro fuori dal teatro incontro a un pubblico eterogeneo e sempre nuovo, aprendo il Festival con la Verdi Street Parade e rilanciando quotidianamente l’impegno del Manifesto Etico del Teatro Regio di Parma che coinvolgerà i protagonisti di questa nuova edizione”.
Straordinari artisti sono i protagonisti che compongono il programma di Ramificazioni, la nuova sezione di concerti e performance del Festival Verdi, che traccia percorsi tra Verdi, i compositori del passato e coloro che ne hanno raccolto l’eredità. Da Claudio Monteverdi a Dmítrij Šostakóvič, con un focus su Arnold Schönberg e Luigi Nono, nell’anno in cui ricorrono, rispettivamente, i 100 e i 150 anni dalla nascita, il programma delinea un percorso musicale e tematico attraverso i secoli, mettendo al centro proprio quei temi più cari al Maestro – potere, politica, aspirazione alla libertà – ed esplorandoli nelle loro connessioni con il presente.
“Le opere di Giuseppe Verdi non ammettono letture univoche – scrive Alessio Vlad, Direttore artistico del Festival Verdi. Troppi i riferimenti e troppo varie le prospettive per riuscire a isolare temi e significati entro parametri univoci. Tuttavia, nella costruzione del Festival, può essere utile individuare aspetti specifici nella produzione del Maestro per allargare l’orizzonte e disegnare nuove traiettorie. Verdi ha fatto propri argomenti universali, comuni a ogni epoca. Partendo da questo presupposto, abbiamo provato a tracciare un percorso che, con libertà e immaginazione, contribuisca a far emergere l’eredità tramandata e i legami con gli autori che lo hanno preceduto. La nuova sezione del Festival che inaugura quest’anno prende proprio spunto dal filo conduttore delle opere in cartellone: potere, politica, libertà. Tra i molti autori che hanno toccato questi temi, abbiamo quindi scelto di indagare i collegamenti con Luigi Nono e Arnold Schönberg, così come quelli con Claudio Monteverdi e Dmitrij Šostakóvič. La caleidoscopica successione di tempi e stili che così si tratteggia vuole incoraggiare a sperimentare itinerari inediti, assecondando il disvelarsi di nuove prospettive e dando vita a ramificazioni che, da una stessa radice, si protendono verso una molteplicità di letture”.
Giunge alla sua IX edizione Verdi Off, realizzato dal Teatro Regio con il Comune di Parma e con l’Associazione “Parma, io ci sto!”, che apre il Festival con la Verdi Street Parade e che prosegue con un ricco calendario di appuntamenti, – che sarà presentato il 6 settembre 2024 – tra concerti, mostre, installazioni, incontri, progetti speciali, coinvolgendo artisti e associazioni del territorio, per stimolare, creare e condividere un’atmosfera festosa che abbracci chi vive e chi visita le terre del Maestro in occasione del Festival Verdi.
Il Teatro Regio di Parma, in collaborazione e grazie al sostegno degli International Friends of Festival Verdi, realizza per Verdi Off il Concorso Verdi Extreme, con l’obiettivo di selezionare il progetto di teatro musicale contemporaneo o evento performativo-installativo incentrato su temi verdiani.
Il programma completo del XXIV Festival Verdi con ulteriori progetti, insieme a concerti, prove aperte e agli incontri di approfondimento sarà presentato il prossimo 21 marzo 2024
VERDI STREET PARADE
Per l’inaugurazione del Festival Verdi e di Verdi Off, sabato 21 settembre, dalle ore 18.00,la Verdi Street Parade invade strade e piazze, partendo dal Teatro Regio, e animando il centro storico della città in un percorso ricco di sorprese. Una grande festa in musica che vedrà la partecipazione di oltre 3.000 artisti, ensemble corali e orchestrali, bande, cantanti, attori, ballerini, acrobati e artisti visivi, che daranno vita a uno spettacolo diffuso con performance ispirate alla musica e alla figura di Giuseppe Verdi e dedicate al pubblico di ogni età. Il programma completo sarà disponibile a settembre su festivalverdi.it.
LE OPERE
Macbeth, nella versione in francese eseguita a Parigi nel 1865 è l’opera inaugurale del XXIV Festival Verdi, in debutto al Teatro Regio di Parma giovedì 26 settembre 2024, ore 20.00 (recite domenica 6 ottobre, ore 18.00, domenica 13 ottobre, ore 15.30, giovedì 17 ottobre 2024, ore 20.00). Presentata in prima ripresa assoluta in occasione del Festival Verdi 2020 in forma di concerto e vincitrice quello stesso anno del prestigioso Premio Abbiati, l’opera è finalmente realizzata in forma scenica in un nuovo allestimento firmato da Pierre Audi, per la prima volta alla regia di un’opera verdiana in Italia, e con la direzione di Roberto Abbado, che la diresse proprio nel 2020, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani. Il team creativo vede impegnati Michele Taborelli alle scene, Robby Duiveman ai costumi, Jean Kalman alle luci.
L’operanella revisione di Candida Mantica dell’edizione critica curata da David Lawton (The University of Chicago Press, Chicago e Casa Ricordi, Milano), sarà interpretata da Ernesto Petti (Macbeth), Lidia Fridman (Lady Macbeth), Michele Pertusi / Riccardo Fassi (Banquo), Luciano Ganci (Macduff), tutti al debutto nel ruolo nella versione francese. Completano il cast David Astorga (Malcolm) e Natalia Gavrilan (La Comtesse).
“Una delle più grandi creazioni umane”: così Verdi, in una lettera del 1846, definiva l’omonima tragedia di Shakespeare da cui fu tratto il libretto di Francesco Maria Piave e Andrea Maffei, tradotto nella versione in francese da Charles Louis Étienne Nuittier e Alexandre Beaumont. La lucida rappresentazione del potere come macchina che consuma e la capacità di addentrarsi negli abissi della psiche dei personaggi, tuttavia, portarono i contemporanei a definire il lavoro verdiano “un’opera senza amore”. Posizione, questa, che non fu ribaltata neanche all’indomani dell’esecuzione a Parigi, e solo nella seconda metà del Novecento l’opera viene riscoperta e consacrata al successo assoluto.
Un ballo in maschera debutta al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto venerdì 27 settembre 2024, ore 20.00 (recite sabato 28 settembre, ore 15.30, sabato 5 ottobre, ore 15.30, sabato 12 ottobre, ore 15.30, venerdì 18 ottobre, ore 15.30) in un nuovo allestimento firmato da Daniele Menghini affermato regista di nuova generazione, con le scenedi Davide Signorini, i costumidi Nika Campisi, le lucidi Gianni Bertoli.
Fabio Biondi sul podio dell’Orchestra Giovanile Italiana e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato daMartino Faggiani, dirige l’opera seguendo l’edizione critica a cura di Ilaria Narici e Alberto Zedda (The University of Chicago Press, Chicago e Casa Ricordi, Milano). Protagonisti, tutti al debutto nel ruolo: Giovanni Sala / Davide Tuscano** (Riccardo), Ludovico Ravizza (Renato), Caterina Marchesini / Ilaria Alida Quilico* (Amelia),Danbi Lee* (Ulrica), Licia Piermatteo* / Fan Zhou*(Oscar) (*già allievi dell’Accademia Verdiana del Corso di Alto perfezionamento in repertorio verdiano); (**finalista al Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto 2022)
Melodramma in tre atti ispirato alla figura del re di Svezia, Gustavo III, vittima di una congiura ordita durante un ballo in maschera, l’opera era originariamente destinata alle scene del Teatro di San Carlo di Napoli. Dopo travagliate vicende, il libretto di Antonio Somma, da Gustave III ou Le bal masqué di Eugène Scribe, fu adattato ai dettami della censura, spostando l’azione dall’Europa all’America e facendo del sovrano protagonista il governatore di una colonia inglese. Con queste e altre significative modifiche, l’opera debuttò nel febbraio 1859 al Teatro Apollo di Roma segnando un brillante successo nella carriera di Verdi.
La battaglia di Legnano debutta al Teatro Regio di Parmadomenica 29 settembre 2024 ore 18.00 (recite venerdì 4 ottobre ore 20.00 e domenica 20 ottobre ore 15.30). L’opera, assente dal palcoscenico del Regio da dodici anni, va in scena nel nuovo allestimento realizzato in coproduzione con Teatro Comunale di Bologna, con la regia di Valentina Carrasco, le scene di Margherita Palli, i costumidi Silvia Aymonino, le lucidi Marco Filibeck.
Il ventisettenne Diego Ceretta dirige l’opera sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Comunale di Bologna, maestro del coroGea Garatti Ansini. L’opera segna il debutto nel ruolo per l’intero cast, composto da Riccardo Fassi(Federico Barbarossa), Marina Rebeka (Lida), Francesco Meli (Arrigo), Vladimir Stoyanov (Rolando), Alessio Verna (Marcovaldo).
Composta in breve tempo da un giovane Verdi, su libretto di Salvadore Cammarano, La battaglia di Legnano contribuì a fare del Maestro un simbolo vivente della lotta per la liberazione e per l’unificazione nazionale. Le tinte patriottiche, unite all’intreccio tra dramma passionale e vicenda politica, valsero a quest’opera un enorme successo al momento della sua prima rappresentazione, avvenuta a Roma il 27 gennaio 1849, alla vigilia della proclamazione della Repubblica Romana. Il ristabilirsi, poco tempo dopo, della dominazione austriaca sul Lombardo-Veneto fece piombare sull’opera la scure della censura. Verdi fu in un primo momento tentato di trovare all’opera un nuovo soggetto, ma ritenne “cosa ben ardua conservare tutto l’entusiasmo di patria e libertà, senza mai parlare di patria e libertà”.
Al Teatro Girolamo Magnani di Fidenza Attilaviene proposta in forma di concerto, giovedì 3 e venerdì 11 ottobre 2024, ore 20.00, con Riccardo Frizza alla direzione dell’edizione critica dell’opera a cura di Helen M. Greenwald (The University of Chicago Press, Chicago e Casa Ricordi, Milano), sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani. Interpreti Giorgi Manoshvili(al debutto nel ruolo di Attila),George Petean(Ezio), Marta Torbidoni(Odabella), Luciano Ganci(Foresto), Gabriele Sagona(Leone).
Dopo il grande successo di Ernani alla Fenice di Venezia, a Verdi fu commissionato un nuovo titolo per il Carnevale del 1846. La scelta del compositore cade sul dramma Attila, König der Hunnen di Zacharias Werner, apprezzato per le sue vivaci capacità espressive. Le difficili condizioni di salute del Maestro, sofferente per i continui impegni teatrali dettati, a suo dire, dall’esigenza di raggiungere una sicurezza economica, e la travagliata stesura del libretto, che fu rimbalzato tra Temistocle Solera e Francesco Maria Piave, non facilitarono la fase di composizione di quest’opera che, comunque, riuscì ad andare in scena con un buon successo di pubblico.
I CONCERTI
Il Gala Verdianoche chiuderà i festeggiamenti del 211° compleanno di Giuseppe Verdi, giovedì 10 ottobre 2024, ore 20.30, sarà affidato alla direzione di Francesco Lanzillotta che torna anche quest’anno sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani. Il programma, in linea con il filo tematico del Festival, presenta in forma integrale scene e atti da opere che riflettono più strettamente il rapporto del compositore con il potere e la politica. Dopo l’Ouverture de I Vespri siciliani verrà infatti proposto integralmente l’atto III di Ernani, per proseguire con il Finale dell’atto I di Simon Boccanegra e la scena dell’Autodafé da Don Carlo. A spartirsi i ruoli di questo ricco programma sarà un cast che affianca acclamati interpreti verdiani ad artisti di nuova generazione: Luciano Ganci, Giorgi Manoshvili, Alessia Panza, Licia Piermatteo, Ludovico Ravizza, Luca Salsi, Vladimir Stoyanov.
La Messa da Requiem segna il ritorno, al Teatro Regio di Parma, di James Conlon, sabato 19 ottobre 2024, ore 20.30. Il direttore d’orchestra statunitense, acclamato a Parma nel 2016, interpreta il capolavoro sacro di Verdi, nell’edizione critica a cura di David Rosen (The University of Chicago Press, Chicago e Casa Ricordi, Milano), sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani. Solisti Roberta Mantegna, Szilvia Vörös, Fabio Sartori, Mika Kares.
Fuoco di gioia, il gala lirico benefico, organizzato dal Gruppo Appassionati Verdiani “Club dei 27” torna mercoledì 2 ottobre 2024, ore 20.30, nella sua XII edizione, con la Filarmonica di Parma e la Corale “Giuseppe Verdi” di Parma, maestro del coro Claudio Cirelli. Il cast, che sarà prossimamente annunciato, vedrà la partecipazione dei più celebri interpreti verdiani.
L’ACCADEMIA VERDIANA
Il Concerto di Gala dell’Accademia Verdiana, lunedì 14 ottobre 2024, ore 20.30, coronerà il percorso formativo dei dodici allievi del Corso di Alto Perfezionamento in Repertorio Verdiano del Teatro Regio di Parma, giunto alla sua VII edizione. Una prestigiosa occasione di esibizione per i giovani artisti e di scoperta per il pubblico che potrà ascoltare i nuovi talenti che hanno maturato una profonda consapevolezza dello stile, della vocalità e delle pratiche esecutive verdiane durante i mesi di lavoro al Regio, conseguendo una preparazione musicale, vocale, teatrale d’eccellenza grazie ai più rinomati interpreti verdiani che li guidano nelle 1000 ore di lezione previste. Nel concerto saranno accompagnati quali madrina e padrino d’eccezione, da due rinomati artisti.
Nata nel 2017, progetto cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Emilia-Romagna (Operazione Rif. PA 2022- 17771/RER approvata con DGR n.1951/2022 del 14/11/2022), l’Accademia Verdiana si articola in nove mesi di lezioni, incentrate sullo studio del repertorio e del perfezionamento della tecnica vocale, laboratori dedicati ai movimenti coreografici e scenici, seminari e incontri di approfondimento, moduli dedicati alle materie storiografiche e alle materie contrattualistiche e manageriali volti a formare un artista lirico dal profilo completo.
Direttore didattico dell’Accademia Verdiana è Francesco Izzo, musicologo, pianista e coach, professore ordinario di musicologia presso l’Università di Southampton, dove tiene corsi di storia e teoria della musica. Dal 2022 ricopre inoltre l’incarico di Referente scientifico dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani per il Festival Verdi.
RAMIFICAZIONI
Novità assoluta del XXIV Festival Verdi, Ramificazioni è la nuova sezione di concerti e performance, che da Giuseppe Verdi apre alla musica di Luigi Nono e Arnold Schönberg, nell’anno in cui ricorrono, rispettivamente, il centenario e il centocinquantenario dalla nascita, spaziando da Claudio Monteverdi e Dmítrij Šostakóvič, interpretati da musicisti ed ensemble di assoluto rilievo.
Maurizio Pollini apre Ramificazioni in un concerto dalla forte carica simbolica, in programma sabato 28 settembre 2024, ore 20.30, all’Auditorium Niccolò Paganini. Tra i più grandi interpreti della tastiera, pioniere delle nuove avanguardie del suo tempo, con una carriera che lo annovera tra i più stretti collaboratori dello stesso Luigi Nono, il grande pianista milanese eseguirà un programma composto da tre pilastri del suo repertorio: i Sechs kleine KlavierstückeOp.19 di Arnold Schönberg (1911), ….sofferte onde serene… di Luigi Nono (1977), con la regia del suono di Alvise Vidolin, e, infine, la Mazurca op.56, n.3, la Barcarola op.60, lo Scherzo n.1, op.20 Frédéric Chopin.
Sempre all’Auditorium Niccolò Paganini, sabato 5 ottobre 2024, ore 20.30, appuntamento con uno dei direttori di punta di nuova generazione, attivo soprattutto nel campo della musica contemporanea: Maxime Pascal saràsul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani, con la voce recitantedi Thomas Allen. Sulla video installazione creata dall’artista visiva iraniana Shirin Neshat, due capolavori del serialismo novecentesco, tributi alle vittime delle stragi della Seconda Guerra Mondiale: A survivor from Warsaw op. 46 di Arnold Schönberg, oratorio per voce recitante, coro maschile e orchestra del 1947, e Il canto sospeso di Luigi Nono, cantata per solisti, coro e orchestra, composta tra il 1955 e il 1956 su testi tratti dalle Lettere di condannati a morte della resistenza europea. A concludere questo programma di grande intensità, lo Stabat Mater e il Te Deum da Quattro pezzi sacri di Giuseppe Verdi.
Eccezionale carisma e dirompente anticonformismo sono i tratti che hanno reso Teodor Currentzis uno dei direttori più ricercati a livello internazionale. Per la prima volta al Teatro Regio di Parma, il direttore greco sarà sul podio della sua musicAeterna Orchestra per dirigere, sabato 12 ottobre 2024, ore 20.30, un programma concepito appositamente per il Festival Verdi, che accosta la Sinfonia da La forza del destino alla Sinfonia n.5 in re minore, Op. 47, di Dmitrij Šostakóvič, compositore, quest’ultimo, che più di ogni altro risentì del suo travagliato rapporto con il potere, negli anni del totalitarismo staliniano.
Ramificazioni si chiude con Madrigali, venerdì 18 ottobre e sabato 19 ottobre 2024, ore 20.30 (luogo in via di definizione). In un dialogo tra presente e passato, il programma accosta due madrigali tra loro distanti nel tempo: La lontananza nostalgica utopica futura di Luigi Nono e Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverd. La lontananza nostalgica utopica futura, con Mihaela Costea al violino e Alvise Vidolin alla regia del suono, vide la sua prima esecuzione a Berlino nel 1988, nell’ultima fase della carriera del compositore e rappresenta la sintesi della sua ricerca incessante sul rapporto tra tempo, spazio e suono. Il combattimento di Tancredi e Clorinda ci trasporta indietro nei secoli, composto nel 1624 ispirato alle vicende narrate ne La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso. A interpretare tutte le parti vocali sarà il controtenore Carlo Vistoli, tra i maggiori protagonisti del repertorio a livello internazionale; maestro concertatore al cembaloDaniel Perer, con l’ensemble Ghislieri Consort. Realizzata in coproduzione con FND/Aterballetto e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, la performance vedrà la partecipazione di due danzatori interpreti della coreografia di Elena Kekkou con la regia e il visualdi Fabio Cherstich.
CONCORSO VERDI EXTREME
Il Teatro Regio di Parma, in collaborazione e grazie al sostegno degli International Friends of Festival Verdi, realizza per Verdi Off il Concorso Verdi Extreme, con l’obiettivo di selezionare un progetto di teatro musicale performativo, che può consistere in opera, spettacolo di teatro musicale, evento performativo-installativo di carattere musicale, danza, videoart. Il progetto dovrà essere connotato da una forte impronta musicale e riferimento a temi verdiani, sviluppati artisticamente in maniera creativa e contemporanea. La creazione selezionata sarà presentata nell’ambito della IX edizione di Verdi Off, presso la Galleria San Ludovico di Parma, oltre che nell’ambito delle manifestazioni verdiane promosse dal Teatro Regio di Parma a New York previste per maggio 2025.
Il Concorso è rivolto a singoli professionisti, team artistici e associazioni, italiani o stranieri, i cui componenti abbiano tutti non oltre 35 anni di età. Il Teatro Regio metterà a disposizione un budget massimo di € 30.000 e la disponibilità del luogo di rappresentazione per quattro repliche e relative prove.
Il bando completo sarà disponibile su teatroregioparma.it dal prossimo 8 gennaio 2024.
CARNET E BIGLIETTI
Ciascuno spettatore potrà creare il proprio carnet scegliendo almeno 3 spettacoli tra quelli in programma, con una riduzione del 20% sul prezzo intero di ciascun biglietto.
I carnet saranno in vendita dal 24 gennaio al 3 febbraio 2024 per gli abbonati al Festival Verdi 2023 e dal 7 febbraio al 21 febbraio 2024 per tutto il pubblico.
I biglietti per gli spettacoli saranno in vendita dal 22 febbraio 2024 in biglietteria e dal 23 febbraio 2024 su teatroregioparma.it.
Per i giovani under30 riduzione del 50% sui prezzi di tutti gli appuntamenti in programma.
BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 – biglietteria@teatroregioparma.it
ORARI DI APERTURA dal martedì al sabato ore 11.00-13.00 e 17.00-19.00 e un’ora precedente lo spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora precedente lo spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi.
I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili online su teatroregioparma.it. L’acquisto online non comporta alcuna commissione di servizio.