14 dicembre 2003 – 14 dicembre 2023- vent’anni dalla riapertura del Teatro La Fenice
Il 14 dicembre ricorre il ventennale della riapertura del Teatro La Fenice. Esattamente vent’anni fa, Riccardo Muti aprì la Settimana Inaugurale nel Teatro di Campo San Fantin ricostruito dopo il devastante incendio del 1996, in un concerto che si svolse alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, delle massime autorità dello Stato e della città, del pubblico dei cittadini e dei lavoratori del Teatro. La scelta del programma musicale non fu casuale: Muti diresse l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice in una pagina dal significato beneaugurante, La consacrazione della casa di Ludwig van Beethoven, insieme ad altri brani improntati alla grande tradizione della civiltà musicale veneziana: di Igor Stravinskij, compositore che riposa nel cimitero dell’Isola di San Michele; di Antonio Caldara, compositore veneziano e protagonista della vita artistica della città lagunare fra Sei e Settecento; e di Richard Wagner, legatissimo a Venezia per avervi soggiornato varie volte e per avervi creato il secondo atto di Tristan und Isolde e parte di Parsifal, diretto una sua sinfonia giovanile nel 1882 alle Sale Apollinee della Fenice.
A quel concerto memorabile del 14 dicembre 2003 seguirono altri eventi musicali eccezionali, con un concerto della Philharmonia Orchestra di Londra diretta da Christian Thielemann; con l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Santa Cecilia di Roma e il Coro di Voci Bianche Aureliano diretti da Myung-Whun Chung; con l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice di Venezia diretti da Marcello Viotti; con Elton John; e poi, per la prima volta a Venezia, con i Wiener Philharmoniker, diretti da Mariss Jansons; e con la serie di eventi dell’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo diretta da Yuri Temirkanov.
Chung, protagonista del terzo concerto di quella ‘straordinaria’ settimana, diede inizio proprio con quell’evento a un’amicizia intensissima con il Teatro veneziano, che lo ha portato nel corso di questi anni a condurre le compagini veneziane nell’esecuzione dei più grandi capolavori sinfonici e lirici e a regalare all’oramai affezionatissimo pubblico della Fenice alcune delle sue più magistrali interpretazioni.
Stavolta, a vent’anni da quel concerto del 17 dicembre 2003, toccherà alla Sesta Sinfonia Pastorale di Beethoven e a Le Sacre du printemps di Stravinskij: con questo programma musicale di grandissimo richiamo Myung-Whun Chung tornerà alla testa dell’Orchestra del Teatro La Fenice nei tre concerti in programma al Teatro La Fenice venerdì 15 dicembre 2023 ore 20.00 (turno S), sabato 16 dicembre 2023 ore 20.00 (trasmesso in diretta su Rai Radio3) e domenica 17 dicembre 2023 ore 17.00 (turno U), nell’ambito della Stagione Sinfonica 2023-2024.
Myung-Whun Chun dirige alla Fenice 3 concerti il 15,16 e 17 dicembre in programma la Pastorale di Beethoven e Le Sacre du printemps di Stravinskij
La Sesta Sinfonia Pastorale di Beethoven e Le Sacre du printemps di Stravinskij: con questo programma musicale di grandissimo richiamo Myung-Whun Chung torna alla testa dell’Orchestra del Teatro La Fenice nei tre concerti in programma al Teatro La Fenice venerdì 15 dicembre 2023 ore 20.00 (turno S), sabato 16 dicembre 2023 ore 20.00 (diretta Rai Radio3) e domenica 17 dicembre 2023 ore 17.00 (turno U), nell’ambito della Stagione Sinfonica 2023-2024. Si tratta tra l’altro, per Chung e la Fenice, di un felicissimo anniversario: proprio vent’anni fa, il 17 dicembre 2003, il pluripremiato maestro coreano dirigeva un dei concerti della settimana inaugurale per la riapertura della sala di Campo San Fantin dopo l’incendio.
Il programma si aprirà con la Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68 di Ludwig van Beethoven (1770-1827), un lavoro che, per volere del suo stesso autore, porta la celebre denominazione di Pastorale. E la partitura è, di fatto, un vero e proprio inno alla natura, una «voce che rivela l’armonia segreta del creato» – per usare le parole del musicologo Luigi Magnani –, ben lontana da qualsiasi intento banalmente descrittivo riconducibile alla cosiddetta ‘musica a programma’. In una nota del suo taccuino, Beethoven fu estremamente chiaro: «nessuna pittura, ma vi sono espresse le sensazioni che suscita nell’uomo il piacere della campagna, e sono rappresentati alcuni sentimenti della vita dei campi […] Più espressione di sensazioni che pittura». L’opera fu composta intorno al 1807-1808 ed eseguita per la prima volta nella famosa Accademia del 22 dicembre al Theater an der Wien di Vienna, un concerto vocale e strumentale nel quale debuttarono, tra gli altri, anche la Quinta Sinfonia e la Fantasia corale del musicista di Bonn.
Profondamente legato al tema della natura – ma con suggestioni musicali molto lontane dal classicismo beethoveniano – è anche il secondo brano in programma, Le Sacre du printemps (La sagra della primavera) di Igor Stravinskij (1882-1971). Quando debuttò, il 29 maggio 1913, al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, con la coreografia di Vaslav Nijinsky e le scene e i costumi di Nicholas Roerich, la rappresentazione suscitò un vero e proprio ‘scandalo’, scatenando addirittura una rissa in sala. Le reazioni furono a dir poco contraddittorie, tra chi, come Maurice Ravel, gridava al genio e chi se ne andava schifato da quel ‘rumore’. Certo è che la serata fu indimenticabile e che la presentazione al pubblico di quel balletto, interpretato sulla scena dai Balletti Russi, decretò la fine di un’epoca, l’archiviazione delle forme musicali romantiche e l’inizio della modernità in musica.
In occasione del primo concerto diretto da Myung-Whun Chung, si rinnoverà il consueto appuntamento con le conferenze di approfondimento della Stagione Sinfonica: il concerto di venerdì 15 dicembre 2023 sarà infatti preceduto da un incontro a ingresso libero con il musicologo Roberto Mori, che dalle 19.20 alle ore 19.40 illustrerà il programma musicale nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice.
I biglietti per il concerto (da € 15,00 a € 130,00) sono acquistabili nella biglietteria del Teatro La Fenice e nei punti vendita Eventi Venezia Unica, tramite biglietteria telefonica (+39 041 2722699) e biglietteria online su www.teatrolafenice.it.