Venerdi’, 13 ottobre, al Teatro Calo Felice : “A Midsummer Night’s Dream” inaugura la stagione lirica 2023-24.

Opera in tre atti di Benjamin Britten su libretto proprio e di Peter Pears dalla commedia di William Shakespeare

Inaugurazione Stagione lirica 2023-2024

Venerdì 13 ottobre 2023 alle ore 20.00, l’Opera Carlo Felice Genova inaugura la Stagione Lirica 2023-2024 con l’opera in tre atti A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten, su libretto proprio e di Peter Pears dall’omonima commedia di William Shakespeare. Il nuovo allestimento è realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice Genova in collaborazione con la Royal Opera House di Muscat (Oman), dove il titolo verrà ripreso nel febbraio del 2024. Donato Renzetti, direttore emerito del Teatro, sarà alla direzione dell’Orchestra e del Coro di voci bianche dell’Opera Carlo Felice (preparato da Gino Tanasini), con la regia di Laurence Dale, le scene e i costumi di Gary McCann, la coreografia di Carmine De Amicis e le luci di John Bishop.

A Midsummer Night’s Dream sarà in replica domenica 15 ottobre alle ore 15.00, martedì 17 ottobre alle ore 20.00 e giovedì 19 ottobre alle ore 20.00. La première del 13 ottobre verrà registrata e trasmessa in differita da Rai Radio 3.

A dare vita ai protagonisti del Sogno: Christopher Ainslie (Oberon),Sydney Mancasola (Tytania), Matteo Anselmi (Puck), Scott Wilde (Theseus), Kamelia Kader (Hippolyta),Peter Kirk (Lysander), John Chest (Demetrius), Hagar Sharvit (Hermia), Keri Fuge (Helena), David Shipley (Bottom), David Ireland (Quince), Seumas Begg (Flute), Sion Goronwy (Snug), Robert Burt (Snout), Benjamin Bevan (Starveling). Il cast si completa con i solisti del Coro di voci bianche Michela Gorini e Maria Guano (Cobweb), Sofia Macciò e Leonardo Loi (Peasebossom), Lucilla Romano e Giulia Nastase (Mustardseed), Eliana Uscidda e Denise Colla (Moth), diFrancesco Pagliarusco nella parte di Changeling, del mimo acrobata Davide Riminucci e dei mimi Armando De Ceccon e Francesco Tunzi.

La commedia shakespeariana A Midsummer Night’s Dream è uno dei testi teatrali più celebri ed amati dal pubblico. In un intreccio fatto di amori, fraintendimenti, scontri e incantesimi coesistono il mondo delle fate, la dimensione aristocratica dei figli della corte di Atene, e ancora un bislacco gruppo di artigiani aspiranti attori. Il tutto è immerso in un’atmosfera onirica, difficile da descrivere a parole quanto immediata alla percezione. Tanti sono gli elementi drammaturgici che accomunano il Sogno alla miglior tradizione operistica, e che nel 1960 hanno ispirato Benjamin Britten nella messa in musica della commedia.

«Si tratta di una partitura complessa – commenta Donato Renzetti – nella quale si potranno rinvenire spunti pucciniani e rossiniani, e faranno persino capolino accenni ritmici nello stile di Stravinskij… Ma alla fine è Britten, compositore unico ed originale la cui musica facilmente trasporta nella dimensione tanto cara a Shakespeare “siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”. E che sogno saremmo senza musica?».

Il regista Laurence Dale commenta così il processo creativo: «La musica di Britten richiede un canto virtuoso con la sua complessità, proprio come i ruoli di Shakespeare richiedono una recitazione virtuosa, immaginate quindi la sfida del casting di tali ruoli. Con Pierangelo Conte abbiamo avuto il compito di trovare un cast ottimale per questa produzione. Nel frattempo, con il costumista e scenografo di punta Gary McCann, ci siamo proposti di creare una foresta magica in cui le coppie, amanti o amiche, si perdono, mettendo alla prova

l’essenza delle loro relazioni. Abbiamo deciso di tornare a uno stile elisabettiano degli abiti del 1600, ma ci siamo assicurati di non essere prigionieri di quel periodo, creando un mondo fantastico che si tinge del genio contemporaneo di Vivienne Westwood o Alexander McQueen. Volevamo che la foresta fosse spaventosa, proibita ed eternamente mutevole, oltre che mistica. Abbiamo quindi chiesto a John Bishop, con cui abbiamo già collaborato in passato, di ricreare quel misticismo attraverso le luci e di aggiungere i preziosi effetti video del designer Leandro Summe. Trattandosi di un’opera, quindi di una versione musicale, Britten poneva l’accento sull’armonia tra i personaggi e il suo coreografo, John Cranko, ne era il produttore. Qui, il coreografo Carmine De Amicis crea movimenti e danze che riflettono questa armonia delle sfere attraverso la danza».

Biografie:

Donato Renzetti è uno dei più stimati direttori d’orchestra della scuola italiana. Ha diretto molte delle più prestigiose orchestre, tra cui la London Sinfonietta, la London Philharmonic, la Philharmonia Orchestra, la English Chamber Orchestra, la DSO Berlin, la Tokyo Philharmonic, l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, tutta la RAI Orchestre, la Dallas Symphony, la Belgian Radio and Television Orchestra a Bruxelles, l’Orchestre National du Capitol de Toulouse e l’Orchestre National de Lyon. Direttore principale dell’Orchestra Regionale Toscana dal 1987 al 1992, dal 2004 al 2007 è stato anche direttore principale ospite del Teatro Real de Sao Carlos e direttore artistico e musicale dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana dal 2007 al 2013. Nel 2015 è stato nominato direttore della Filarmonica Gioachino Rossini. Per 30 anni ha insegnato direzione d’orchestra all’Accademia Musicale Pescarese. Nel 2019 trasferisce la sua attività didattica all’Alta Scuola di Perfezionamento di Saluzzo, in collaborazione con la Filarmonica Teatro Regio Torino.

Laurence Dale, dopo 20 anni di carriera internazionale come tenore lirico, è stato invitato da Peter Brook a dirigere la sua prima opera, La tragédie de Carmen. Durante la sua carriera crea allestimenti d’opera in tutta Europa e negli Stati Uniti, tra di essi La cambiale di matrimonio per il Rossini Opera Festival e la Royal Opera House di Muscat, Ariadne auf Naxos all’Opéra de Monte Carlo e alla Royal Opéra de Wallonie, Les Huguenots e Un ballo in maschera a Metz, Aida e I Capuleti e i Montecchi in Sud Africa, La clemenza di Tito per lo Staatstheater Oldenburg, Die Fledermaus per l’Opera Nazionale di Oslo, Il barbiere di Siviglia e Ariadne auf Naxos per la Nederlandse Reisopera (miglior produzione operistica dell’anno 2016 nei Paesi Bassi). Dale ha recentemente rimesso in scena la sua produzione di Liegi del 2022 di Simon Boccanegra per l’Opera Philadelphia. I piani futuri includono Sarrasine per Göttingen 2024 e una nuova produzione di Le Siege de Corinthe per la Nederlandse Reisopera.

Gary McCann ha lavorato come scenografo e costumista per alcune delle compagnie più importanti del mondo. Ha al suo attivo produzioni quali The Merry Widow (Glyndebourne) Turandot (Teatro Petruzzelli, Bari), Eugene Onegin (Santa Fe Opera), Peter Grimes (Teatro La Fenice), Tosca (Opera di Wroclaw, Opera Nazionale Irlandese), Der Rosenkavalier (Garsington Opera, Irish National Opera, Santa Fe Opera), Fidelio (Garsington Opera), La forza del destino, Don Carlos, Simon Boccanegra (Opéra Royal de Wallonie-Liège), Anna Bolena (Opéra de Lausanne, Royal Opera Muscat, ABAO Bilbao, Opéra Royal de Wallonie-Liège), Madama Butterfly, Les Illuminations (Snape Maltings/Aldeburgh Music), The Flying Dutchman (Opera di Stato di Ekaterinburg, Russia), Saturday Night Fever (tour nazionale del BKL nel Regno Unito, anche al Peacock Theatre, West End), Die Fledermaus (Opera Nazionale Norvegese), e La clemenza di Tito (Opera di Losanna, Opera Oviedo, ABAO Bilbao).

Carmine De Amicis lavora a livello internazionale come coreografo, regista, maestro di combattimento e interprete di teatro-danza, opera e cinema. È co-direttore artistico di EDIFICE e produce opere teatrali, immersive, site-specific e film con il supporto dell’Arts Council England. Ha lavorato per: Royal Opera House, Welsh National Opera, Garsington Opera, Fondazione Teatro Carlo Felice, Teatro Regio Torino, Opéra National du Rhin, Opéra Dijon, Longborough Festival, Rossini Opera Festival, Hampstead Garden Opera e Gothic Opera. È docente di repertorio di danza contemporanea presso l’Università di Chichester e si è esibito per i coreografi pluripremiati Richard Alston e Shobana Jeyasingh, Jose Agudo, Tavaziva. È laureato come Traduttore, Coreografo e Regista d’Opera.

John Bishop, progettista illuminotecnico, ha iniziato la sua carriera nel campo del lighting design presso la Welsh National Opera a Cardiff e ha lavorato come lighting designer freelance in tutto il Regno Unito, Europa, Scandinavia, America creando progetti di illuminazione per più di 250 produzioni d’opera. È stato lighting designer ospite frequente al Buxton International Opera Festival in Inghilterra, dove ha creato progetti di illuminazione originali per 35 opere in un periodo di 13 anni, tra cui Le allegre comari di Windsor, Kaščej l’immortale e La fanciulla nella torre. I piani futuri includono la creazione di progetti di illuminazione originali per A Midsummer Night’s Dream (Muscat, Oman), Albert Herring (Leeds) e Tannhäuser (Tokyo).