Valentin Uryupin debutta a Cagliari e dirige, il 22-23 settembre,Rachmaninov, Mendelssohn-Bartholdy e Oltre Cassandra,nuova composizione di Gabriele Cosmi in prima esecuzione assoluta.
Venerdì 22 settembre alle 20.30 (turno A) e sabato 23 settembre alle 19 (turno B) è in
programma il tredicesimo appuntamento della Stagione concertistica 2023 che prevede il debutto
a Cagliari di Valentin Uryupin (Lozova/Ucraina, 1985), giovane direttore d’orchestra ucraino
d’origine, ma russo di formazione e cittadinanza.
Con lui e i due complessi stabili cagliaritani, Orchestra e Coro del Teatro Lirico, si esibisce
Giuseppe Albanese (Reggio Calabria, 1979), assente da Cagliari dal 2014, tra i più richiesti pianisti
della sua generazione.
In apertura di serata, come consuetudine annuale, appuntamento anche con una nuova
composizione su commissione del Teatro Lirico, in prima esecuzione assoluta, che, per la terza
volta (Edipo ha lasciato Tebe, cantata per coro e orchestra, giugno 2019; Le Troiane, cantata per
soprano, coro e orchestra, ottobre 2020) è firmata da Gabriele Cosmi, compositore sardo
trentacinquenne (è nato ad Oristano nel 1988), diplomato a Cagliari e apprezzato in tutto il mondo.
La sua musica è stata eseguita infatti a Milano, Roma, Venezia e Torino, ma anche a Los Angeles,
Berlino, Ginevra, Lisbona e Bruxelles.
Solisti invece nella seconda parte della serata sono: Ilaria Vanacore (soprano I), Elena Schirru
(soprano II) e Mauro Secci (tenore). Il maestro del coro è Giovanni Andreoli.
Il programma prevede quindi l’esecuzione di: Oltre Cassandra, cantata per coro e orchestra, nuova
composizione su commissione del Teatro Lirico di Cagliari – prima esecuzione assoluta di Gabriele
Cosmi; Rapsodia sopra un tema di Paganini per pianoforte e orchestra op. 43 di Sergej
Rachmaninov; Seconda Sinfonia in Si bemolle maggiore per soli, coro e orchestra “Lobgesang”
op. 52 di Felix Mendelssohn-Bartholdy.
«Figlia di Priamo, maledetta da Apollo con il dono di prevedere il futuro, la figura di Cassandra
appare come un personaggio defilato in diverse tragedie greche; da Le Troiane di Euripide
all’Orestea di Eschilo, la sacerdotessa avverte, ammonisce, lancia moniti sul cupo futuro
imminente, rimanendo purtroppo inascoltata dai presenti. Sarà la psicoanalisi a prestare ascolto
all’eco delle grida di Cassandra, ispiratrice di un’omonima sindrome che porta a formulare
sistematicamente profezie avverse circa il proprio destino. La persona che sviluppa tale tendenza è
portata a sbagliare, a compiere sempre le stesse azioni, a sabotarsi al fine di confermare ciò che si
aspetta da se stessa o dagli altri. La composizione sviluppa il medesimo processo; piccoli elementi
emergono nell’intero arco formale intrattenendo relazioni differenti con il contesto sonoro,
caratterizzandolo e al contempo forzandolo a un ritorno su medesime soluzioni. Anche quando il
discorso musicale sembri migrare oltre i propri confini, mostrando scenari sonori nuovi, esso
ripiega ciclicamente ed ostinatamente su stesso. Il titolo della composizione non rimanda, dunque,
ad un proposito formale, bensì ad un auspicio tradito, inascoltato, come uno dei tanti vaticini di
Cassandra. Oltre Cassandra chiude una quadrilogia per coro e orchestra dedicata al mito greco
iniziata con Io non sono Medea (Gran Teatro La Fenice di Venezia, 2018), seguita da Edipo ha
lasciato Tebe e Le Troiane (Teatro Lirico di Cagliari, 2019, 2020).» (Gabriele Cosmi)
Lo spettacolo ha una durata complessiva di 2 ore circa, compreso l’intervallo.
Stagione concertistica 2023
venerdì 22 settembre, ore 20.30 – turno A
sabato 23 settembre, ore 19 – turno B
Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari
direttore Valentin Uryupin
pianoforte Giuseppe Albanese
soprano I Ilaria Vanacore, soprano II Elena Schirru
tenore Mauro Secci
maestro del coro Giovanni Andreoli
Gabriele Cosmi
Oltre Cassandra, cantata per coro e orchestra
nuova composizione su commissione del Teatro Lirico di Cagliari – prima esecuzione assoluta
(17 minuti circa)
Sergej Rachmaninov
Rapsodia sopra un tema di Paganini per pianoforte e orchestra op. 43
(23 minuti circa)
intervallo
(15 minuti circa)
Felix Mendelssohn-Bartholdy
Seconda Sinfonia in Si bemolle maggiore per soli, coro e orchestra “Lobgesang” op. 52
(65 minuti circa)